Matera, divieto per cortei di protesta
Ecco vie e piazze dove non si potranno tenere
venerdì 12 novembre 2021
19.36
Il Prefetto Sante Copponi ha individuato a Matera le aree urbane sensibili, di particolare interesse per l'ordinato svolgimento della vita della comunità, in cui non si potranno svolgere manifestazioni pubbliche, per la durata dello stato di emergenza (fino al 31 dicembre ma non è esclusa una proroga) per prevenire la diffusione del contagio di Sars Cov2.
Il provvedimento, in conformità alla direttiva del Ministro dell'Interno ("indicazioni sullo svolgimento di manifestazioni di protesta contro le misure sanitarie in atto), adottata il 10 novembre, è stato adottato dal prefetto dopo aver sentito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, a cui hanno partecipato, oltre ai vertici delle forze dell'ordine, il sindaco Domenico Bennardi, accompagnato dal comandate della Polizia locale, Paolo Milillo.
Il documento inibisce le manifestazioni di protesta in tutto il centro storico e, in particolare, nei rioni Sassi, nella piazza Vittorio Veneto (dal Palazzo dell'Annunziata verso Via del Corso), via del Corso, via Ridola fino al congiungimento con via Lucana (all'altezza della Provincia), piazza Duomo, via Duomo, via delle Beccherie, via La Vista, via Ascanio Persio, via Don Minzoni, via San Biagio, piazza San Giovanni Battista. All'interno di quest'area saranno consentite manifestazioni esclusivamente in forma statica, in piazza Vittorio Veneto davanti al palazzo dell'Annunziata e in piazza San Francesco dinanzi la banca Bper.
"L'individuazione di tali aree - spiega la Prefettura - è stata effettuata nel rispetto del principio di proporzionalità, nell'ottica del bilanciamento tra diritti costituzionalmente garantiti, quali quello di manifestare liberamente, quello della libera iniziativa economica e, soprattutto, quello della salute privata e pubblica. Restano fermi i poteri prescrizionali del Questore in occasione di manifestazioni pubbliche, che dovranno essere preannunciate con un anticipo dei prescritti tre giorni".
Analogo divieto è stato previsto per i Comuni della provincia, laddove le manifestazioni saranno, caso per caso, vietate nelle aree di particolare valore artistico-culturale, commerciale, nei pressi delle sedi istituzionali e in tutti i luoghi con interferenze sulle arterie di grande comunicazione.
Il provvedimento, in conformità alla direttiva del Ministro dell'Interno ("indicazioni sullo svolgimento di manifestazioni di protesta contro le misure sanitarie in atto), adottata il 10 novembre, è stato adottato dal prefetto dopo aver sentito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, a cui hanno partecipato, oltre ai vertici delle forze dell'ordine, il sindaco Domenico Bennardi, accompagnato dal comandate della Polizia locale, Paolo Milillo.
Il documento inibisce le manifestazioni di protesta in tutto il centro storico e, in particolare, nei rioni Sassi, nella piazza Vittorio Veneto (dal Palazzo dell'Annunziata verso Via del Corso), via del Corso, via Ridola fino al congiungimento con via Lucana (all'altezza della Provincia), piazza Duomo, via Duomo, via delle Beccherie, via La Vista, via Ascanio Persio, via Don Minzoni, via San Biagio, piazza San Giovanni Battista. All'interno di quest'area saranno consentite manifestazioni esclusivamente in forma statica, in piazza Vittorio Veneto davanti al palazzo dell'Annunziata e in piazza San Francesco dinanzi la banca Bper.
"L'individuazione di tali aree - spiega la Prefettura - è stata effettuata nel rispetto del principio di proporzionalità, nell'ottica del bilanciamento tra diritti costituzionalmente garantiti, quali quello di manifestare liberamente, quello della libera iniziativa economica e, soprattutto, quello della salute privata e pubblica. Restano fermi i poteri prescrizionali del Questore in occasione di manifestazioni pubbliche, che dovranno essere preannunciate con un anticipo dei prescritti tre giorni".
Analogo divieto è stato previsto per i Comuni della provincia, laddove le manifestazioni saranno, caso per caso, vietate nelle aree di particolare valore artistico-culturale, commerciale, nei pressi delle sedi istituzionali e in tutti i luoghi con interferenze sulle arterie di grande comunicazione.