Matera-Sanità 2019, il nuovo piano strategico dell’Asm
Regione: 46,3 milioni di euro per l’attuazione del piano speciale
martedì 21 aprile 2015
15.17
L'Azienda sanitaria del materano (Asm) si prepara alla sfida del 2019 attraverso il "Piano strategico – Matera Sanità 2019", redatto dalla stessa azienda e sottoposto alla Regione Basilicata. Lo schema di pianificazione prevede l'incremento del numero del personale, l'ammodernamento delle tecnologie e la ridefinizione degli assetti organizzativi, strutturali e edilizi, necessari a razionalizzare e a ottimizzare i percorsi assistenziali di diagnosi e cura.
Lasciandosi alle spalle l'ultimi triennio, caratterizzato da un processo di risanamento economico, l'Asm da quest'anno e prestando particolare attenzione a Matera, che nel 2019 sarà Capitale europea della cultura, punta su un piano pluriennale di investimenti che consentirà all'Azienda di rispondere in maniera adeguata sia alla tutela del diritto alla salute dei cittadini lucani che di garantire assistenza ai turisti stranieri che giungeranno nella città dei Sassi: presenze che le proiezioni attestano intorno a 600mila visitatori annui.
Il potenziamento dell'offerta sanitaria, con particolare riferimento all'ospedale Madonna delle Grazie, diviene dunque fondamentale per l'Asm che ha stimato in circa 46,3milioni di euro le risorse finanziarie necessarie per dare attuazione al Piano Strategico. Risorse che saranno impiegate, nel quinquennio 2015 – 2019, nel potenziamento e ammodernamento dei servizi diagnostici, nella riqualificazione e razionalizzare gli spazi, nel potenziare l'offerta sanitaria sul territorio, garantita per tutte le ore della giornata, nell'ospedale e anche in strutture dislocate in altri punti in città. Sarà anche potenziata l'attività del Dipartimento di Prevenzione Collettiva della Salute Umana che assicura il controllo, monitoraggio e vigilanza sanitaria in alberghi, bed and breakfast, ristoranti, pizzerie, bar, negozi alimentari e beauty farm. Un capitolo importante del Piano strategico è destinato all'incremento e adeguamento del personale. Oltre a individuare soluzioni per il blocco del turn over del personale dipendente, imposto dalla legislazione regionale, si dovrà pensare a figure complementari come: il mediatore culturale, l'esperto in lingue straniere e gli assistenti religiosi.
Il Piano Strategico – Matera Sanità 2019 segna il passo sia in dotazioni strumentali, con l'attivazione della tomografia assiale computerizzata (Tac) a Matera, sia in chiave culturale: declinata all'accoglienza dei lucani e dei cittadini stranieri. Molti di questi interventi - è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa di presentazione del piano, erano necessari e attesi da tempo - oggi però sono divenuti indispensabili non solo in attesa del 2019 ma soprattutto per perseguire la sostenibilità economica del sistema sanitario nel medio - lungo termine: accrescendo l'attuale offerta dei servizi sanitari dell'ospedale di Matera si potrà porre un freno all'emigrazione verso altri poli sanitari e si potrà puntare a attirare una maggiore utenza da altre regioni.
La notevole entità dell'impegno economico richiesto, di certo, non potrà essere assicurata né dalla Asm né dalla Regione Basilicata con il riparto corrente del Fsr, ma Azienda e Regione chiederanno l'intervento del governo nazionale per poter accedere a finanziamenti straordinari e aggiuntivi, come del resto è già accaduto per Expò 2015.
Lasciandosi alle spalle l'ultimi triennio, caratterizzato da un processo di risanamento economico, l'Asm da quest'anno e prestando particolare attenzione a Matera, che nel 2019 sarà Capitale europea della cultura, punta su un piano pluriennale di investimenti che consentirà all'Azienda di rispondere in maniera adeguata sia alla tutela del diritto alla salute dei cittadini lucani che di garantire assistenza ai turisti stranieri che giungeranno nella città dei Sassi: presenze che le proiezioni attestano intorno a 600mila visitatori annui.
Il potenziamento dell'offerta sanitaria, con particolare riferimento all'ospedale Madonna delle Grazie, diviene dunque fondamentale per l'Asm che ha stimato in circa 46,3milioni di euro le risorse finanziarie necessarie per dare attuazione al Piano Strategico. Risorse che saranno impiegate, nel quinquennio 2015 – 2019, nel potenziamento e ammodernamento dei servizi diagnostici, nella riqualificazione e razionalizzare gli spazi, nel potenziare l'offerta sanitaria sul territorio, garantita per tutte le ore della giornata, nell'ospedale e anche in strutture dislocate in altri punti in città. Sarà anche potenziata l'attività del Dipartimento di Prevenzione Collettiva della Salute Umana che assicura il controllo, monitoraggio e vigilanza sanitaria in alberghi, bed and breakfast, ristoranti, pizzerie, bar, negozi alimentari e beauty farm. Un capitolo importante del Piano strategico è destinato all'incremento e adeguamento del personale. Oltre a individuare soluzioni per il blocco del turn over del personale dipendente, imposto dalla legislazione regionale, si dovrà pensare a figure complementari come: il mediatore culturale, l'esperto in lingue straniere e gli assistenti religiosi.
Il Piano Strategico – Matera Sanità 2019 segna il passo sia in dotazioni strumentali, con l'attivazione della tomografia assiale computerizzata (Tac) a Matera, sia in chiave culturale: declinata all'accoglienza dei lucani e dei cittadini stranieri. Molti di questi interventi - è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa di presentazione del piano, erano necessari e attesi da tempo - oggi però sono divenuti indispensabili non solo in attesa del 2019 ma soprattutto per perseguire la sostenibilità economica del sistema sanitario nel medio - lungo termine: accrescendo l'attuale offerta dei servizi sanitari dell'ospedale di Matera si potrà porre un freno all'emigrazione verso altri poli sanitari e si potrà puntare a attirare una maggiore utenza da altre regioni.
La notevole entità dell'impegno economico richiesto, di certo, non potrà essere assicurata né dalla Asm né dalla Regione Basilicata con il riparto corrente del Fsr, ma Azienda e Regione chiederanno l'intervento del governo nazionale per poter accedere a finanziamenti straordinari e aggiuntivi, come del resto è già accaduto per Expò 2015.