Misure di sostegno, enti di promozione sportiva sul piede di guerra
Lettera alla Regione. Proposta di rivedere criteri assegnazione aiuti
venerdì 26 giugno 2020
11.04
Si definiscono "figli di un Dio Minore". Sono i rappresentanti degli Enti di Promozione Sportiva della Basilicata che si sono sentiti emarginati dalle "misure di sostegno a favore di operatori del settore dello sport", che prevedono finanziamenti a fondo perduto per operatori di attività e pratiche sportive. Un contributo della Regione, con uno stanziamento di quasi un milione di euro, con una suddivisione che – dicono le associazioni-le penalizza fortemente.
Per questo si sono fatti coraggio è hanno deciso di scrivere all'assessore alle attività produttive con delega allo sport, Francesco Cupparo, chiedendo di rivedere i criteri di assegnazione del contributo. Modalità di distribuzione che -dicono gli enti- lascia increduli.
Infatti, secondo quanto appreso dagli uffici regionali, il contributo "sarà concesso nella forma di fondo perduto forfettario per l'anno 2020, parametrato nel modo seguente: 1.000 euro per associazione e società sportiva dilettantistica affiliata alle Federazioni Sportive Nazionali Olimpiche e Paralimpiche; 500 euro per associazione e società sportiva dilettantistica affiliata alle Discipline Sportive Associate; 500 euro per associazione e società sportiva dilettantistica affiliata agli Enti di Promozione Sportiva".
Una condizione di disparità -a detta degli scriventi- che merita di essere rivista. La proposta degli enti di promozione sportiva della Basilicata per riequilibrare la situazione è quella di prevedere la presenza di alcuni requisiti come: Essere affiliati a un organismo sportivo riconosciuto dal CONI (Federazione Sportiva Nazionale, Disciplina Sportiva Associata, Ente di Promozione Sportiva) e svolgere un'attività sportiva in Regione Basilicata riconosciuta dal CONI o dal CIP; essere scritti e al Registro CONI-CIP alla data del 31 dicembre 2019 ed infine, stabilire la soglia di 25 tesserati, quale elemento per determinare il contributo di 500 euro (associazione e società sportiva dilettantistica con meno di 25 Tesserati) e 1.000 euro per associazione e società sportiva dilettantistica con più di 25 Tesserati.
"Tale soglia non si applica alle associazioni e società sportive dilettantistiche che svolgono attività sportive riconosciute dal CIP, al fine di promuovere e sostenere le attività sportive di atlete e atleti con disabilità"- spiegano gli Enti di Promozione Turistica della Basilicata pronti a far sentire la propria voce al governo regionale.
Per questo si sono fatti coraggio è hanno deciso di scrivere all'assessore alle attività produttive con delega allo sport, Francesco Cupparo, chiedendo di rivedere i criteri di assegnazione del contributo. Modalità di distribuzione che -dicono gli enti- lascia increduli.
Infatti, secondo quanto appreso dagli uffici regionali, il contributo "sarà concesso nella forma di fondo perduto forfettario per l'anno 2020, parametrato nel modo seguente: 1.000 euro per associazione e società sportiva dilettantistica affiliata alle Federazioni Sportive Nazionali Olimpiche e Paralimpiche; 500 euro per associazione e società sportiva dilettantistica affiliata alle Discipline Sportive Associate; 500 euro per associazione e società sportiva dilettantistica affiliata agli Enti di Promozione Sportiva".
Una condizione di disparità -a detta degli scriventi- che merita di essere rivista. La proposta degli enti di promozione sportiva della Basilicata per riequilibrare la situazione è quella di prevedere la presenza di alcuni requisiti come: Essere affiliati a un organismo sportivo riconosciuto dal CONI (Federazione Sportiva Nazionale, Disciplina Sportiva Associata, Ente di Promozione Sportiva) e svolgere un'attività sportiva in Regione Basilicata riconosciuta dal CONI o dal CIP; essere scritti e al Registro CONI-CIP alla data del 31 dicembre 2019 ed infine, stabilire la soglia di 25 tesserati, quale elemento per determinare il contributo di 500 euro (associazione e società sportiva dilettantistica con meno di 25 Tesserati) e 1.000 euro per associazione e società sportiva dilettantistica con più di 25 Tesserati.
"Tale soglia non si applica alle associazioni e società sportive dilettantistiche che svolgono attività sportive riconosciute dal CIP, al fine di promuovere e sostenere le attività sportive di atlete e atleti con disabilità"- spiegano gli Enti di Promozione Turistica della Basilicata pronti a far sentire la propria voce al governo regionale.