Matera verso il ballottaggio, la sfida Adduce – De Ruggieri si infiamma
Botta e risposta rovente tra i due candidati. Ancora incerto il quadro degli apparentamenti.
domenica 7 giugno 2015
9.32
E' la settimana decisiva per il futuro amministrativo della città di Matera, Capitale europea della cultura per il 2019. Infatti il 14 giugno 2015 gli elettori materani saranno chiamati a scegliere tra i due contendenti candidati alla carica di primo cittadino: il sindaco uscente, Salvatore Adduce, e il presidente della Fondazione Zetema, Raffaello Giulio De Ruggieri.
Verso il ballottaggio gli animi politici contrapposti cominciano ad infiammarsi, partendo proprio da un botta e risposta tra i duellanti. "In questi cinque anni – attacca De Ruggieri - abbiamo assistito a un programma completamente disatteso e che vede una città abbandonata e priva di una guida politica. Il sindaco uscente non è riuscito a rispettare il patto con gli elettori perché ha fallito tutti gli obiettivi di governo e, soprattutto, quelli del buon governo, mascherando questo fallimento dietro la 'spilletta' di Matera2019". L'avvocato è contro "un metodo di governo che perpetua modelli clientelari, non trasparenti e asserviti agli interessi personali" tanto che "tutto quello che si sarebbe potuto fare non è stato fatto per mancanza di volontà politica, perché ottimizzare le risorse a disposizione della politica avrebbe scontentato le proprie clientele non favorendo la gestione del potere".
La replica di Adduce non si fa attendere: "De Ruggieri scrive che la città è stata abbandonata per 5 anni. Potrei rispondergli che la maggioranza relativa dei materani non crede che sia così, avendo votato me. Ma non me la cavo così facilmente: sono il primo a dire che abbiamo mostrato limiti, e accetto le critiche quando sono costruttive. Ma non la propaganda e le bugie". Mentre sulla provocazione 'spilletta' di Matera2019, Adduce coglie la palla al balzo: "Per noi Matera2019 è un grande risultato della città intera, per De Ruggieri una mostrina da furbi per farci belli, una stelletta da far vedere agli ingenuotti. Qui sta la differenza radicale tra noi: io credo che il 2019 - e la cultura! - sarà un trampolino straordinario per tutta la città, per De Ruggieri è una patacca da vendere in giro".
Uno degli elementi determinanti per le sorti della sfida sarà il quadro degli apparentamenti, ancora incerto. Sta di fatto che l'ufficio elettorale di Palazzo di città ha comunicato che sino alle ore 12, di oggi domenica 7 giugno 2015, si potranno presentare le dichiarazioni di collegamento con ulteriori liste. La dichiarazione va depositata presso l'ufficio di segreteria generale, al quinto piano del Municipio.
I dubbi riguardo gli apparentamenti, provengono dalle possibili mosse di Angelo Tortorelli, di Osiamo per Matera, e Antonio Cappiello, di Noi con Salvini. I due, che hanno partecipato e concorso con le proprie liste alle elezioni, fino ad adesso hanno scelto la via del silenzio facendo presumere nuovi colpi di scena nelle prossime ore. Invece si smarcano definitivamente dal ballottaggio Antonio Materdomini, del Movimento 5 Stelle,e Franco Vespe de L'altra Matera. Il primo lascia libertà ai propri elettori di scegliere, senza senza che il Movimento si schieri ufficialmente: "Non è nel nostro stile partecipare al consueto mercato delle vacche – afferma provocatoriamente Materdomini - nel quale si assiste puntualmente al triste ed indegno scambio tra voti del proprio elettorato e poltrone o favori personali; per cui il M5S rende chiaro sin da subito che con coerenza non appoggerà nessuno dei due candidati concorrenti, ne' darà alcuna indicazione di voto ai propri elettori. Saranno essi stessi a valutare chi, oltre che se, votare". Mentre il secondo è nettamente contrario agli schieramenti in campo: "Non ci piacciono - spiega con vena polemica Vespe - le corazzate che si presentano al ballottaggio. L'Altra Matera ha proposto ai materani dei nuovi modelli, ma non sono stati recepiti. Dunque, che i materani continuassero a votare per il clientelismo, sono liberi di farlo".
