Matera non è differenziata
Molta disinformazione causa dell’insuccesso della raccolta differenziata.
mercoledì 23 ottobre 2013
19.11
I materani non sono pronti per la raccolta differenziata.
E' quanto emerso da una ricerca, commissionata ed eseguita dal Comune di Matera in collaborazione con l' Ato (Ambito territoriale ottimale), sviluppata secondo il metodo Multi Sensory Sort (MuSeS).
Il campione di 450 persone, che ha testato questo innovativo metodo d'indagine basato su stimolazioni multisensoriali, non reputa la raccolta differenziata come un comportamento corretto e necessario collegandola direttamente ad un servizio offerto dal Comune più che ad un'opera collettiva. Tanto è vero che, dal punto di vista dei cittadini, l'eventuale malfunzionamento del servizio è imputabile esclusivamente all'inefficienza della ditta appaltatrice, nonostante non si conoscano identità ed operato. Inoltre non vi è alcuna conoscenza della normativa vigente.
Curioso è il dato secondo il quale i cittadini si direbbero anche inconsciamente pronti ad un cambiamento ma non sarebbero disponibili a compiere questo passo e le motivazioni sono tra le più disparate: l'assenza di informazioni corrette; la destinazione finale dei rifiuti ("finiscono tutti in discarica in maniera indistinta"); la poca fiducia nell'operato delle istituzioni preposte; una presa di posizione negativa e la poca praticità nel gestire gli ingombri dei rifiuti per le attività commerciali. Per quanto riguarda invece chi la raccolta differenziata la fa, adduce tra le motivazioni al fatto che è ormai diventata un'abitudine ben radicata dovuta ad una coscienza personale e ad una sensibilità particolare verso le tematiche ambientali.
"I risultati dell'indagine – afferma l'assessore comunale all'Ambiente, Rocco Rivelli - ci restituiscono un quadro che necessita di azioni dall'impatto molto forte per cambiare abitudini e comportamenti, nonché per sviluppare nuove motivazioni". E' necessaria dunque una campagna di sensibilizzazione ma soprattutto di informazione:"Da parte dell'Amministrazione comunale – conclude Rivelli – vi è l'esigenza di rendere trasparente ogni aspetto legato alla raccolta differenziata, in maniera tale da non lasciare margini di dubbio non solo riguardo all'utilità del sistema, bensì in relazione ai processi di smaltimento".
E' quanto emerso da una ricerca, commissionata ed eseguita dal Comune di Matera in collaborazione con l' Ato (Ambito territoriale ottimale), sviluppata secondo il metodo Multi Sensory Sort (MuSeS).
Il campione di 450 persone, che ha testato questo innovativo metodo d'indagine basato su stimolazioni multisensoriali, non reputa la raccolta differenziata come un comportamento corretto e necessario collegandola direttamente ad un servizio offerto dal Comune più che ad un'opera collettiva. Tanto è vero che, dal punto di vista dei cittadini, l'eventuale malfunzionamento del servizio è imputabile esclusivamente all'inefficienza della ditta appaltatrice, nonostante non si conoscano identità ed operato. Inoltre non vi è alcuna conoscenza della normativa vigente.
Curioso è il dato secondo il quale i cittadini si direbbero anche inconsciamente pronti ad un cambiamento ma non sarebbero disponibili a compiere questo passo e le motivazioni sono tra le più disparate: l'assenza di informazioni corrette; la destinazione finale dei rifiuti ("finiscono tutti in discarica in maniera indistinta"); la poca fiducia nell'operato delle istituzioni preposte; una presa di posizione negativa e la poca praticità nel gestire gli ingombri dei rifiuti per le attività commerciali. Per quanto riguarda invece chi la raccolta differenziata la fa, adduce tra le motivazioni al fatto che è ormai diventata un'abitudine ben radicata dovuta ad una coscienza personale e ad una sensibilità particolare verso le tematiche ambientali.
"I risultati dell'indagine – afferma l'assessore comunale all'Ambiente, Rocco Rivelli - ci restituiscono un quadro che necessita di azioni dall'impatto molto forte per cambiare abitudini e comportamenti, nonché per sviluppare nuove motivazioni". E' necessaria dunque una campagna di sensibilizzazione ma soprattutto di informazione:"Da parte dell'Amministrazione comunale – conclude Rivelli – vi è l'esigenza di rendere trasparente ogni aspetto legato alla raccolta differenziata, in maniera tale da non lasciare margini di dubbio non solo riguardo all'utilità del sistema, bensì in relazione ai processi di smaltimento".