Minorenni costretti a rubare l'oro di casa per ricatto
Arrestati per estorsione due pregiudicati residenti a Matera
lunedì 1 dicembre 2014
12.21
Ragazzini delle scuole medie costretti a rubare l'oro di famiglia perchè ricattati da due pregiudicati. Arrestati in mattinata due uomini residenti a Matera con l'accusa di estorsione e maltrattamento di minori. La Polizia di Stato, che ha presentato i dettagli della vicenda questa mattina in conferenza stampa, ha dimostrato ancora una volta una costante presenza sul territorio.
Un pregiudicato di Santeramo in Colle, Luigi Montemurro, di 48 anni, residente a Matera, servendosi di un altro minorenne, aveva avvicinato i due ragazzini facendoli ritrarre in foto, sotto minaccia, mentre fumavano uno spinello. Dopo la pressione psicologica e anche le botte da parte dello stesso minore, il ricatto: o ci porti del denaro o tua madre avrà questa foto. Spaventato dalle conseguenze, uno dei ragazzini si era visto costretto a rubare da casa un cofanetto contenente dei monili di famiglia che, dati al suo aguzzino, erano fruttati circa 800 euro al compro oro, dove erano stati cambiati fornendo un regolare documento di riconoscimento, cosa che ha permesso alla polizia poi di identificare l'estorsore.
Quando la mamma del ragazzino si è accorta dell'ammanco, ha capito al volo la situazione: il minore ha confessato subito e la mamma ha sporto denuncia in Questura. Fortunatamente si era nel limite dei dieci giorni, che per legge obbliga i compro oro a conservare i monili senza fonderli, permettendo il riconoscimento degli oggetti da parte dei proprietari, e quindi a far emergere il responsabile dell'estorsione.
Ma ad aggravare il quadro è stato l'irrompere nel desolante panorama già delineato, di un noto pregiudicato residente a Matera, Giuseppe Barreca, di 55 anni, entrato in scena con lo scopo preciso di spaventare il ragazzo, fermandolo sotto casa e intimandogli di non dire più nulla, neanche alla mamma. Le minacce perpetrate pure davanti la scuola, avevano cosi spaventato il ragazzino e un suo amichetto testimone di tutto, da indurli a non andare più a scuola, fino al giorno in cui il minore, tornato a lezione, e visto il Barreca fuori l'istituto, si era rifugiato dalla preside chiedendo aiuto.
Una situazione non più sostenibile, che ha fatto scattare delle immediate indagini da parte degli uomini dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Matera, che hanno permesso alla magistratura di emettere due ordinanze di custodia cautelare presso i domiciliari nei confronti dei due pregiudicati attuate questa mattina, una con l'accusa di estorsione e violenza privata, l'altra per violenza privata e favoreggiamento all'estorsione, mentre rimane al vaglio la posizione del minorenne complice. In particolare, Giuseppe Barreca è stato prelevato questa mattina dal centro commerciale "Il Circo" dove era in fila per svolgere il casting del film di Ben Hur.
Gli agenti delle Volanti sono stati coordinati dalla dottoressa Maria Concetta Piccitto. Le indagini sono state condotte dal pm Alessandra Susca del Tribunale di Matera.
Un pregiudicato di Santeramo in Colle, Luigi Montemurro, di 48 anni, residente a Matera, servendosi di un altro minorenne, aveva avvicinato i due ragazzini facendoli ritrarre in foto, sotto minaccia, mentre fumavano uno spinello. Dopo la pressione psicologica e anche le botte da parte dello stesso minore, il ricatto: o ci porti del denaro o tua madre avrà questa foto. Spaventato dalle conseguenze, uno dei ragazzini si era visto costretto a rubare da casa un cofanetto contenente dei monili di famiglia che, dati al suo aguzzino, erano fruttati circa 800 euro al compro oro, dove erano stati cambiati fornendo un regolare documento di riconoscimento, cosa che ha permesso alla polizia poi di identificare l'estorsore.
Quando la mamma del ragazzino si è accorta dell'ammanco, ha capito al volo la situazione: il minore ha confessato subito e la mamma ha sporto denuncia in Questura. Fortunatamente si era nel limite dei dieci giorni, che per legge obbliga i compro oro a conservare i monili senza fonderli, permettendo il riconoscimento degli oggetti da parte dei proprietari, e quindi a far emergere il responsabile dell'estorsione.
Ma ad aggravare il quadro è stato l'irrompere nel desolante panorama già delineato, di un noto pregiudicato residente a Matera, Giuseppe Barreca, di 55 anni, entrato in scena con lo scopo preciso di spaventare il ragazzo, fermandolo sotto casa e intimandogli di non dire più nulla, neanche alla mamma. Le minacce perpetrate pure davanti la scuola, avevano cosi spaventato il ragazzino e un suo amichetto testimone di tutto, da indurli a non andare più a scuola, fino al giorno in cui il minore, tornato a lezione, e visto il Barreca fuori l'istituto, si era rifugiato dalla preside chiedendo aiuto.
Una situazione non più sostenibile, che ha fatto scattare delle immediate indagini da parte degli uomini dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Matera, che hanno permesso alla magistratura di emettere due ordinanze di custodia cautelare presso i domiciliari nei confronti dei due pregiudicati attuate questa mattina, una con l'accusa di estorsione e violenza privata, l'altra per violenza privata e favoreggiamento all'estorsione, mentre rimane al vaglio la posizione del minorenne complice. In particolare, Giuseppe Barreca è stato prelevato questa mattina dal centro commerciale "Il Circo" dove era in fila per svolgere il casting del film di Ben Hur.
Gli agenti delle Volanti sono stati coordinati dalla dottoressa Maria Concetta Piccitto. Le indagini sono state condotte dal pm Alessandra Susca del Tribunale di Matera.