Verso il ballottaggio gli animi politici contrapposti cominciano ad infiammarsi, partendo proprio da un botta e risposta tra i duellanti. "In questi cinque anni – attacca De Ruggieri - abbiamo assistito a un programma completamente disatteso e che vede una città abbandonata e priva di una guida politica. Il sindaco uscente non è riuscito a rispettare il patto con gli elettori perché ha fallito tutti gli obiettivi di governo e, soprattutto, quelli del buon governo, mascherando questo fallimento dietro la 'spilletta' di Matera2019". L'avvocato è contro "un metodo di governo che perpetua modelli clientelari, non trasparenti e asserviti agli interessi personali" tanto che "tutto quello che si sarebbe potuto fare non è stato fatto per mancanza di volontà politica, perché ottimizzare le risorse a disposizione della politica avrebbe scontentato le proprie clientele non favorendo la gestione del potere".
La replica di Adduce non si fa attendere: "De Ruggieri scrive che la città è stata abbandonata per 5 anni. Potrei rispondergli che la maggioranza relativa dei materani non crede che sia così, avendo votato me. Ma non me la cavo così facilmente: sono il primo a dire che abbiamo mostrato limiti, e accetto le critiche quando sono costruttive. Ma non la propaganda e le bugie". Mentre sulla provocazione 'spilletta' di Matera2019, Adduce coglie la palla al balzo: "Per noi Matera2019 è un grande risultato della città intera, per De Ruggieri una mostrina da furbi per farci belli, una stelletta da far vedere agli ingenuotti. Qui sta la differenza radicale tra noi: io credo che il 2019 - e la cultura! - sarà un trampolino straordinario per tutta la città, per De Ruggieri è una patacca da vendere in giro".
Uno degli elementi determinanti per le sorti della sfida sarà il quadro degli apparentamenti, ancora incerto. Sta di fatto che l'ufficio elettorale di Palazzo di città ha comunicato che sino alle ore 12, di oggi domenica 7 giugno 2015, si potranno presentare le dichiarazioni di collegamento con ulteriori liste. La dichiarazione va depositata presso l'ufficio di segreteria generale, al quinto piano del Municipio.
I dubbi riguardo gli apparentamenti, provengono dalle possibili mosse di Angelo Tortorelli, di Osiamo per Matera, e Antonio Cappiello, di Noi con Salvini. I due, che hanno partecipato e concorso con le proprie liste alle elezioni, fino ad adesso hanno scelto la via del silenzio facendo presumere nuovi colpi di scena nelle prossime ore. Invece si smarcano definitivamente dal ballottaggio Antonio Materdomini, del Movimento 5 Stelle,e Franco Vespe de L'altra Matera. Il primo lascia libertà ai propri elettori di scegliere, senza senza che il Movimento si schieri ufficialmente: "Non è nel nostro stile partecipare al consueto mercato delle vacche – afferma provocatoriamente Materdomini - nel quale si assiste puntualmente al triste ed indegno scambio tra voti del proprio elettorato e poltrone o favori personali; per cui il M5S rende chiaro sin da subito che con coerenza non appoggerà nessuno dei due candidati concorrenti, ne' darà alcuna indicazione di voto ai propri elettori. Saranno essi stessi a valutare chi, oltre che se, votare". Mentre il secondo è nettamente contrario agli schieramenti in campo: "Non ci piacciono - spiega con vena polemica Vespe - le corazzate che si presentano al ballottaggio. L'Altra Matera ha proposto ai materani dei nuovi modelli, ma non sono stati recepiti. Dunque, che i materani continuassero a votare per il clientelismo, sono liberi di farlo".