Messaggi d'amore nel cuore dei Sassi e sul Belvedere di piazza Vittorio Veneto
Ennesimo sfregio al volto della Capitale europea della Cultura 2019
domenica 11 giugno 2017
"Il fumo uccide, l'amore di più". E' datata 6 giugno 2017 la scritta comparsa sul belvedere tre archi in piazza vittorio veneto, lì dove la città di Matera si mostra al mondo infinita ed eterna. Una probabile delusione d'amore incisa sul muro, che non suscita compassione, ma rabbia e ribrezzo.
Non è l'unico punto della città ad essere stato imbrattato in barbaro modo, senza buon senso, coscienza e rispetto verso la città, i suoi abitanti e gli ospiti che sostano nella Capitale europea della Cultura 2019 per scoprirne le tanto decantate bellezze: anche la zona abitata nel cuore dei Sassi è segnata da vernice nera. Dubbia la mano artefice colpevole dell'atto vandalico.
Che sia stata la stessa persona o più di una, non fa differenza. La differenza dovrebbe farla chi è al vertice, secondo un "indignato abitante culturale", che ha provveduto a segnalare alla Redazione di MateraLife gli sfregi inflitti a quello che dovrebbe essere "bene comune", ma che per quanto si evince dalle immagini inviate non viene tutelato come tale.
Nel messaggio, il lettore materano scrive: "Condannando in primis il gesto vandalico, bisogna dire anche che gli assessori di questa città, eletta Capitale europea della Cultura per il 2019, hanno un livello di istruzione e lungimiranza talmente basso ed inadeguato da non comprendere l'importanza strategica delle videocamere di sorveglianza, adoperate in tutto il mondo meno che a Matera. Tra l'altro, - sottolinea - andrebbero piazzate non solo per l'individuazione dei vili vandali che deturpano il nostro patrimonio storico/culturale ma anche per questioni di sicurezza legate agli eventi drammatici del terrorismo.
Gli assessori di Matera, andrebbero civilizzati con intensi corsi di formazione fatti nei Paesi del nord Europa, purtroppo sono stati scelti non si sa in base a quale criterio meritocratico e la meta più lontana che hanno visto in vita loro sono state le ristrette spiagge metapontine.
L'assessore ai Lavori Pubblici sarebbe dovuto essere quantomeno un avvocato o un ingegnere. Invece è un commerciante probabilmente nemmeno laureato.
L'assessore ai Sassi sarebbe dovuto essere un architetto o un manager del turismo. Invece è un esperta in piante e fiori la cui laurea nulla centra con la sua poltrona assessorile.
A causa di questi incompetenti scelti come assessori, - conclude duramente - Matera agli occhi dei turisti si presta a fare solo cattive figure".
Non è l'unico punto della città ad essere stato imbrattato in barbaro modo, senza buon senso, coscienza e rispetto verso la città, i suoi abitanti e gli ospiti che sostano nella Capitale europea della Cultura 2019 per scoprirne le tanto decantate bellezze: anche la zona abitata nel cuore dei Sassi è segnata da vernice nera. Dubbia la mano artefice colpevole dell'atto vandalico.
Che sia stata la stessa persona o più di una, non fa differenza. La differenza dovrebbe farla chi è al vertice, secondo un "indignato abitante culturale", che ha provveduto a segnalare alla Redazione di MateraLife gli sfregi inflitti a quello che dovrebbe essere "bene comune", ma che per quanto si evince dalle immagini inviate non viene tutelato come tale.
Nel messaggio, il lettore materano scrive: "Condannando in primis il gesto vandalico, bisogna dire anche che gli assessori di questa città, eletta Capitale europea della Cultura per il 2019, hanno un livello di istruzione e lungimiranza talmente basso ed inadeguato da non comprendere l'importanza strategica delle videocamere di sorveglianza, adoperate in tutto il mondo meno che a Matera. Tra l'altro, - sottolinea - andrebbero piazzate non solo per l'individuazione dei vili vandali che deturpano il nostro patrimonio storico/culturale ma anche per questioni di sicurezza legate agli eventi drammatici del terrorismo.
Gli assessori di Matera, andrebbero civilizzati con intensi corsi di formazione fatti nei Paesi del nord Europa, purtroppo sono stati scelti non si sa in base a quale criterio meritocratico e la meta più lontana che hanno visto in vita loro sono state le ristrette spiagge metapontine.
L'assessore ai Lavori Pubblici sarebbe dovuto essere quantomeno un avvocato o un ingegnere. Invece è un commerciante probabilmente nemmeno laureato.
L'assessore ai Sassi sarebbe dovuto essere un architetto o un manager del turismo. Invece è un esperta in piante e fiori la cui laurea nulla centra con la sua poltrona assessorile.
A causa di questi incompetenti scelti come assessori, - conclude duramente - Matera agli occhi dei turisti si presta a fare solo cattive figure".