Matera 2019 locomotiva del turismo lucano

Aumentano arrivi e presenze. Bilancio 2014 positivo per l'Apt Basilicata

mercoledì 11 febbraio 2015 15.17
Estremamente positivo il bilancio delle attività e delle presenze turistiche in Basilicata nel 2014. Punta di diamante del turismo regionale, capitale europea della cultura 2019, è Matera che registra anche nel 2014 una rilevante crescita (+16,4% di arrivi; +18,5% di presenze), in numeri assoluti si tratta di 153mila turisti per 244mila pernottamenti. A renderlo noto è il direttore generale dell'Apt Basilicata, Gianpiero Perri.

La crescita del turismo, però, riguarda tutto il territorio lucano, nessuno escluso, sia in termini di arrivi che di presenze. Torna finalmente a crescere tutta la provincia di Potenza (+ 10, 2% di arrivi) e non solo quella di Matera (+7,7%). "L'indicatore principale di attrattività, costituito dagli "arrivi turistici", dal 2013 al 2014, indica un rilevante incremento pari a +8,7%. Un risultato entusiasmante se si considera che l'anno appena trascorso è stato fortemente segnato dalla gravità della crisi economica nazionale e da un'estate climaticamente penalizzata nel mese di luglio e settembre".

"Il flusso turistico in entrata segnala dunque un balzo in avanti, da 532mila a 579mila. In sostanza, se prendiamo a riferimento la popolazione residente in Basilicata, secondo l'ultimo dato Istat disponibile che segnala in poco più di 578mila gli abitanti al 31 dicembre 2013, possiamo ormai dire che, per la prima volta, ad ogni residente corrisponde un viaggiatore. Se si considera che nel 2007 (anno in cui si è avviata la riforma del sistema turistico) gli arrivi in Basilicata ammontavano a 448.546 l'incremento che si registra in 7 anni è pari al +29%, in termini assoluti circa 130mila arrivi in più".

"Altrettanto positivi sono i numeri relativi alle presenze - continua la nota - e dunque al numero dei pernottamenti che si attestano a 2milioni e centomila. Si tratta del miglior risultato nella breve storia del turismo lucano con un incremento del 7,7% rispetto al 2013. A questi dati andrebbero aggiunti quelli non censiti, le vacanze nelle seconde case o presso case in affitto, stimate in almeno il doppio delle presenze che si registrano nelle strutture ricettive. Presenze che alimentano una variegata tipologia di spesa turistica e che ricadono beneficamente su molteplici attività economiche apportando un contributo crescente al PIL regionale".

Gianpiero Perri segnala, inoltre, la crescita della componente estera, in sei anni più che raddoppiata. Francia, Stati Uniti, Germania e Regno Unito sono i maggiori paesi di provenienza, attratti per lo più dalla città di Matera. Tra gli italiani che scelgono la Basilicata, invece, in aumento i pugliesi, campani, laziali e lombardi.

"Questo rilevante sviluppo della mobilità verso la Basilicata, del suo appeal turistico - continua Perri - è evidentemente frutto di un insieme di fattori: la forza trainante di immagine generata da "Matera 2019", i cui effetti maggiori si percepiranno nei prossimi anni; l'attenzione riservata dai grandi media per le produzioni cinematografiche nazionali ed internazionali; il numero crescente di strutture ricettive passate da 749 ad 808 nell'arco di in anno, il consolidamento dell'industria balneare e lo sviluppo di diverse attività di svago e sportive, a partire dalla qualificata presenza dei centri velici; l'ampliarsi di un turismo rurale e delle aree interne.

"Molto infatti resta ancora da fare e rilevanti sono le sfide da raccogliere, prima tra tutte quella di corrispondere alle attese suscitate con Matera capitale della cultura europea 2019. Questo evento, in qualche modo epocale per le sorti del turismo lucano, che cattura attenzioni straordinarie del mercato turistico per la Basilicata tutta, sollecita istituzioni ed operatori ad un rinnovato impegno sotto il profilo della qualità, dell'efficienza, della mobilità, dell'accoglienza entro il 2019. In un anno così difficile per la regione, dal punto di vista economico e sociale, il turismo dimostra di essere effettivamente in grado di generare alcune opportunità di crescita e sviluppo. Oltre che costituire un fattore di straordinaria reputazione per l'immagine regionale esso offre modo di coltivare motivi di speranza mobilitando, insieme all'industria creativa, energie, intelligenze e volontà verso settori dell'economia che si stanno rivelando particolarmente resistenti alla crisi".