Matera entra nella “Rete delle Città della Cultura”

Approvata dalla giunta l’adesione alla piattaforma culturale che unisce diverse città

domenica 27 marzo 2016
A cura di Marco Delli Noci
Il Comune di Matera entra a far parte della "Rete delle Città della cultura": una piattaforma di confronto, scambio, diffusione di linee guida e buone pratiche utili tra diverse città per mettere in atto processi di gestione integrata ed innovativa nell'ambito della cultura. L'iniziativa è promossa dalla fondazione Promo P.A. che opera principalmente nei settori della formazione e dei beni culturali.

A darne notizia l'approvazione e l'adesione da parte dell'amministrazione comunale materana del documento "Carta della rete delle Città della Cultura", nella quale sono descritte le finalità e modalità di partecipazione. L'adesione è gratuita e possono entrare nella rete tutte le città - amministrazioni comunali, associazioni intercomunali di area vasta, associazioni di città - sottoscrivendo la Carta.

I componenti della piattaforma si impegnano a diffondere le iniziative della Rete, a contribuire al suo allargamento e a prendere parte alle iniziative di interesse generale, concordate tra gli aderenti. Così come gli stessi potranno avvalersi della facoltà di: associare alla propria immagine il logo della Rete; partecipare alle iniziative che saranno organizzate utilizzando modelli, strutture e progetti messi a disposizione dai soggetti aderenti; partecipare ai progetti strategici - anche europei - che il Segretariato Tecnico annualmente promuoverà.

Invece tra gli obiettivi che la Rete intende perseguire si individuano in particolare: la promozione della programmazione culturale quale strumento di governo del territorio nella cultura; la valorizzazione, in modo integrato, del patrimonio storico culturale delle città aderenti attraverso lo scambio di buone pratiche e una collaborazione costante su tutte le tematiche inerenti la cultura, i beni culturali e il turismo; l'attivazione di nuovi rapporti interistituzionali e il consolidamento delle relazioni tra le città della cultura che adottano soluzioni innovative di programmazione; la condivisione del ricco patrimonio storico-culturale, pubblico e privato, presente sul territorio delle città, da inserire, in prospettiva, nel quadro della costruzione di partenariati nazionali ed europei.

Ma come opererà la Rete? Grazie agli organi di cui è composta: l'assemblea degli aderenti, il segretariato tecnico e il presidente. L'assemblea è costituita da tutti gli enti aderenti e si riunisce almeno una volta l'anno a LuBeC – Lucca Beni Culturali – per analizzare i risultati raggiunti, diffondere le attività realizzate e programmare eventuali iniziative di interesse comune. Mentre il segretariato, istituito presso Promo PA Fondazione LuBeC, aggiorna l'elenco dei partecipanti e la circolazione delle informazioni all'interno della Rete stessa. Invece il presidente è il sindaco di uno dei comuni aderenti che dura in carica un anno - secondo il criterio di rotazione tra primi cittadini - coordina le iniziative e presiede l'assemblea. Inoltre, la rete si relaziona con il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, al quale saranno sottoposti i risultati raggiunti.

I comuni che hanno già aderito, oltre la città dei Sassi, sono: Alghero, Aquileia, Asti, Bari, Castelfiorentino, Catania, Cerreto Guidi, Empoli, Erice, Firenze, Genova, Lecce, Livorno, Lucca, Mantova, Massa e Cozzile, Merano, Milano, Monteriggioni, Oristano, Parma, Perugia, Pescia, Pietrasanta, Pistoia, Pontremoli, Recanati, Reggio Calabria, Reggio Emilia, San Gimignano, Sassari, Spoleto, Terni, Tremezzina.