Matera 2019, il consigliere Cotugno esalta la città
Ma avverte: "La classe dirigente della nostra città deve innovarsi"
mercoledì 15 ottobre 2014
10.55
Matera sarà la nuova capitale europea della cultura nel 2019? E' questione di giorni per l'atteso verdetto. Le classe politica lucana, per l'occasione, si sta mobilitando e concentrando sull'evento. Tra le diverse opinioni, giungono dichiarazioni positive ed ottimiste di Angelo Cotugno, consigliere comunale del Pd.
Cotugno esalta il fascino della città dei Sassi e volge il suo sguardo in un'ottica europea: "Matera è una città straordinaria che cattura tutti i sensi quelli di chi la attraversa, di chi la vive per qualche istante e di chi sceglie di immergersi in tutte le sue immense risorse e contraddizioni. Matera ha mantenuto per secoli questo suo straordinario fascino, superando con rinnovato vigore i ripetuti saccheggi e le recenti scorribande. Matera è per la sua straordinaria bellezza e per la sua storia un riferimento per una nuova Europa ed allo stesso tempo ponte per il mediterraneo".
A detta del consigliere comunale del Pd, però è fondamentale che ci sia "un nuovo modello che vede nella partecipazione, nella condivisione e nella valorizzazione della critica il suo paradigma". Bisogna evitare il predominio di coloro che "hanno per anni tentato di egemonizzare tutto quanto fosse possibile qualunque fosse il governo della città e della regione. Stesse famiglie e stesse filiere per favorire interessi particolari".
Ma, assicura il politico materano, "non ci sarà alcun carro su cui saltare, e non ci sono cocchieri o conducenti ma uno spazio aperto nel quale rileggere e ridefinire i progetti per la città e le nostre legittime ambizioni". Per Cotugno si aprirà un nuovo scenario: "Si apriranno strade non ancora esplorate e nuove relazioni che facendo leva sulla forza della nostra storia e del nostro patrimonio potranno rilanciare e rafforzare il sistema sociale ed economico della città e del territorio vasto che abbraccia anche parte dell'area murgiana".
E guarda in prospettiva alle prossime elezioni comunali del 2015 con una critica alla classe politica odierna: "La classe dirigente della nostra città deve innovarsi certo nello stile e nei metodi ma anche nel rispetto delle regole, dei principi di solidarietà, di inclusione sociale e di equità. Guardando alle prossime scadenze elettorali ed a chi dovrà amministrare la città dal 2015 in avanti dobbiamo fare in modo da non avere anime morte ma autentici operatori civili".
Cotugno esalta il fascino della città dei Sassi e volge il suo sguardo in un'ottica europea: "Matera è una città straordinaria che cattura tutti i sensi quelli di chi la attraversa, di chi la vive per qualche istante e di chi sceglie di immergersi in tutte le sue immense risorse e contraddizioni. Matera ha mantenuto per secoli questo suo straordinario fascino, superando con rinnovato vigore i ripetuti saccheggi e le recenti scorribande. Matera è per la sua straordinaria bellezza e per la sua storia un riferimento per una nuova Europa ed allo stesso tempo ponte per il mediterraneo".
A detta del consigliere comunale del Pd, però è fondamentale che ci sia "un nuovo modello che vede nella partecipazione, nella condivisione e nella valorizzazione della critica il suo paradigma". Bisogna evitare il predominio di coloro che "hanno per anni tentato di egemonizzare tutto quanto fosse possibile qualunque fosse il governo della città e della regione. Stesse famiglie e stesse filiere per favorire interessi particolari".
Ma, assicura il politico materano, "non ci sarà alcun carro su cui saltare, e non ci sono cocchieri o conducenti ma uno spazio aperto nel quale rileggere e ridefinire i progetti per la città e le nostre legittime ambizioni". Per Cotugno si aprirà un nuovo scenario: "Si apriranno strade non ancora esplorate e nuove relazioni che facendo leva sulla forza della nostra storia e del nostro patrimonio potranno rilanciare e rafforzare il sistema sociale ed economico della città e del territorio vasto che abbraccia anche parte dell'area murgiana".
E guarda in prospettiva alle prossime elezioni comunali del 2015 con una critica alla classe politica odierna: "La classe dirigente della nostra città deve innovarsi certo nello stile e nei metodi ma anche nel rispetto delle regole, dei principi di solidarietà, di inclusione sociale e di equità. Guardando alle prossime scadenze elettorali ed a chi dovrà amministrare la città dal 2015 in avanti dobbiamo fare in modo da non avere anime morte ma autentici operatori civili".