Mercato del sabato, le contestazioni degli ambulanti pugliesi continuano
“Il Comune ha sbagliato e avrebbe dovuto prevedere il provvedimento Tar"
mercoledì 22 aprile 2015
14.41
Continuano le contestazioni irremovibili degli ambulanti pugliesi in merito al trasferimento del mercato dal rione San Giacomo alla Zona Paip 2 e al mancato svolgimento del mercato del sabato nel rione San Giacomo.
In particolare gli operatori commerciali andriesi sono sul piede di guerra e non tollerano il comportamento dell'amministrazione comunale di Matera: "L'aver impedito lo svolgimento del mercato nel tradizionale Rione San Giacomo, lo scorso sabato, ha provocato danni economici certi ma anche ripercussioni di carattere morale e psicologico, anche per i consumatori quindi tutto ciò andava previsto ed evitato visto che nel corso di riunioni precedenti, di fronte alla totale ed ingiustificata chiusura dell'amministrazione comunale materana e dei responsabili dei suoi uffici operativi, venne preannunciata l'azione legale quindi ci si doveva attendere che, di fronte a motivazioni così gravi che riguardano anche la salute umana, un giudice avveduto e responsabile sarebbe intervenuto, come di fatto è intervenuto, vista la gravità del caso".
Per fare il punto della situazione e per le azioni in vista del 25 aprile, è stata convocata un'urgente riunione plenaria, con l'avvocato Antonietta Saracino che sta seguendo il caso, i sindacalisti e gli ambulanti a Francavilla Fontana, alle ore 19,00 di oggi mercoledì 22 aprile 2015, in via San Francesco 52. Parteciperà anche il presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, che ha affermato: "Questa sera analizzeremo quanto accaduto in questi giorni e soprattutto verificheremo la lealtà e la reale volontà di raggiungere l'obiettivo di coniugare il lavoro con la salvaguardia delle condizioni di sicurezza, anche ambientale visto che tutti i giorni, a parole, i politici non fanno altro che parlare di questo in modo strumentale". Montaruli è molto critico nei confronti dell'amministrazione comunale materana: "Hanno commesso molti errori quindi hanno, a mio avviso, sottovalutato situazioni che non sono sfuggite al legale incaricato ma anche evidentemente al giudice che si è assunto la responsabilità di emanare, incondizionatamente ed in perfetta autonomia come è giusto che sia e come dovrebbe essere in tutti i casi, tale provvedimento forse non prevedendo che al comune di Matera non lo avevano messo in conto ed avevano dato troppe cose per scontate quando scontate non lo erano e non lo sono affatto ancora oggi ed in questo momento".
Il presidente di Unimpresa Bat torna sul mancato svolgimento del mercato di sabato 18 aprile: "Aver impedito lo svolgimento del mercato di sabato scorso è sconcertante nell'Italia dei disoccupati e degli imprenditori che si tolgono la vita per la drammatica condizione in cui sono state portate le piccole imprese alla deriva senza guida e sfruttate all'osso. Sabato scorso a Matera ha perso la civiltà, ha perso il senso civico e quello umano; ha perso la Cultura, quella con la "C" maiuscola che nessun prestigioso titolo né l'ambizione di nessun alto personaggio politico possono creare dal nulla ma che si conquista con le azioni quotidiane ed umanitarie". Ed aggiunge: "Un po' di umanità in più, nella Capitale Europea della Cultura, sarebbe stata opportuna ma forse qualcosa andrebbe rimessa in discussione e forse a fare questo saremo ancora noi, delusi e mortificati in una situazione, quella del trasferimento del mercato, che vorrebbe vedere prevalere le ambizioni arrivistiche di qualche personaggio in cerca di ulteriore fortuna ma il mercato è altra cosa e non c'entra con tutto il resto né con la politica".
In particolare gli operatori commerciali andriesi sono sul piede di guerra e non tollerano il comportamento dell'amministrazione comunale di Matera: "L'aver impedito lo svolgimento del mercato nel tradizionale Rione San Giacomo, lo scorso sabato, ha provocato danni economici certi ma anche ripercussioni di carattere morale e psicologico, anche per i consumatori quindi tutto ciò andava previsto ed evitato visto che nel corso di riunioni precedenti, di fronte alla totale ed ingiustificata chiusura dell'amministrazione comunale materana e dei responsabili dei suoi uffici operativi, venne preannunciata l'azione legale quindi ci si doveva attendere che, di fronte a motivazioni così gravi che riguardano anche la salute umana, un giudice avveduto e responsabile sarebbe intervenuto, come di fatto è intervenuto, vista la gravità del caso".
Per fare il punto della situazione e per le azioni in vista del 25 aprile, è stata convocata un'urgente riunione plenaria, con l'avvocato Antonietta Saracino che sta seguendo il caso, i sindacalisti e gli ambulanti a Francavilla Fontana, alle ore 19,00 di oggi mercoledì 22 aprile 2015, in via San Francesco 52. Parteciperà anche il presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, che ha affermato: "Questa sera analizzeremo quanto accaduto in questi giorni e soprattutto verificheremo la lealtà e la reale volontà di raggiungere l'obiettivo di coniugare il lavoro con la salvaguardia delle condizioni di sicurezza, anche ambientale visto che tutti i giorni, a parole, i politici non fanno altro che parlare di questo in modo strumentale". Montaruli è molto critico nei confronti dell'amministrazione comunale materana: "Hanno commesso molti errori quindi hanno, a mio avviso, sottovalutato situazioni che non sono sfuggite al legale incaricato ma anche evidentemente al giudice che si è assunto la responsabilità di emanare, incondizionatamente ed in perfetta autonomia come è giusto che sia e come dovrebbe essere in tutti i casi, tale provvedimento forse non prevedendo che al comune di Matera non lo avevano messo in conto ed avevano dato troppe cose per scontate quando scontate non lo erano e non lo sono affatto ancora oggi ed in questo momento".
Il presidente di Unimpresa Bat torna sul mancato svolgimento del mercato di sabato 18 aprile: "Aver impedito lo svolgimento del mercato di sabato scorso è sconcertante nell'Italia dei disoccupati e degli imprenditori che si tolgono la vita per la drammatica condizione in cui sono state portate le piccole imprese alla deriva senza guida e sfruttate all'osso. Sabato scorso a Matera ha perso la civiltà, ha perso il senso civico e quello umano; ha perso la Cultura, quella con la "C" maiuscola che nessun prestigioso titolo né l'ambizione di nessun alto personaggio politico possono creare dal nulla ma che si conquista con le azioni quotidiane ed umanitarie". Ed aggiunge: "Un po' di umanità in più, nella Capitale Europea della Cultura, sarebbe stata opportuna ma forse qualcosa andrebbe rimessa in discussione e forse a fare questo saremo ancora noi, delusi e mortificati in una situazione, quella del trasferimento del mercato, che vorrebbe vedere prevalere le ambizioni arrivistiche di qualche personaggio in cerca di ulteriore fortuna ma il mercato è altra cosa e non c'entra con tutto il resto né con la politica".