Matera al voto, i candidati sindaco a confronto sulla città
Bagarre su edilizia, dossier Matera2019 e gestione rifiuti
domenica 24 maggio 2015
0.39
E' l'ultima settimana prima del voto a Matera, e gli animi politici si accendono. Ultima sede di confronto per i candidati alla carica di sindaco, la Casa Cava nel pieno del Rione Sassi, dove si è tenuto un dibattito ad ampio raggio sui temi principali della città: da Matera2019 e il suo dossier alla governance amministrativa, dalla gestione raccolta rifiuti ad un tema prettamente culturale, come l'università, per poi passare al turismo. Tutti ambiti interconnessi tra loro.
A rompere le righe ci ha pensato il sindaco uscente, Salvatore Adduce, sul tema Matera2019: "E' un grandissimo risultato, importante è essere riusciti a raggiungere la meta. Un percorso, condiviso con i cittadini, che ha provocato un rinverdire di energie. Bisogna continuare su questa scia". L'avvocato Raffaello De Ruggeri, candidato della coalizione Matera2020, invece sottolinea la vittoria mutilata: "Dopo il 17 ottobre, quando Matera è stata designata Capitale europea della cultura, si è celebrata solamente la vittoria, ma non la si è capitalizzata. Adesso è tempo di trasformare Matera2019 in veicolo di crescita sostanziale".
Mentre per l'altro candidato sindaco, Angelo Tortorelli, presidente della Camera di Commercio, "il rischio è che la città si divida per un mancato coinvolgimento nel progetto". Anche Antonio Materdomini, candidato sindaco 5 stelle, ha avvertito mancanza di coinvolgimento del suo movimento alla candidatura di Matera, ma lancia la sfida: "Daremo il nostro apporto per il bene della città in consiglio comunale". Gli altri due contendenti Antonio Cappiello, di Noi con Salvini, e Franco Vespe, de L'Altra Matera, hanno preso le distanze confermando "l'ottimo risultato della città", ma non riconoscendo la nomina europea come argomento da campagna elettorale perché "al di sopra della contesa politica".
Documento che suscita scalpore è il dossier di Matera2019. "Il documento – afferma inviperito De Ruggeri – ignora l'occupazione, i collegamenti stradali, le zone franche con agevolazioni nella fiscalità; ed inoltre non è mai stato condiviso, ma confezionato. In realtà ha vinto la città e non il dossier ". Adduce è di parere contrario: "Abbiamo costruito la nostra vittoria sul dossier, documento imprescindibile. Non capisco – aggiunge pungente in riferimento all'avvocato - come mai se ne sia andato dal comitato scientifico, alle soglie della campagna elettorale".
Altro tema scottante la mancanza di infrastrutture. La denuncia di De Ruggeri è decisa: "Inerzia e silenzio hanno caratterizzato l'amministrazione comunale su questo tema. Dobbiamo internamente alla città costituire minimo 2 terminal bus, uno a nord e l'altro a sud. Ma cosa più importante è completare l'accessibilità alla città, grazie ai collegamenti esterni con Bari, alla realizzazione della bretella Ferrandina – Gioia del Colle e al completamento della Basentana".
Invece Tortorelli attacca: "Vorrei sapere l'amministrazione cos'ha fatto in questi anni per risolvere questo problema reale?". Adduce contrattacca ironicamente: "Mi piacerebbe sapere, invece, chi ha gestito la macchina comunale negli anni passati – in riferimento al ruolo di assessore alla mobilità di Tortorelli ad inizio anni 90' – non ha pensato all'accessibilità?". Le proposte dell'attuale sindaco, ricandidato per le prossime elezioni, sono "il parcheggio interrato di piazza della Visitazione e il piano di utilizzare parcheggi non ancora in funzione". Tutti d'accordo sul terminal bus, si passa alla viabilità nei Sassi, sulla quale Materdomini ha le idee ben chiare: "Pedonalizzare l'antico Rione, chiuderlo al traffico privato e incentivare il turismo ciclabile". E proprio sul tema Sassi, Cappiello denuncia: "Ho assistito in questi anni, con l'occhio da artigiano, a montaggi irregolari, controlli ridotti, porte blindate", pertanto "dobbiamo far rispettare le norme sui Sassi". Nel contempo De Ruggeri propone "la riattivazione di un presidio di controllo tecnico e giuridico, e per la viabilità, autobus elettrici".
