Matera in serie C, una città in festa
Più di 20 anni per l'esplosione di gioia, la squadra di Cosco e Columella non tradisce quasi 11mila spettatori
lunedì 5 maggio 2014
08.30
Una stratosferica cornice di pubblico fa da stupendo corollario ad una stagione da sogno per Matera e la sua squadra di calcio, dopo 24 anni sarà nuovamente serie C. L'attuale Lega Pro, che diverrà unica nella prossima stagione e accoglierà squadre dal grandissimo blasone, ad un passo dalla serie B, vedrà ai nastri di partenza anche la società del patron Columella, che poi porta tutti in piazza Vittorio Veneto a festeggiare tra musica e cori.
Dopo una stagione incredibile, a tratti da togliere il fiato e sicuramente vietata ai deboli di cuore, arriva la tanto agognata e attesa promozione. L'ultimo sigillo, quello più importante, arriva nel giorno della festa perfetta. Tanti, tantissimi i materani accorsi allo stadio con bandiere, sciarpe e qualunque tipo di vessillo biancazzurro, per onorare al meglio un evento storico.
La partita è quella che tutti sognavano: due gol nei primi 20' e la rete finale del 3-0 nella ripresa, per un 4 maggio che difficilmente sarà dimenticato in città. Al 15' apre le marcature il bomber, di professione cecchino, Antonio Giulio Picci, che raccoglie un cross dalla destra di Orlando e di testa la mette nell'angolino alto, all'incrocio, dove Maggi, che aveva già intercettato almeno altre 5-6 palle gol, non può nulla. Poi al 18' arriva il sigillo del capitano, che con un magico sinistro calcia sopra la barriera una punizione dal limite dell'area.
Nel secondo tempo è gestione per il Matera, che al 29' chiude definitivamente i conti con il migliore in campo, il fromboliere Totò Letizia, che fredda il portiere avversario dopo essere stato servito in area di rigore. A quel punto si attende solo il fischio finale, che arriva al 47' quando esplode letteralmente il XXI Settembre "Franco Salerno" in una gioia immensa. Fuochi d'artificio e giro del campo per la squadra campione; Matera è di nuovo tra i professionisti.
Dopo una stagione incredibile, a tratti da togliere il fiato e sicuramente vietata ai deboli di cuore, arriva la tanto agognata e attesa promozione. L'ultimo sigillo, quello più importante, arriva nel giorno della festa perfetta. Tanti, tantissimi i materani accorsi allo stadio con bandiere, sciarpe e qualunque tipo di vessillo biancazzurro, per onorare al meglio un evento storico.
La partita è quella che tutti sognavano: due gol nei primi 20' e la rete finale del 3-0 nella ripresa, per un 4 maggio che difficilmente sarà dimenticato in città. Al 15' apre le marcature il bomber, di professione cecchino, Antonio Giulio Picci, che raccoglie un cross dalla destra di Orlando e di testa la mette nell'angolino alto, all'incrocio, dove Maggi, che aveva già intercettato almeno altre 5-6 palle gol, non può nulla. Poi al 18' arriva il sigillo del capitano, che con un magico sinistro calcia sopra la barriera una punizione dal limite dell'area.
Nel secondo tempo è gestione per il Matera, che al 29' chiude definitivamente i conti con il migliore in campo, il fromboliere Totò Letizia, che fredda il portiere avversario dopo essere stato servito in area di rigore. A quel punto si attende solo il fischio finale, che arriva al 47' quando esplode letteralmente il XXI Settembre "Franco Salerno" in una gioia immensa. Fuochi d'artificio e giro del campo per la squadra campione; Matera è di nuovo tra i professionisti.