Elezioni comunali, Matera2029 riscalda i motori
Braia: “Riportare le periferie al centro della politica”
mercoledì 1 luglio 2020
Parola d'ordine: riportare le "periferie al centro" e "il centro nelle periferie". Questo il fulcro del progetto politico "Matera 2029" che il consigliere regionale di Italia Viva, Luca Braia, ha voluto illustrare alla città.
Un movimento civico che sta scaldando i motori in vista della prossima competizione elettorale di settembre, con l'intenzione di svolgere un ruolo da protagonista nella gestione della cosa pubblica per i prossimi anni. Almeno per i prossimi 10 anni, così come lo stesso nome impone.
"L'obiettivo è mettere in pista una grande operazione di rinnovamento cittadino"– spiega Luca Braia, artefice del movimento materano. Il tutto da realizzarsi con un soggetto politico nuovo, che guarda oltre ogni divisione e polemica, verso un futuro ambizioso. Un rinnovamento che non può non partire dalla società civile, ricostruendo prima di tutto "il senso di comunità e di collettività", con una condivisione delle scelte da mettere in campo per la città.
Per questo Braia lancia un appello rivolto a esponenti del mondo delle professioni, dell'associazionismo, a persone provenienti da comunità cattoliche e laiche: "a loro rivolgo un appello sincero e leale per scendere in campo da protagonisti, per ridare slancio all'agire politico e rinnovare la classe dirigente"- ha detto il consigliere regionale di "Italia Viva", ricordando che il movimento "Matera 2029" è un progetto politico che va oltre il partito renziano, per riformare la politica e i politici, per una città sostenibile e resiliente che riparta dal senso di comunità, e che sia capace di fare sintesi di tutte le sue peculiarità nei settori trainanti l'economia locale come la cultura e il turismo, il commercio, l'artigianato e l'agricoltura.
Di qui l'appello di Braia e di Matera 2029 "a unire le forze civiche libere e vive che si sono fatte avanti in questi mesi e che condividono l'idea di interrompere una potenziale, pericolosa gestione del potere fine a se stessa, per sostituirla con la voglia e la passione di governare una comunità con competenza, trasparenza e massimo coinvolgimento a tutti i livelli puntando sulla rigenerazione e non sulla speculazione, sull'innovazione e non sulla presunzione".
Un movimento civico che sta scaldando i motori in vista della prossima competizione elettorale di settembre, con l'intenzione di svolgere un ruolo da protagonista nella gestione della cosa pubblica per i prossimi anni. Almeno per i prossimi 10 anni, così come lo stesso nome impone.
"L'obiettivo è mettere in pista una grande operazione di rinnovamento cittadino"– spiega Luca Braia, artefice del movimento materano. Il tutto da realizzarsi con un soggetto politico nuovo, che guarda oltre ogni divisione e polemica, verso un futuro ambizioso. Un rinnovamento che non può non partire dalla società civile, ricostruendo prima di tutto "il senso di comunità e di collettività", con una condivisione delle scelte da mettere in campo per la città.
Per questo Braia lancia un appello rivolto a esponenti del mondo delle professioni, dell'associazionismo, a persone provenienti da comunità cattoliche e laiche: "a loro rivolgo un appello sincero e leale per scendere in campo da protagonisti, per ridare slancio all'agire politico e rinnovare la classe dirigente"- ha detto il consigliere regionale di "Italia Viva", ricordando che il movimento "Matera 2029" è un progetto politico che va oltre il partito renziano, per riformare la politica e i politici, per una città sostenibile e resiliente che riparta dal senso di comunità, e che sia capace di fare sintesi di tutte le sue peculiarità nei settori trainanti l'economia locale come la cultura e il turismo, il commercio, l'artigianato e l'agricoltura.
Di qui l'appello di Braia e di Matera 2029 "a unire le forze civiche libere e vive che si sono fatte avanti in questi mesi e che condividono l'idea di interrompere una potenziale, pericolosa gestione del potere fine a se stessa, per sostituirla con la voglia e la passione di governare una comunità con competenza, trasparenza e massimo coinvolgimento a tutti i livelli puntando sulla rigenerazione e non sulla speculazione, sull'innovazione e non sulla presunzione".