Nel corso del dibattito entra in campo il tema dell'edilizia. Materdomini, con il suo slogan 'stop al consumo di suolo' punta alla"ristrutturazione degli edifici abbandonati e riqualificazione energetica, con fondi previsti dal programma europeo Horizon 2020". E continua sferzante: "In questi anni abbiamo assistito solamente a continue colate di cemento, è ora di ribaltare la situazione". E qui si accende il dibattito con la strenua la difesa del sindaco: "Dobbiamo essere consapevoli della realtà: noi abbiamo realizzato 200 alloggi di case popolari, costruite per chi ne aveva bisogno". Invece Franco Vespe pensa ad un "piano regolatore sociale, che analizzi i bisogni della gente, aumentando il livello di partecipazione cittadino". Dunque tutti contro il sindaco sull'edilizia, anche Tortorelli: "Noi, contrariamente all'amministrazione Adduce, se ce ne sarà data possibilità, innalzeremo la qualità della vita con la 'colata di verde', tesa a riscoprire gli orti urbani e alla rigenerazione di quartieri disagiati".
Gli animi si accendono anche sulla questione discarica. "Perché non è stata ridefinita dall'amministrazione Adduce la situazione discarica? Non accetto ricorsi al passato, perché ci sono stati i tempi e i modi di ridefinire un'emergenza che grida vendetta, come l'inquinamento. Ora aumenterà la Tari per tutti". Adduce risponde per le rime: "Era necessario aumentare i volumi della discarica per chiuderla. Non dobbiamo piangerci addosso, ora è il momento di andare verso la raccolta rifiuti 0".
Sul banco altri due temi strettamente collegati: il turismo e l'università. Adduce difende strenuamente il suo operato: "Il lavoro amministrativo di questi 5 anni ha portato un +51% di prenotazione degli alberghi. E incrementata l'occupazione e l'economia delle imprese: il settore agroalimentare ha avuto dei buoni risultati in questi termini". Ma Tortorelli non è soddisfatto: "Bisogna istituire micro-aree fieristiche e corsi di lingua inglese per vigili e dirigenti comunali".
Il problema culturale della lingua ricade su una città che ambisce a diventare europea, ma attualmente con pochi universitari. Vespe, astronomo e professore, ha un pensiero differente: "Matera non ha bisogno dell'università. L'università attuale ha bisogno solo di laboratori, come l'Agrobios, l'Enea e la Geodesia spaziale. Dunque, necessita di pratica sul campo per tener stretto il rapporto ricerca/lavoro. Dobbiamo pensare all'università, non come luogo di fatturato economico, ma per innalzare il livello di risorse umane". Mentre Materdomini denuncia le mancanze di questi anni trascorsi: "Era stato predisposto un fabbricato per alloggi studenti in via Dante. Invece non è stato così, solo promesse disattese". Per il candidato pentastellato la risoluzione delle difficoltà universitarie si rintraccia nel "mantenere fede agli impegni e difendere il diritto allo studio".
A rompere le righe ci ha pensato il sindaco uscente, Salvatore Adduce, sul tema Matera2019: "E' un grandissimo risultato, importante è essere riusciti a raggiungere la meta. Un percorso, condiviso con i cittadini, che ha provocato un rinverdire di energie. Bisogna continuare su questa scia". L'avvocato Raffaello De Ruggeri, candidato della coalizione Matera2020, invece sottolinea la vittoria mutilata: "Dopo il 17 ottobre, quando Matera è stata designata Capitale europea della cultura, si è celebrata solamente la vittoria, ma non la si è capitalizzata. Adesso è tempo di trasformare Matera2019 in veicolo di crescita sostanziale".
Mentre per l'altro candidato sindaco, Angelo Tortorelli, presidente della Camera di Commercio, "il rischio è che la città si divida per un mancato coinvolgimento nel progetto". Anche Antonio Materdomini, candidato sindaco 5 stelle, ha avvertito mancanza di coinvolgimento del suo movimento alla candidatura di Matera, ma lancia la sfida: "Daremo il nostro apporto per il bene della città in consiglio comunale". Gli altri due contendenti Antonio Cappiello, di Noi con Salvini, e Franco Vespe, de L'Altra Matera, hanno preso le distanze confermando "l'ottimo risultato della città", ma non riconoscendo la nomina europea come argomento da campagna elettorale perché "al di sopra della contesa politica".
Documento che suscita scalpore è il dossier di Matera2019. "Il documento – afferma inviperito De Ruggeri – ignora l'occupazione, i collegamenti stradali, le zone franche con agevolazioni nella fiscalità; ed inoltre non è mai stato condiviso, ma confezionato. In realtà ha vinto la città e non il dossier ". Adduce è di parere contrario: "Abbiamo costruito la nostra vittoria sul dossier, documento imprescindibile. Non capisco – aggiunge pungente in riferimento all'avvocato - come mai se ne sia andato dal comitato scientifico, alle soglie della campagna elettorale".
