Matera celebra la Festa della Repubblica
Piazza gremita per il 2 giugno nella città dei Sassi
lunedì 2 giugno 2014
15.15
Matera onora il 68° Anniversario della Proclamazione della Repubblica Italiana. Il 2 giugno del 1946 nacque la Repubblica Italiana, in seguito ai risultati del referendum in cui gli italiani furono chiamati alle urne per votare la forma di stato.
Un cielo nuvoloso, a tratti soleggiato, ha accolto le celebrazioni che sono iniziate in mattinata alle ore 10.30 con l'incontro delle Autorità e delle Associazioni Combattenti d'Arma, accompagnate dalla banda, presso la Villa dell'Unità d'Italia. Dopo di che, il corteo è partito alla volta di Piazza Vittorio Veneto.
Alle ore 11 la ricorrenza si è sviluppata in diverse fasi a cominciare dall'arrivo delle Autorità sul palco, l'Alzabandiera e la Deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti.
Il Prefetto, Luigi Pizzi, ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inviato ai Prefetti d'Italia. Un messaggio breve concentrato su un maggiore legame tra le istituzioni pubbliche, sull'efficienza delle Pubbliche Amministrazioni e la loro rilevanza.
Il ricordo ancora vivo della nascita della Repubblica Italiana è stato ribadito con forza ed efficacia dal Rappresentante della Consulta Provinciale degli Studenti della Provincia di Matera, dal Presidente della Provincia e dal Sindaco nei loro interventi.
Simone Contini, il Rappresentante della Consulta Provinciale degli Studenti della Provincia di Matera, nel suo intervento ha sottolineato l'importanza della presenza dei giovani alla ricorrenza perché essi rappresentano il futuro, anche ricordando i valori e gli ideali che hanno spinto alla nascita della Repubblica. Ha continuato facendo appello alla partecipazione per imprimere una svolta nella società e dando peso ai giovani come risorsa su cui investire.
Franco Stella, Presidente della Provincia, ha detto: "La Repubblica è una conquista per la democrazia di portata storica che consegnava al popolo italiano un mandato: esercitare attivamente il proprio diritto di cittadinanza - ha proseguito - Io credo che oggi, molto più che in passato, dobbiamo attingere a quel senso di responsabilità per la Repubblica come all'energia che può sostenere la nostra ripresa. Ognuno deve fare la propria parte, a cominciare da chi interpreta ruoli istituzionali - conclude - Cambiare per migliorare riassumendoci il ruolo di decisori. La Repubblica ha bisogno di noi e noi ci saremo, insieme per il bene dell'Italia".
L'ultimo intervento è stato quello del sindaco, Salvatore Adduce che ha ricordato: "Il 2 e 3 giugno 1946 gli italiani, furono chiamati a scegliere la forma istituzionale dello Stato. Fu la prima volta a suffragio universale. Non fu un voto qualsiasi. Si trattava da una parte di esprimere un giudizio inappellabile sulle responsabilità della tragedia dalla quale l'Italia era uscita distrutta aprendo la strada ad un assetto istituzionale nuovo. E gli italiani 68 anni fa fecero una grande scelta politica, scelsero la nuova forma dello Stato: scelsero la Repubblica". E conclude con uno sguardo al semestre europeo di presidenza italiana: "Seguiremo con grande attenzione tutte le iniziative del governo soprattutto quelle che svolgerà nell'ambito del semestre in cui la Presidenza del Consiglio dell'Unione europea spetta all'Italia e che inizia proprio in queste ore. L'Italia si accinge ad assumere tale Presidenza in un momento molto delicato, ma con una forza straordinaria grazie al giudizio espresso dagli elettori il 25 maggio. L'Italia Paese fondatore della Comunità Europea con i trattati di Roma del 1958, si presenta oggi ancora una volta come la nazione più europeista. Ma con un giudizio molto critico sulle politiche europee di contrasto alla crisi. Più investimenti per lo sviluppo. Qualche vincolo in meno, a cominciare dal patto di stabilità che strozza le possibilità di investimento delle amministrazioni pubbliche. Meno burocrazia. Più velocità".
