Matera: manca un piano delle antenne di telefonia e comunicazioni
Il Consiglio comunale approva documento per una programmazione
mercoledì 8 novembre 2023
Il consiglio comunale ha approvato, a maggioranza, una mozione d'indirizzo per redigere un "Piano comunale" delle antenne di telefonia mobile e trasmissioni radio-televisive. La questione, al momento, a Matera non è regolamentata. Pertanto il Comune adempie alle disposizioni nazionali che individuano le infrastrutture di telecomunicazioni come strategiche e, pertanto, di preminente interesse pubblico. Le norme consentono, invece, ai Comuni di individuare le aree idonee per l'installazione ma a Matera non c'è una pianificazione.
E così ogni volta il problema viene sollevato quando c'è un impianto in fase di realizzazione, come è stato l'ultimo caso della rotonda in via Gravina.
"Per cercare di arginare la prevedibile nuova escalation di installazioni con la tecnologia del 5G - rende noto il Comune - l'Amministrazione comunale intende dare così una risposta concreta alle legittime preoccupazioni dei residenti di via Gravina e non solo, circa i potenziali riflessi sulla salute delle onde emesse dai ripetitori così vicini alle abitazioni. La comunità scientifica mondiale è più o meno concorde sull'assoluta innocuità delle antenne moderne a basse emissioni, pur indicando una fascia di rispetto, come prescrive anche la norma nazionale; ma i Comuni, pur non potendosi opporre formalmente ai nuovi impianti, hanno la facoltà di individuare aree ritenute idonee a tutelare la salute pubblica, dove consentire l'installazione di antenne. Con questo spirito si affronterà la predisposizione del Piano comunale delle antenne, ferma restando la prerogativa di verificare le emissioni e imporre comunque ai gestori il rientro nei parametri di legge. Questo in linea con autorevoli sentenze della Corte costituzionale, che in caso di contrarietà degli enti locali su siti giudicati sensibili, impongono ai Comuni di indicare comunque una localizzazione alternativa".
Nel 2013 il Comune aveva affidato a un tecnico specialista un'indagine conoscitiva sulla localizzazione degli impianti con impatto elettromagnetico. Ne è derivata una lunga e dettagliata relazione, che però non ha prodotto l'adozione di provvedimenti conseguenziali, né per l'eventuale trasferimento di impianti già in fase esecutiva, né sulla auspicabile pianificazione dell'installazione di nuove antenne. Dopo 10 anni, con la mozione approvata ieri si impegna il sindaco e la Giunta ad adottare "con la massima sollecitudine -si legge nel testo- i provvedimenti di competenza utili e necessari per realizzare il Piano comunale delle antenne".
«Sul piano operativo credo si possa e si debba procedere celermente, per colmare un vuoto annoso nella materia -commenta il sindaco Domenico Bennardi- che in questo lungo periodo ha già prodotto una serie di installazioni su aree potenzialmente sensibili. Sul piano politico prendo atto della compattezza della maggioranza, nella decisione di procedere utilizzando l'unico strumento dei Comuni, per disciplinare questo genere di installazioni».
E così ogni volta il problema viene sollevato quando c'è un impianto in fase di realizzazione, come è stato l'ultimo caso della rotonda in via Gravina.
"Per cercare di arginare la prevedibile nuova escalation di installazioni con la tecnologia del 5G - rende noto il Comune - l'Amministrazione comunale intende dare così una risposta concreta alle legittime preoccupazioni dei residenti di via Gravina e non solo, circa i potenziali riflessi sulla salute delle onde emesse dai ripetitori così vicini alle abitazioni. La comunità scientifica mondiale è più o meno concorde sull'assoluta innocuità delle antenne moderne a basse emissioni, pur indicando una fascia di rispetto, come prescrive anche la norma nazionale; ma i Comuni, pur non potendosi opporre formalmente ai nuovi impianti, hanno la facoltà di individuare aree ritenute idonee a tutelare la salute pubblica, dove consentire l'installazione di antenne. Con questo spirito si affronterà la predisposizione del Piano comunale delle antenne, ferma restando la prerogativa di verificare le emissioni e imporre comunque ai gestori il rientro nei parametri di legge. Questo in linea con autorevoli sentenze della Corte costituzionale, che in caso di contrarietà degli enti locali su siti giudicati sensibili, impongono ai Comuni di indicare comunque una localizzazione alternativa".
Nel 2013 il Comune aveva affidato a un tecnico specialista un'indagine conoscitiva sulla localizzazione degli impianti con impatto elettromagnetico. Ne è derivata una lunga e dettagliata relazione, che però non ha prodotto l'adozione di provvedimenti conseguenziali, né per l'eventuale trasferimento di impianti già in fase esecutiva, né sulla auspicabile pianificazione dell'installazione di nuove antenne. Dopo 10 anni, con la mozione approvata ieri si impegna il sindaco e la Giunta ad adottare "con la massima sollecitudine -si legge nel testo- i provvedimenti di competenza utili e necessari per realizzare il Piano comunale delle antenne".
«Sul piano operativo credo si possa e si debba procedere celermente, per colmare un vuoto annoso nella materia -commenta il sindaco Domenico Bennardi- che in questo lungo periodo ha già prodotto una serie di installazioni su aree potenzialmente sensibili. Sul piano politico prendo atto della compattezza della maggioranza, nella decisione di procedere utilizzando l'unico strumento dei Comuni, per disciplinare questo genere di installazioni».