Matera 2019, il mistero degli incarichi affidati
Il presidente Pittella non risponde all'interrogazione del Movimento 5 Stelle
mercoledì 15 ottobre 2014
9.04
In questi giorni di grande attesa per il verdetto finale della candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura, c'è chi piuttosto che salire sul carro dei (quasi) vincitori, tiene a fare chiarezza su come il Comitato Matera 2019 ha operato in questi anni e se davvero il lavoro svolto è stato all'insegna dell'open, del coinvolgimento e della trasparenza.
A fare il "lavoro sporco" sono i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che hanno presentato al presidente Pittella un'interrogazione dal titolo: "Matera 2019: rispetto delle regole e dei vincoli pubblicisti per le assunzioni ed il reclutamento del personale assunto e/o utilizzato e/o incaricato a qualsiasi titolo dal Comitato Matera 2019". L'interrogazione, inviata in data 10 Giugno 2014, è stata posta all'ordine del giorno del consiglio regionale soltanto ieri, 14 Ottobre.
Il Comitato Matera 2019, che ha tra i soggetti fondatori la Regione Basilicata, il Comune di Matera, la Provincia di Matera, la Provincia di Potenza, il Comune di Potenza, la Camera di Commercio di Matera e l'Università degli Studi della Basilicata, sarebbe tenuto, secondo la legge, a seguire le stesse regole previste per la pubblica amministrazione in materia di assunzioni e vincoli pubblicisitici relativi ai limiti di spesa per il personale.
In riferimento a ciò, il Movimento 5 Stelle ha chiesto, in sostanza, di fare la massima chiarezza e trasparenza su tre punti: verifica del rispetto della regola del concorso pubblico per le assunzioni ed il reclutamento del personale del Comitato; mansioni o incarichi affidati, tipologie di contratti, durata degli stessi, stipendi o compensi a qualsiasi titolo erogati per ciascuna unità di personale assunto o impiegato dal Comitato; eventuali indennità o rimborsi spese previsti per i 10 componenti del Consiglio di amministrazione del Comitato.
Dopo mesi di attesa, i grillini avrebbero finalmente ricevuto una risposta nella mattinata di ieri e, invece, "l'illusione è svanita quasi subito: nonostante le rassicurazioni ricevute da Lacorazza e le numerose settimane trascorse, i potenti uffici regionali sono giunti, ancora una volta, completamente impreparati al tanto atteso appuntamento con le nostre interrogazioni", si legge in una nota del consigliere Perrino.
"Pittella, visibilmente imbarazzato, ha ammesso di non avere le risposte alle nostre domande e, scusandosi, ci ha chiesto di rimandare l'interrogazione - continua Perrino e conclude con un interrogativo - A questo punto, un'altra domanda sorge spontanea: qualcuno pensa forse che la (auspicabile, imminente) vittoria del titolo di città capitale europea della cultura 2019, da parte di Matera, possa attenuare o elidere le eventuali responsabilità nella gestione delle assunzioni e degli incarichi professionali affidati dal Comitato Matera2019? Che la vittoria possa servire da "lasciapassare" o "salvacondotto" e cancellare gli eventuali profili di responsabilità nella gestione e nell'utilizzo che il Comitato ha finora fatto (e farà fino al 2022) del denaro pubblico? Agli abitanti culturali l'ardua sentenza!".
A fare il "lavoro sporco" sono i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che hanno presentato al presidente Pittella un'interrogazione dal titolo: "Matera 2019: rispetto delle regole e dei vincoli pubblicisti per le assunzioni ed il reclutamento del personale assunto e/o utilizzato e/o incaricato a qualsiasi titolo dal Comitato Matera 2019". L'interrogazione, inviata in data 10 Giugno 2014, è stata posta all'ordine del giorno del consiglio regionale soltanto ieri, 14 Ottobre.
Il Comitato Matera 2019, che ha tra i soggetti fondatori la Regione Basilicata, il Comune di Matera, la Provincia di Matera, la Provincia di Potenza, il Comune di Potenza, la Camera di Commercio di Matera e l'Università degli Studi della Basilicata, sarebbe tenuto, secondo la legge, a seguire le stesse regole previste per la pubblica amministrazione in materia di assunzioni e vincoli pubblicisitici relativi ai limiti di spesa per il personale.
In riferimento a ciò, il Movimento 5 Stelle ha chiesto, in sostanza, di fare la massima chiarezza e trasparenza su tre punti: verifica del rispetto della regola del concorso pubblico per le assunzioni ed il reclutamento del personale del Comitato; mansioni o incarichi affidati, tipologie di contratti, durata degli stessi, stipendi o compensi a qualsiasi titolo erogati per ciascuna unità di personale assunto o impiegato dal Comitato; eventuali indennità o rimborsi spese previsti per i 10 componenti del Consiglio di amministrazione del Comitato.
Dopo mesi di attesa, i grillini avrebbero finalmente ricevuto una risposta nella mattinata di ieri e, invece, "l'illusione è svanita quasi subito: nonostante le rassicurazioni ricevute da Lacorazza e le numerose settimane trascorse, i potenti uffici regionali sono giunti, ancora una volta, completamente impreparati al tanto atteso appuntamento con le nostre interrogazioni", si legge in una nota del consigliere Perrino.
"Pittella, visibilmente imbarazzato, ha ammesso di non avere le risposte alle nostre domande e, scusandosi, ci ha chiesto di rimandare l'interrogazione - continua Perrino e conclude con un interrogativo - A questo punto, un'altra domanda sorge spontanea: qualcuno pensa forse che la (auspicabile, imminente) vittoria del titolo di città capitale europea della cultura 2019, da parte di Matera, possa attenuare o elidere le eventuali responsabilità nella gestione delle assunzioni e degli incarichi professionali affidati dal Comitato Matera2019? Che la vittoria possa servire da "lasciapassare" o "salvacondotto" e cancellare gli eventuali profili di responsabilità nella gestione e nell'utilizzo che il Comitato ha finora fatto (e farà fino al 2022) del denaro pubblico? Agli abitanti culturali l'ardua sentenza!".