La biblioteca provinciale perde... i bibliotecari

Matera civica: personale si riduce e diminuiscono i servizi

giovedì 15 dicembre 2022
Incerto il futuro che grava sulla Biblioteca provinciale "Tommaso Stigliani". Il movimento Matera civica, rappresentato dal consigliere comunale Pasquale Doria, torna su un tema che sta molto caro e segnala ulteriori problemi.

"Cinque anni fa è andato via l'ultimo bibliotecario e nelle scorse ore, dopo 42 onorati anni di servizio, ha varcato la soglia della pensione anche l'ultimo aiuto bibliotecario", comunica Matera civica che aggiunge: "Giunti a questo punto, occorre una terapia di pronto intervento, un'urgente trasfusione di sangue. Le unità in servizio sono scese a 18. Ma diminuiranno ulteriormente dall'inizio del 2023, tra qualche giorno. Vanno via altre 5 unità, si precipita a quota 13. Di questi 13, come anticipato, non risulta nessuno con la qualifica di bibliotecario e neppure di aiuto bibliotecario. Paradossale, ma non è tutto.

Le sezioni attualmente chiuse sono quella denominata "Pinocchio", per i più piccoli, la Biblioteca dello sport, la Biblioteca dei fumetti e, soprattutto non è possibile mettere a valore i preziosissimi fondi antichi, patrimonio inestimabile, di una ricchezza senza pari. E ancora, il servizio prestito locale è già in grosse difficoltà, perché l'assenza di una sola unità comporterebbe la sospensione. Il prestito inter-bibliotecario è affidato ad una sola unità e anche il servizio reference dal 1 gennaio resterà scoperto. Già da tempo, come conseguenza diretta della mancanza di personale, l'orario di apertura al pubblico da tutti i pomeriggi è stato ridotto a solo due pomeriggi, martedì e giovedì, fino alle 18,30. Il sabato chiuso.

Chiuso, malinconicamente chiuso come, al momento, risulta ogni dialogo con la Regione, da cui dipende il destino del personale in servizio mentre, quasi per un imbarazzante contrasto, impazza il dibattito sul futuro della Fondazione 2019, nonché sulle modalità di governo per il prossimo decennio. Il tutto, quando in vista d'imminenti scadenze, si continua a fare riferimento a un nuovo statuto che nessuno conosce, alla pari delle finalità, di una "mission" che non è nota e men che meno, nonostante il richiamo continuo a ciò che rimane della Capitale della cultura, ormai, forse poco più di una suggestione". E quindi Doria sottolinea il declino culturale di una città che "non ha neppure una biblioteca degna di questo nome".