Matera 2019, dossier e prossime tappe
Partecipazione e dimensione europea sono le parole d’ordine
sabato 2 agosto 2014
09.00
Il percorso verso Matera 2019 continua sempre più impegnativo e si avvicina ad una nuova importante tappa. Agosto sarà il mese dello sprint finale in vista della consegna del secondo dossier di candidatura, quello definitivo, il prossimo 8 Settembre.
Dopo aver superato la fase di preselezione ed essere entrata nella short-list delle città candidate, Matera, insieme a Lecce, Cagliari, Siena, Perugia-Assisi e Ravenna, deve ora presentare una versione riveduta e più dettagliata del documento. Tappa successiva sarà quella del 7 Ottobre, data designata dal Mibact per la visita della commissione esaminatrice composta dai membri della giuria, J. Pardo, A. Kivilo e P. Dalla Sega, nonchè dai rappresentanti della Commissione Europea e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Entro fine anno la Giuria raccomanderà una città quale capitale e tale raccomandazione verrà notificata dallo Stato Italiano alle istituzioni europee. A seguire, Maggio 2015 sarà il fatidico mese della designazione ufficiale da parte del Consiglio dei Ministri. Se la Città dei Sassi dovesse essere la prescelta, dal 2015 al 2019 dovrà impegnarsi alla preparazione del Programma della Capitale Europea della Cultura, accompagnata da esperti designati a livello europeo.
Una candidatura nel segno della collaborazione e della partecipazione, com'è insito in una comunità abituata a stringere rapporti di vicinato e alla condivisione del poco disponibile, per renderlo un'opportunità per tutti. Partendo dal presupposto che una città non può essere designata "Capitale" unicamente per le sue caratteristiche o solo per il percorso culturale intrapreso, bensì per quanto ancora propone di fare, il dossier presentato il 19 Settembre 2013 a Roma è stato elaborato sulla base di cinque temi.
Il primo è quello del "futuro remoto", facendo tesoro di tutto il proprio patrimonio artistico, storico e culturale frutto di ottomila anni di storia, Matera deve ora pensare ai prossimi mille. "Radici e percorsi" è il secondo tema per una città che è da sempre terra di passaggio e trasformazione. Terzo punto su cui è basata la candidatura è quello della "riflessione e connessione", immancabile per una città che invita alla lentezza, ai valori fondamentali della vita e che può aspirare ad un nuovo modello di cittadinanza culturale.
Ancora, la candidatura punta molto sugli antichi rioni Sassi, dopo l'esodo degli anni '50 e '60, che ha rappresentato una rottura cui la comunità ha saputo resistere e riadattarsi, obiettivo per il 2019 è quello di rendere i Sassi un luogo di sperimentazione di nuove tecnologie, di economie e modelli di residenza, facendo della città un laboratorio per tutta la comunità creativa europea. E' quanto è stato fatto con il progetto unMonastery, ad esempio.
Infine, l'utopia per il 2019 è quella di consolidare buone pratiche che diano una risposta concreta alle problematiche più difficili della vita urbana del XXI secolo. Elaborando un nuovo modello di sviluppo culturale e sociale, Matera potrebbe rappresentare il riscatto di tutto il Sud del mondo. Questo il quinto tema del dossier definito "utopie e distopie".
Un percorso da fare "insieme", coinvolgendo tutta la Basilicata e le regioni limitrofe. Puntare ad una dimensione europea conservando i valori che da sempre contraddistinguono questo territorio.
Dopo aver superato la fase di preselezione ed essere entrata nella short-list delle città candidate, Matera, insieme a Lecce, Cagliari, Siena, Perugia-Assisi e Ravenna, deve ora presentare una versione riveduta e più dettagliata del documento. Tappa successiva sarà quella del 7 Ottobre, data designata dal Mibact per la visita della commissione esaminatrice composta dai membri della giuria, J. Pardo, A. Kivilo e P. Dalla Sega, nonchè dai rappresentanti della Commissione Europea e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Entro fine anno la Giuria raccomanderà una città quale capitale e tale raccomandazione verrà notificata dallo Stato Italiano alle istituzioni europee. A seguire, Maggio 2015 sarà il fatidico mese della designazione ufficiale da parte del Consiglio dei Ministri. Se la Città dei Sassi dovesse essere la prescelta, dal 2015 al 2019 dovrà impegnarsi alla preparazione del Programma della Capitale Europea della Cultura, accompagnata da esperti designati a livello europeo.
Una candidatura nel segno della collaborazione e della partecipazione, com'è insito in una comunità abituata a stringere rapporti di vicinato e alla condivisione del poco disponibile, per renderlo un'opportunità per tutti. Partendo dal presupposto che una città non può essere designata "Capitale" unicamente per le sue caratteristiche o solo per il percorso culturale intrapreso, bensì per quanto ancora propone di fare, il dossier presentato il 19 Settembre 2013 a Roma è stato elaborato sulla base di cinque temi.
Il primo è quello del "futuro remoto", facendo tesoro di tutto il proprio patrimonio artistico, storico e culturale frutto di ottomila anni di storia, Matera deve ora pensare ai prossimi mille. "Radici e percorsi" è il secondo tema per una città che è da sempre terra di passaggio e trasformazione. Terzo punto su cui è basata la candidatura è quello della "riflessione e connessione", immancabile per una città che invita alla lentezza, ai valori fondamentali della vita e che può aspirare ad un nuovo modello di cittadinanza culturale.
Ancora, la candidatura punta molto sugli antichi rioni Sassi, dopo l'esodo degli anni '50 e '60, che ha rappresentato una rottura cui la comunità ha saputo resistere e riadattarsi, obiettivo per il 2019 è quello di rendere i Sassi un luogo di sperimentazione di nuove tecnologie, di economie e modelli di residenza, facendo della città un laboratorio per tutta la comunità creativa europea. E' quanto è stato fatto con il progetto unMonastery, ad esempio.
Infine, l'utopia per il 2019 è quella di consolidare buone pratiche che diano una risposta concreta alle problematiche più difficili della vita urbana del XXI secolo. Elaborando un nuovo modello di sviluppo culturale e sociale, Matera potrebbe rappresentare il riscatto di tutto il Sud del mondo. Questo il quinto tema del dossier definito "utopie e distopie".
Un percorso da fare "insieme", coinvolgendo tutta la Basilicata e le regioni limitrofe. Puntare ad una dimensione europea conservando i valori che da sempre contraddistinguono questo territorio.