Matera piace ai turisti: dal 2010, presenze in aumento del +176%
I dati diffusi dal Centro Studi Turistici di Firenze e dalla Confesercenti
giovedì 12 aprile 2018
10.30
In occasione del lancio della 22^ Borsa del Turismo delle 100 Città d'Arte, il Centro Studi Turistici di Firenze in collaborazione con la Confesercenti ha presentato i dati relativi al turismo italiano nel periodo che va dal 2010 al 2017.
In soli sette anni, le presenze turistiche nelle città d'arte sono passate da 93,9 a 115,3 milioni, con un incremento complessivo del 22,8% (+21,4 milioni). Tra queste, in prima fila Matera, Capitale europea della Cultura per il 2019, che registra un aumento del +176% - dovuto soprattutto alla domanda straniera (+216%) - e la bella Napoli con una crescita del 91%, seguite da Verona (+62,7%), Padova (+55,6%) e Bologna (+55%).
Letteralmente rapiti dal nostro patrimonio culturale sono soprattutto i turisti stranieri che, non a caso, costituiscono più del 60% delle presenze turistiche registrate nelle città d'arte.
"I dati positivi emersi dalla indagine Confesercenti che vedono Matera al primo posto fra le città d'arte italiane a maggiore crescita turistica dal 2010 al 2017 non ci sorprendono perché già da diversi anni stiamo monitorando e registrando l'aumento delle presenze con effetti positivi sull'economia del territorio". E' il commento di Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019.
"Già dal 2010, infatti – afferma Adduce - grazie anche al lavoro della candidatura per Matera Capitale europea della cultura con il quale la città si è posizionata su livelli di comunicazione e promozione molto competitivi, è stata registrata una costante crescita del turismo. Poi, con la proclamazione del 17 ottobre 2014 la visibilità di Matera è ulteriormente aumentata non fermandosi al panorama italiano. Non è infatti un caso che in questi sette anni la domanda dall'estero sia cresciuta addirittura del 216% (duecentosedici per cento!). Se, quindi, da una parte il dato non ci sorprende, dall'altro ci esalta e ci assegna una ulteriore responsabilità per far fronte ad una pressione turistica massiccia. Ecco perché con il ruolo protagonista del comune, la Fondazione è impegnata, così come previsto dal dossier di candidatura, a promuovere l'arrivo di cittadini temporanei che possano vivere questi luoghi non solo attraverso la loro ammirazione, ma soprattutto come straordinaria occasione di crescita culturale. Ed è in questa direzione che ci stiamo muovendo".
In soli sette anni, le presenze turistiche nelle città d'arte sono passate da 93,9 a 115,3 milioni, con un incremento complessivo del 22,8% (+21,4 milioni). Tra queste, in prima fila Matera, Capitale europea della Cultura per il 2019, che registra un aumento del +176% - dovuto soprattutto alla domanda straniera (+216%) - e la bella Napoli con una crescita del 91%, seguite da Verona (+62,7%), Padova (+55,6%) e Bologna (+55%).
Letteralmente rapiti dal nostro patrimonio culturale sono soprattutto i turisti stranieri che, non a caso, costituiscono più del 60% delle presenze turistiche registrate nelle città d'arte.
"I dati positivi emersi dalla indagine Confesercenti che vedono Matera al primo posto fra le città d'arte italiane a maggiore crescita turistica dal 2010 al 2017 non ci sorprendono perché già da diversi anni stiamo monitorando e registrando l'aumento delle presenze con effetti positivi sull'economia del territorio". E' il commento di Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019.
"Già dal 2010, infatti – afferma Adduce - grazie anche al lavoro della candidatura per Matera Capitale europea della cultura con il quale la città si è posizionata su livelli di comunicazione e promozione molto competitivi, è stata registrata una costante crescita del turismo. Poi, con la proclamazione del 17 ottobre 2014 la visibilità di Matera è ulteriormente aumentata non fermandosi al panorama italiano. Non è infatti un caso che in questi sette anni la domanda dall'estero sia cresciuta addirittura del 216% (duecentosedici per cento!). Se, quindi, da una parte il dato non ci sorprende, dall'altro ci esalta e ci assegna una ulteriore responsabilità per far fronte ad una pressione turistica massiccia. Ecco perché con il ruolo protagonista del comune, la Fondazione è impegnata, così come previsto dal dossier di candidatura, a promuovere l'arrivo di cittadini temporanei che possano vivere questi luoghi non solo attraverso la loro ammirazione, ma soprattutto come straordinaria occasione di crescita culturale. Ed è in questa direzione che ci stiamo muovendo".