Matera2019, inizia il conto alla rovescia: un anno dai grandi numeri
Illustrato il programma culturale. Presente il ministro alla cultura Bonisoli
venerdì 21 settembre 2018
17.00
Con il lancio del programma di Matera2019 è iniziato il conto alla rovescia per la capitale europea della cultura. L'auditorium del conservatorio Duni ha ospitato la presentazione, alla presenza del ministro ai beni e alle attività culturali Alfredo Bonisoli, del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, del presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019 Salvatore Adduce, della vice presidente della Regione Flavia Franconi. Presente in sala lo scrittore Tahar Ben Jelloun mentre sul palco è salito per un breve momento il cantautore Max Gazzé, entrambi ospiti del programma ''MateRadio'' di Radio Rai 3 che parte oggi e si conclude domenica. Prima di illustrare i contenuti, è stato osservato un minuto di silenzio per le due vittime dell'Archivio di Stato di Arezzo.
Il direttore della Fondazione, Paolo Verri, ha snocciolato le cifre del programma che si compone di 50 produzioni e co-produzioni culturali, cinque grandi mostre, programmazione costante per 48 settimane. Ogni mese quattro mostre in contemporanea e ogni settimana almeno due eventi. Si comincia con l'inaugurazione europea del 19 gennaio, giorno in cui si inaugura anche la Cava del Sole, il palcoscenico ufficiale degli eventi targati Matera2019. Per l'evento inaugurale a Matera ed in 27 Comuni lucani si esibiscono 54 bande di cui metà provenienti da altri Paesi europei. Il 20 gennaio si inaugurano le prime tre mostre, tra cui una dedicata a ''Materia e Pietra'', vale a dire Matera e la città giordana Petra, in collaborazione proprio con le autorità della Giordania. Alla Cava del Sole sono previsti numerosi eventi culturali ed artistici e ben sei spettacoli originali di circo contemporaneo.
L'investimento pubblico complessivo è di 48 milioni di euro per sette anni di lavoro in tutto, che coprono il periodo dalla presentazione del dossier di candidatura al 2021. Sono state instaurate varie collaborazioni che costituiscono anche la 'legacy' (eredità) per andare oltre il 2019. Una di queste è con il Comune di Ravenna per delle produzioni su Dante Alighieri di cui fra tre anni ricorre il 700° anniversario della morte. Un'altra collaborazione è stata creata con il Teatro lirico San Carlo di Napoli per la messa in scena della ''Cavalleria rusticana'' che vedrà protagonisti i cittadini di Matera nel creare costumi e scenografie. Per i cittadini di Matera e per i ''cittadini temporanei'' (visitatori, turisti, ospiti) è prevista la formula del passaporto di Matera2019, un 'pass' di 19 euro per assistere agli spettacoli. Il dossier di candidatura approvato nel 2014 s'intitola ''Open Future'' ed è imperniato sul connubio tra innovazione e storia millenaria. Un esempio di questo connubio è la valorizzazione degli archivi storici che avranno nuova vita sia con una mostra che con il programma Istituto Demo Etno-Antropologico. L'altro pilastro, oltre I-Dea, è la Open Design School, già attiva.
Presentati anche i partner commerciali (sponsor). In platea anche una delegata della città argentina di Rosario. Per il territorio lucano presenti diversi sindaci ed il presidente della Provincia e per il territorio pugliese presenti il direttore del Dipartimento cultura e turismo della Regione Puglia Aldo Patruno e gli assessori alla cultura dei Comuni di Altamura e Gravina.
Nelle prossime notizie daremo conto anche dei commenti e delle dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti istituzionali.
a cura di Onofrio Bruno e Roberto Varvara
Il direttore della Fondazione, Paolo Verri, ha snocciolato le cifre del programma che si compone di 50 produzioni e co-produzioni culturali, cinque grandi mostre, programmazione costante per 48 settimane. Ogni mese quattro mostre in contemporanea e ogni settimana almeno due eventi. Si comincia con l'inaugurazione europea del 19 gennaio, giorno in cui si inaugura anche la Cava del Sole, il palcoscenico ufficiale degli eventi targati Matera2019. Per l'evento inaugurale a Matera ed in 27 Comuni lucani si esibiscono 54 bande di cui metà provenienti da altri Paesi europei. Il 20 gennaio si inaugurano le prime tre mostre, tra cui una dedicata a ''Materia e Pietra'', vale a dire Matera e la città giordana Petra, in collaborazione proprio con le autorità della Giordania. Alla Cava del Sole sono previsti numerosi eventi culturali ed artistici e ben sei spettacoli originali di circo contemporaneo.
L'investimento pubblico complessivo è di 48 milioni di euro per sette anni di lavoro in tutto, che coprono il periodo dalla presentazione del dossier di candidatura al 2021. Sono state instaurate varie collaborazioni che costituiscono anche la 'legacy' (eredità) per andare oltre il 2019. Una di queste è con il Comune di Ravenna per delle produzioni su Dante Alighieri di cui fra tre anni ricorre il 700° anniversario della morte. Un'altra collaborazione è stata creata con il Teatro lirico San Carlo di Napoli per la messa in scena della ''Cavalleria rusticana'' che vedrà protagonisti i cittadini di Matera nel creare costumi e scenografie. Per i cittadini di Matera e per i ''cittadini temporanei'' (visitatori, turisti, ospiti) è prevista la formula del passaporto di Matera2019, un 'pass' di 19 euro per assistere agli spettacoli. Il dossier di candidatura approvato nel 2014 s'intitola ''Open Future'' ed è imperniato sul connubio tra innovazione e storia millenaria. Un esempio di questo connubio è la valorizzazione degli archivi storici che avranno nuova vita sia con una mostra che con il programma Istituto Demo Etno-Antropologico. L'altro pilastro, oltre I-Dea, è la Open Design School, già attiva.
Presentati anche i partner commerciali (sponsor). In platea anche una delegata della città argentina di Rosario. Per il territorio lucano presenti diversi sindaci ed il presidente della Provincia e per il territorio pugliese presenti il direttore del Dipartimento cultura e turismo della Regione Puglia Aldo Patruno e gli assessori alla cultura dei Comuni di Altamura e Gravina.
Nelle prossime notizie daremo conto anche dei commenti e delle dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti istituzionali.
a cura di Onofrio Bruno e Roberto Varvara