Messaggio per il santo Natale 2017 alla Chiesa di Matera - Irsina

Lo scrive l'arcivescovo mons. Antonio Giuseppe Caiazzo invia a tutta la comunità diocesana

domenica 17 dicembre 2017
Carissimi,
dice l'evangelista Luca nel brano che sarà proclamato la notte di Natale:
C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l'angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia» (Lc 2,8-12).
Natale a Betlemme: nasce Gesù!
Natale a Matera e nella nostra Arcidiocesi, oggi, rimeditando quel momento!
Betlemme, casa del pane.
Matera, città famosa oltre che per i Sassi, anche per il pane!
Betlemme e Matera, città piene di grotte, prima sconosciute, con tanti bisogni e necessità, ma ricche di umanità: il pane si preparava insieme, si cucinava allo stesso forno e si condivideva.
Betlemme e Matera, oggi diventate famose e mete, con interessi diversi, per turisti, pellegrini, uomini e donne senza distinzione di religione, di nazionalità, di cultura.
Betlemme con la Basilica della Natività e le grotte dei pastori.
Matera con il Presepe più grande del mondo e piena di chiese rupestri.

Tutto ci riporta a quell'inizio, la nascita di Gesù, fattosi carne, nel ventre di Maria Immacolata.
Luoghi non solo da visitare, ma nei quali sostare e ripensare il mistero della Parola di Dio che si è fatta carne e che si mostra a noi tutti per condividere: la nostra umanitàsi eleva verso la divinità.

Oggi, come ieri, nella nostra città e nel nostro territorio diocesano, risuona l'annuncio dell'Angelo:tutti nuovi pastori chiamati a vegliare il gregge parrocchiale, familiare, aziendale, sindacale, politico, ospedaliero, scolastico, del lavoro…
Uomini – pastori, che vegliano nella notte delle paure, delle tensioni, dei conflitti, delle minacce, dei giochi di potere.
Uomini – pastori, capaci di lasciarsi incantare dalla voce angelica che risuona, oggi come ieri, fiduciosiinun percorso che porta verso la Luce.
Una Luce che continua a risplendere in una grotta dove il calore umano e divino viene respirato come vita che feconda e rinnova. Una Luce che coinvolge, avvolge, mette in cammino per le strade da sempre conosciute, ma che solo ora vengono guardate in modo diverso. Strade percorse migliaia di volte e ora, con gli occhi pieni di luce, luoghi d'incontro, d'amore, di dialogo, di fraternità, di servizio all'uomo per troppo tempo considerato un numero.
Uomini – pastori, incontrati dal Dio Bambino, Gesù, diventati annunciatori della lieta notizia. Loro, considerati gli ultimi, i dannati che non potevano nemmeno accedere al Tempio, sono stati i primi a vedere la Luce venuta nel mondo: il Tempio di Dio, Gesù, è entrato in loro per far risuonare attraverso la loro vita quanto Dio ha compiuto.
Uomini – pastori, ormai rivestiti di Dio, che non solo ascoltano il canto degli Angeli in cielo, ma loro stessi si uniscono, in una sola voce, in una melodia divina e umana: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Uomini – pastori, auguri! Che non sia il consumismo a prendere il sopravvento sull'evento che ha cambiato la storia dell'umanità: Dio si è fatto carne!
Uomini – pastori, auguri! La Luce di Gesù Cristo possa trasparire dai nostri occhi, come lampade accese per le strade della nostra umanità.

Abbracceremo il mondo ed il sogno sarà realtà!
S. Natale di Gesù, a tutti.

Vi abbraccio e benedico.
†Don Pino