Matera e Gravina insieme per l'Unesco
Avviato positivamente l'iter per il riconoscimento dell'area Murgiana
venerdì 28 febbraio 2014
8.55
Unire due territori per essere più forti dal punto di vista strategico, infrastrutturale e turistico.
Da questa idea è nata la proposta di far nascere un sito Unesco che possa collegare il territorio tra Matera e Gravina, richiedendo il riconoscimento per il territorio, che comprende le aree del Parco della Murgia, quale Patrimonio dell'Umanità. Tra l'altro, la prima iniziativa nel mondo ad ottenere l'appoggio da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
"E' una nuova candidatura - spiega Pietro Laureano, architetto materano e consulente Unesco - per richiedere una maggiore visibilità e un giusto riconoscimento per un paesaggio, che collega Matera e Gravina attraverso il Parco della Murgia. Questa proposta arriva in un momento ottimo, nel quale l'Unesco sta rivalutando ampiamente il valore del paesaggio come Patrimonio".
Un'opportunità per tanti aspetti positiva. "Oltre all'importante richiamo che porta con se la decisione dell'Unesco di scegliere un territorio quale sito Patrimonio Mondiale dell'Umanità - continua Laureano - Questa è una doppia opportunità per il territorio, sia in termini di immagine, che in termini di sinergie. Infatti, questo passo che due amministrazioni compiono, può diventare un modello di sinergia, diventando davvero una rete. Due entità differenti che creano allo stesso tempo una massa critica più grande, unendo due popolazioni, puntando a creare la futura aggregazione per una grande città murgiana".
Una situazione che potrebbe portare un crescendo di positività. "Unendo un comprensorio più vasto, infatti, sparirebbero problemi di dimensioni, per realizzare manifestazioni avanzate e partecipate, lasciando naturalmente in vita le piccole identità, ma mettendo le risorse in comune. In questo modo - riprende l'architetto e consulente Unesco - si creerebbe un sistema di comunicazioni e trasporti più adeguato, naturalmente specificato nei piani di gestione delle città".
A questo punto una piccola pecca. Infatti, se Matera ha già iniziato il suo percorso, Gravina stenta a partire ed i tempi tecnici sono ristretti. "I piani di gestione delle città sono fondamentali. Abbiamo tempo sino al febbraio 2015 per presentare la candidatura. Se Matera deve completare il suo piano, a Gravina si deve partire da zero e bisogna accelerare i tempi. Sicuramente la firma del protocollo d'intesa con il Ministero dei beni e delle Attività Culturali a Roma è un passaggio importante, ma ciò non toglie che il lavoro da svolgere sia ancora tanto - conclude Laureano - ma la strada è stata tracciata e le sinergie iniziali attivate".
Le problematiche e gli scogli da superare sono tanti, ma un lavoro sinergico e collettivo in questa nuova corsa al raggiungimento del riconoscimento Unesco, potrebbe aprire la strada a nuove collaborazioni e nuovi contributi al miglioramento della condizione e della situazione economico-lavorativa dell'area.
Da questa idea è nata la proposta di far nascere un sito Unesco che possa collegare il territorio tra Matera e Gravina, richiedendo il riconoscimento per il territorio, che comprende le aree del Parco della Murgia, quale Patrimonio dell'Umanità. Tra l'altro, la prima iniziativa nel mondo ad ottenere l'appoggio da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
"E' una nuova candidatura - spiega Pietro Laureano, architetto materano e consulente Unesco - per richiedere una maggiore visibilità e un giusto riconoscimento per un paesaggio, che collega Matera e Gravina attraverso il Parco della Murgia. Questa proposta arriva in un momento ottimo, nel quale l'Unesco sta rivalutando ampiamente il valore del paesaggio come Patrimonio".
Un'opportunità per tanti aspetti positiva. "Oltre all'importante richiamo che porta con se la decisione dell'Unesco di scegliere un territorio quale sito Patrimonio Mondiale dell'Umanità - continua Laureano - Questa è una doppia opportunità per il territorio, sia in termini di immagine, che in termini di sinergie. Infatti, questo passo che due amministrazioni compiono, può diventare un modello di sinergia, diventando davvero una rete. Due entità differenti che creano allo stesso tempo una massa critica più grande, unendo due popolazioni, puntando a creare la futura aggregazione per una grande città murgiana".
Una situazione che potrebbe portare un crescendo di positività. "Unendo un comprensorio più vasto, infatti, sparirebbero problemi di dimensioni, per realizzare manifestazioni avanzate e partecipate, lasciando naturalmente in vita le piccole identità, ma mettendo le risorse in comune. In questo modo - riprende l'architetto e consulente Unesco - si creerebbe un sistema di comunicazioni e trasporti più adeguato, naturalmente specificato nei piani di gestione delle città".
A questo punto una piccola pecca. Infatti, se Matera ha già iniziato il suo percorso, Gravina stenta a partire ed i tempi tecnici sono ristretti. "I piani di gestione delle città sono fondamentali. Abbiamo tempo sino al febbraio 2015 per presentare la candidatura. Se Matera deve completare il suo piano, a Gravina si deve partire da zero e bisogna accelerare i tempi. Sicuramente la firma del protocollo d'intesa con il Ministero dei beni e delle Attività Culturali a Roma è un passaggio importante, ma ciò non toglie che il lavoro da svolgere sia ancora tanto - conclude Laureano - ma la strada è stata tracciata e le sinergie iniziali attivate".
Le problematiche e gli scogli da superare sono tanti, ma un lavoro sinergico e collettivo in questa nuova corsa al raggiungimento del riconoscimento Unesco, potrebbe aprire la strada a nuove collaborazioni e nuovi contributi al miglioramento della condizione e della situazione economico-lavorativa dell'area.