Matera, 50enne finisce in manette per tentata estorsione
Arrestato dalla Polizia
lunedì 27 maggio 2019
17.00
La Polizia di Matera ha tratto in arresto un 50enne con l'accusa di tentata estorsione, minacce e danneggiamento aggravati. L'uomo è stato bloccato dagli agenti della Polizia di Stato per via dei suoi comportamenti ritenuti vessatori nei confronti di un professionista di Matera.
Secondo la ricostruzione effettuata dagli agenti, non contento del progetto tecnico di ristrutturazione edilizia eseguito dal professionista e regolarmente pagato con la somma di mille euro, ha poi preteso dallo stesso millecinquecento euro, prima con le minacce e poi passando alle vie di fatto, con un'aggressione che ha costretto il professionista a ricorrere alle cure mediche, procurandogli lesioni giudicate guaribili in quattro giorni.
Inoltre l'uomo ha continuato nelle vessazioni che la scorsa notte lo hanno portato all'arresto, colto in flagranza di reato dagli agenti di una volante che lo hanno fermato dinanzi al citofono della casa del professionista, intendo ad inveirgli contro, danneggiando la sua autovettura.
Gli agenti hanno messo le manette ai polsi dell'individuo, posto agli arresti domiciliari, con il divieto di avvicinamento della persona offesa.
Secondo la ricostruzione effettuata dagli agenti, non contento del progetto tecnico di ristrutturazione edilizia eseguito dal professionista e regolarmente pagato con la somma di mille euro, ha poi preteso dallo stesso millecinquecento euro, prima con le minacce e poi passando alle vie di fatto, con un'aggressione che ha costretto il professionista a ricorrere alle cure mediche, procurandogli lesioni giudicate guaribili in quattro giorni.
Inoltre l'uomo ha continuato nelle vessazioni che la scorsa notte lo hanno portato all'arresto, colto in flagranza di reato dagli agenti di una volante che lo hanno fermato dinanzi al citofono della casa del professionista, intendo ad inveirgli contro, danneggiando la sua autovettura.
Gli agenti hanno messo le manette ai polsi dell'individuo, posto agli arresti domiciliari, con il divieto di avvicinamento della persona offesa.