Matera: Bardi propone una zona economica speciale per la cultura
Per dare vantaggi fiscali ed economici alle imprese
giovedì 21 dicembre 2023
Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha scritto al ministro per gli affari europei, per le politiche di coesione e per il Pnrr, Raffaele Fitto, per chiedere l'istituzione di una Zes speciale per le industrie culturali e creative, proponendo Matera.
La città è stata capitale europea della cultura nel 2019 e da 30 anni è nel patrimonio dell'Unesco per i Sassi, i caratteristici rioni di case in tufo. "L'idea della Zona economica speciale della cultura 4.0 di Matera, nasce dalla convinzione che la nuova autonomia economica del Mezzogiorno - ha detto Bardi - passi da un rapporto stretto tra identità e tecnica, tra autenticità e innovazione. L'obiettivo è rilanciare il portato dell'esperienza di Matera capitale europea della cultura 2019, attraverso l'istituzione di una Zes della cultura, da inserire nell'accordo di coesione, candidando Matera e la Basilicata a luogo produttivo della cultura".
Secondo il presidente lucano, "l'obiettivo è favorire l'insediamento di imprese coerenti con la vocazione del luogo ed inserite in un innovativo prototipo di area produttiva (Zes) - ha aggiunto - perché la città di Matera deve divenire attrattiva per le filiere produttive culturali e creative''. La Zes materana, oltre alle ordinarie esenzioni fiscali e ad essenziali accelerazioni amministrative, godrebbe dunque anche di specifici vantaggi competitivi, quali: la locazione a canoni calmierati degli spazi produttivi; la presenza di una sede ITS per la formazione degli occupandi e degli occupati; la sede dell'area formativa dell'ISIA Roma Design per creare i professionisti del futuro; un centro di settore di studio e ricerca; la presenza organica dell'asilo nido e della scuola materna per i genitori lavoratori; la disponibilità di servizi comuni (sale di rappresentanza, aree meeting, sala mensa, ecc.) di assoluta qualità funzionale e progettuale.
"Grazie alla felice intuizione del ministro Fitto, il progetto della Zes della cultura può trovare ingresso nel primo accordo di coesione tra Governo nazionale e Regione Basilicata - ha detto ancora Bardi - un'intesa in grado di dare vita ad un modello replicabile per tracciare la linea italiana per l'industria culturale e creativa. Una best practice coerente con il disegno di legge del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sulla ''valorizzazione, promozione e tutela del made in Italy'' e con l'impegno del vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, sia per quanto riguarda l'attrazione di investimenti esteri che per quanto concerne il ''turismo di ritorno'', aggiunge Bardi che, quindi, candida la Basilicata, partendo da Matera, ad essere ''una best practice replicabile in tutto il Mezzogiorno'' e ''all'avanguardia a livello nazionale''. Con l'impegno della Regione, ha aggiunto, a prevedere "incentivi ulteriori per le attività produttive culturali e creative rispetto a quanto già previsto dalla Zes".
La città è stata capitale europea della cultura nel 2019 e da 30 anni è nel patrimonio dell'Unesco per i Sassi, i caratteristici rioni di case in tufo. "L'idea della Zona economica speciale della cultura 4.0 di Matera, nasce dalla convinzione che la nuova autonomia economica del Mezzogiorno - ha detto Bardi - passi da un rapporto stretto tra identità e tecnica, tra autenticità e innovazione. L'obiettivo è rilanciare il portato dell'esperienza di Matera capitale europea della cultura 2019, attraverso l'istituzione di una Zes della cultura, da inserire nell'accordo di coesione, candidando Matera e la Basilicata a luogo produttivo della cultura".
Secondo il presidente lucano, "l'obiettivo è favorire l'insediamento di imprese coerenti con la vocazione del luogo ed inserite in un innovativo prototipo di area produttiva (Zes) - ha aggiunto - perché la città di Matera deve divenire attrattiva per le filiere produttive culturali e creative''. La Zes materana, oltre alle ordinarie esenzioni fiscali e ad essenziali accelerazioni amministrative, godrebbe dunque anche di specifici vantaggi competitivi, quali: la locazione a canoni calmierati degli spazi produttivi; la presenza di una sede ITS per la formazione degli occupandi e degli occupati; la sede dell'area formativa dell'ISIA Roma Design per creare i professionisti del futuro; un centro di settore di studio e ricerca; la presenza organica dell'asilo nido e della scuola materna per i genitori lavoratori; la disponibilità di servizi comuni (sale di rappresentanza, aree meeting, sala mensa, ecc.) di assoluta qualità funzionale e progettuale.
"Grazie alla felice intuizione del ministro Fitto, il progetto della Zes della cultura può trovare ingresso nel primo accordo di coesione tra Governo nazionale e Regione Basilicata - ha detto ancora Bardi - un'intesa in grado di dare vita ad un modello replicabile per tracciare la linea italiana per l'industria culturale e creativa. Una best practice coerente con il disegno di legge del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sulla ''valorizzazione, promozione e tutela del made in Italy'' e con l'impegno del vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, sia per quanto riguarda l'attrazione di investimenti esteri che per quanto concerne il ''turismo di ritorno'', aggiunge Bardi che, quindi, candida la Basilicata, partendo da Matera, ad essere ''una best practice replicabile in tutto il Mezzogiorno'' e ''all'avanguardia a livello nazionale''. Con l'impegno della Regione, ha aggiunto, a prevedere "incentivi ulteriori per le attività produttive culturali e creative rispetto a quanto già previsto dalla Zes".