Matera accetta la sfida del futuro

Bennardi chiede più sostegno alla Regione

venerdì 23 aprile 2021 13.00
La Città dei Sassi ha raccolto la sfida, rilanciandosi in una economia che segna il passaggio "dal capitalismo industriale a quello culturale". E' pienamente convinto di questo il sindaco di Matera Domenico Bennardi, che sottolinea il vantaggio che la città dei Sassi ha dalla sua in questo mercato, ovvero la sua unicità.

"Oggi siamo in grado di riconoscere e valorizzare questa potenzialità, comprenderne il peso, assumere la consapevolezza del fatto che esso rappresenta posti di lavoro, impatto economico, con ricadute positive anche in termini di coesione sociale, di rigenerazione urbana, di turismo e di investimenti provenienti dall'esterno"- ha affermato il sindaco intervenendo nel dibattito sui risultati di Matera 2019.

Il primo cittadino ha illustrato la sua visione della città e del suo progetto per lo sviluppo futuro. Uno sviluppo fondato sulla cosiddetta "economia arancione", ovvero una economia- spiega Bennardi- "legata a doppio filo allo sviluppo delle industrie culturali e creative, e coglie la prospettiva e l'ambizione di diventare sempre più il baricentro stabile di una strategia che comprende anche formazione, innovazione e servizi".

Una idea di sviluppo che però ha bisogno di essere alimentata da adeguati investimenti ed un forte sostegno delle istituzione, a partire dalla Regione Basilicata. Anche perché nella città dei Sassi non si può certo dire che manchino i presidi culturali. Tra quelli già esistenti: il Conservatorio musicale, l'Istituto centrale del restauro, il Centro di geodesia spaziale, la rete museale; e quelli che saranno di prossimo insediamento come il Centro sperimentale di cinematografia, l'Accademia delle belle arti, la Casa delle tecnologie emergenti, l'Istituto superiore per le industrie artistiche.
In un contesto di questo genere, anche l'Università deve fare la sua parte, con l'idea di creare una cittadella universitaria in rete con le atre istituzioni culturali, così da rappresentare un nuovo modello che rivitalizzi la città.

Questa idea progettuale però deve fare i conti con ritardi e retaggi che- sostiene Bennardi- ne limitano la visione: una su tutti la carenza delle dotazioni infrastrutturali e della rete di collegamento, che frenano il decollo della città.
Da qui l'invito al governo regionale lucano a completare tutte quelle opere ancora incompiute: vedi il raddoppio delle corsie sulla statale Ferrandina-Matera o il collegamento ferroviario sulla direttrice tirrenica.

Un ultimo aspetto su cui dover puntare per vincere le sfide del futuro e rendere pienamente operativa l'economia arancione riguarda la gestione delle attività e dei servizi attinenti ai luoghi della cultura.
"Matera deve organizzare una struttura cittadina che gestisca i servizi per la tutela del patrimonio culturale, sull'esempio di altre città d'arte italiane"- afferma il sindaco, dichiarandosi pronto a fare la sua parte per una città che possa essere "la città della cultura, dell'umanesimo, della sostenibilità e dell'innovazione".