Le celebrazioni mattutine si sono concluse con gli onori al Prefetto. Continueranno in Piazza Vittorio Veneto con l'Ammainabandiera alle ore 18 e alle 19 con il concerto dell' Orchestra da Camera del Conservatorio Duni di Matera.
mdn
Un cielo nuvoloso, a tratti soleggiato, ha accolto le celebrazioni che sono iniziate in mattinata alle ore 10.30 con l'incontro delle Autorità e delle Associazioni Combattenti d'Arma, accompagnate dalla banda, presso la Villa dell'Unità d'Italia. Dopo di che, il corteo è partito alla volta di Piazza Vittorio Veneto.
Alle ore 11 la ricorrenza si è sviluppata in diverse fasi a cominciare dall'arrivo delle Autorità sul palco, l'Alzabandiera e la Deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti.
Il Prefetto, Luigi Pizzi, ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inviato ai Prefetti d'Italia. Un messaggio breve concentrato su un maggiore legame tra le istituzioni pubbliche, sull'efficienza delle Pubbliche Amministrazioni e la loro rilevanza.
Il ricordo ancora vivo della nascita della Repubblica Italiana è stato ribadito con forza ed efficacia dal Rappresentante della Consulta Provinciale degli Studenti della Provincia di Matera, dal Presidente della Provincia e dal Sindaco nei loro interventi.
Simone Contini, il Rappresentante della Consulta Provinciale degli Studenti della Provincia di Matera, nel suo intervento ha sottolineato l'importanza della presenza dei giovani alla ricorrenza perché essi rappresentano il futuro, anche ricordando i valori e gli ideali che hanno spinto alla nascita della Repubblica. Ha continuato facendo appello alla partecipazione per imprimere una svolta nella società e dando peso ai giovani come risorsa su cui investire.
Franco Stella, Presidente della Provincia, ha detto: "La Repubblica è una conquista per la democrazia di portata storica che consegnava al popolo italiano un mandato: esercitare attivamente il proprio diritto di cittadinanza - ha proseguito - Io credo che oggi, molto più che in passato, dobbiamo attingere a quel senso di responsabilità per la Repubblica come all'energia che può sostenere la nostra ripresa. Ognuno deve fare la propria parte, a cominciare da chi interpreta ruoli istituzionali - conclude - Cambiare per migliorare riassumendoci il ruolo di decisori. La Repubblica ha bisogno di noi e noi ci saremo, insieme per il bene dell'Italia".
L'ultimo intervento è stato quello del sindaco, Salvatore Adduce che ha ricordato: "Il 2 e 3 giugno 1946 gli italiani, furono chiamati a scegliere la forma istituzionale dello Stato. Fu la prima volta a suffragio universale. Non fu un voto qualsiasi. Si trattava da una parte di esprimere un giudizio inappellabile sulle responsabilità della tragedia dalla quale l'Italia era uscita distrutta aprendo la strada ad un assetto istituzionale nuovo. E gli italiani 68 anni fa fecero una grande scelta politica, scelsero la nuova forma dello Stato: scelsero la Repubblica". E conclude con uno sguardo al semestre europeo di presidenza italiana: "Seguiremo con grande attenzione tutte le iniziative del governo soprattutto quelle che svolgerà nell'ambito del semestre in cui la Presidenza del Consiglio dell'Unione europea spetta all'Italia e che inizia proprio in queste ore. L'Italia si accinge ad assumere tale Presidenza in un momento molto delicato, ma con una forza straordinaria grazie al giudizio espresso dagli elettori il 25 maggio. L'Italia Paese fondatore della Comunità Europea con i trattati di Roma del 1958, si presenta oggi ancora una volta come la nazione più europeista. Ma con un giudizio molto critico sulle politiche europee di contrasto alla crisi. Più investimenti per lo sviluppo. Qualche vincolo in meno, a cominciare dal patto di stabilità che strozza le possibilità di investimento delle amministrazioni pubbliche. Meno burocrazia. Più velocità".
Le celebrazioni mattutine si sono concluse con gli onori al Prefetto. Continueranno in Piazza Vittorio Veneto con l'Ammainabandiera alle ore 18 e alle 19 con il concerto dell' Orchestra da Camera del Conservatorio Duni di Matera.
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