Altro tema scottante la mancanza di infrastrutture. La denuncia di De Ruggeri è decisa: "Inerzia e silenzio hanno caratterizzato l'amministrazione comunale su questo tema. Dobbiamo internamente alla città costituire minimo 2 terminal bus, uno a nord e l'altro a sud. Ma cosa più importante è completare l'accessibilità alla città, grazie ai collegamenti esterni con Bari, alla realizzazione della bretella Ferrandina – Gioia del Colle e al completamento della Basentana".
Invece Tortorelli attacca: "Vorrei sapere l'amministrazione cos'ha fatto in questi anni per risolvere questo problema reale?". Adduce contrattacca ironicamente: "Mi piacerebbe sapere, invece, chi ha gestito la macchina comunale negli anni passati – in riferimento al ruolo di assessore alla mobilità di Tortorelli ad inizio anni 90' – non ha pensato all'accessibilità?". Le proposte dell'attuale sindaco, ricandidato per le prossime elezioni, sono "il parcheggio interrato di piazza della Visitazione e il piano di utilizzare parcheggi non ancora in funzione". Tutti d'accordo sul terminal bus, si passa alla viabilità nei Sassi, sulla quale Materdomini ha le idee ben chiare: "Pedonalizzare l'antico Rione, chiuderlo al traffico privato e incentivare il turismo ciclabile". E proprio sul tema Sassi, Cappiello denuncia: "Ho assistito in questi anni, con l'occhio da artigiano, a montaggi irregolari, controlli ridotti, porte blindate", pertanto "dobbiamo far rispettare le norme sui Sassi". Nel contempo De Ruggeri propone "la riattivazione di un presidio di controllo tecnico e giuridico, e per la viabilità, autobus elettrici".
Nel corso del dibattito entra in campo il tema dell'edilizia. Materdomini, con il suo slogan 'stop al consumo di suolo' punta alla"ristrutturazione degli edifici abbandonati e riqualificazione energetica, con fondi previsti dal programma europeo Horizon 2020". E continua sferzante: "In questi anni abbiamo assistito solamente a continue colate di cemento, è ora di ribaltare la situazione". E qui si accende il dibattito con la strenua la difesa del sindaco: "Dobbiamo essere consapevoli della realtà: noi abbiamo realizzato 200 alloggi di case popolari, costruite per chi ne aveva bisogno". Invece Franco Vespe pensa ad un "piano regolatore sociale, che analizzi i bisogni della gente, aumentando il livello di partecipazione cittadino". Dunque tutti contro il sindaco sull'edilizia, anche Tortorelli: "Noi, contrariamente all'amministrazione Adduce, se ce ne sarà data possibilità, innalzeremo la qualità della vita con la 'colata di verde', tesa a riscoprire gli orti urbani e alla rigenerazione di quartieri disagiati".
Gli animi si accendono anche sulla questione discarica. "Perché non è stata ridefinita dall'amministrazione Adduce la situazione discarica? Non accetto ricorsi al passato, perché ci sono stati i tempi e i modi di ridefinire un'emergenza che grida vendetta, come l'inquinamento. Ora aumenterà la Tari per tutti". Adduce risponde per le rime: "Era necessario aumentare i volumi della discarica per chiuderla. Non dobbiamo piangerci addosso, ora è il momento di andare verso la raccolta rifiuti 0".
Sul banco altri due temi strettamente collegati: il turismo e l'università. Adduce difende strenuamente il suo operato: "Il lavoro amministrativo di questi 5 anni ha portato un +51% di prenotazione degli alberghi. E incrementata l'occupazione e l'economia delle imprese: il settore agroalimentare ha avuto dei buoni risultati in questi termini". Ma Tortorelli non è soddisfatto: "Bisogna istituire micro-aree fieristiche e corsi di lingua inglese per vigili e dirigenti comunali".
Il problema culturale della lingua ricade su una città che ambisce a diventare europea, ma attualmente con pochi universitari. Vespe, astronomo e professore, ha un pensiero differente: "Matera non ha bisogno dell'università. L'università attuale ha bisogno solo di laboratori, come l'Agrobios, l'Enea e la Geodesia spaziale. Dunque, necessita di pratica sul campo per tener stretto il rapporto ricerca/lavoro. Dobbiamo pensare all'università, non come luogo di fatturato economico, ma per innalzare il livello di risorse umane". Mentre Materdomini denuncia le mancanze di questi anni trascorsi: "Era stato predisposto un fabbricato per alloggi studenti in via Dante. Invece non è stato così, solo promesse disattese". Per il candidato pentastellato la risoluzione delle difficoltà universitarie si rintraccia nel "mantenere fede agli impegni e difendere il diritto allo studio".