Matera 2019, consegnato il dossier a Roma
Primo passo verso il "futuro aperto" del 2019 e oltre
lunedì 8 settembre 2014
18.30
Il dado è tratto. Il dossier definitivo di candidatura a Capitale Europea della Cultura nel 2019 è stato consegnato oggi, 8 Settembre 2014, a Roma. Il sindaco di Matera e presidente del Comitato Matera 2019, Salvatore Adduce, insieme a Rossella Tarantino, project manager e responsabile delle relazioni istituzionali e internazionali del comitato, ha depositato il dossier intorno alle ore 15.30 nella sede del ministero dei Beni culturali.
Se il filo conduttore scelto per il primo dossier è stata la parola "insieme", lo slogan del secondo è "Open Future": "Matera 2019 sarà per noi un'opportunità per creare una cultura aperta, in tutte le sue molteplici declinazioni: aperta perché accessibile a tutti; aperta perché non oscurantista nei confronti dei pensieri e delle sensibilità; aperta perché disponibile al dialogo".
Sette le aree tematiche che compongono il documento per un totale di 120 pagine: i principi fondamentali, il programma culturale, l'organizzazione e il finanziamento della manifestazione, le infrastrutture della città, La strategia di comunicazione, la valutazione e il monitoraggio dell'evento, ulteriori informazioni e un'appendice.
Ogni capitolo è composto da paragrafi che rispondono dettagliatamente ai diversi quesiti posti dalla commissione ai fini della scelta della città più meritevole.
La programmazione culturale e artistica costituisce il cuore del documento. In particolare due sono i progetti centrali: l'Istituto demoetnoantropologico (I-Dea), luogo in cui arte e scienza si incontreranno a partire dagli archivi condivisi reperiti in regione, in Italia e in Europa, e l'Open Design school che a partire dal 2015 permetterà di creare una nuova generazione di designer con capacità e competenze necessarie a sviluppare localmente gran parte delle strutture e delle tecnologie indispensabili per realizzare il cartellone di Matera 2019. Intorno a questi due grandi iniziative ruotano i cento progetti previsti dal programma culturale di cui 50 sono già presenti nel dossier.
Diversi gli obiettivi individuati nel dossier: la cultura come propellente per pensare a un futuro aperto; rafforzare una cittadinanza culturale ampia, aperta e diversificata che sia parte attiva del programma culturale; incrementare il capitale relazionale e connettivo internazionale della città; importare un programma di capacity building a livello sistemico che riguardi gli operatori socio-culturali e la pubblica amministrazione della Basilicata; realizzare infrastrutture culturali utili, rilevanti e sostenibili; rafforzare la visibilità e il posizionamento turistico internazionale della città; Open Future: rafforzare la leadership di Matera nella scena "Open" del Mezzogiorno e dell'Europa.
L'investimento complessivo è di circa 50 milioni di euro. Per la Fondazione Matera-Basilicata 2019 la Giunta Regionale ha deliberato un finanziamento di 25 milioni di euro a cui si aggiungono 5 milioni deliberati dal Comune di Matera, risorse che sosterranno le attività fino al 2022.
"Fra le 6 città candidate Matera è l'unica ad aver già istituito una Fondazione con una dotazione finanziaria già approvata dalla Regione Basilicata e dal Comune di Matera. Perché vogliamo assicurare in questo modo la certezza che i progetti descritti nel dossier saranno realizzati con una struttura operativa già istituita".
Il prossimo appuntamento è fissato per il 7 Ottobre, data prescelta dalla Commissione Europea per la visita alla città dei Sassi.
Se il filo conduttore scelto per il primo dossier è stata la parola "insieme", lo slogan del secondo è "Open Future": "Matera 2019 sarà per noi un'opportunità per creare una cultura aperta, in tutte le sue molteplici declinazioni: aperta perché accessibile a tutti; aperta perché non oscurantista nei confronti dei pensieri e delle sensibilità; aperta perché disponibile al dialogo".
Sette le aree tematiche che compongono il documento per un totale di 120 pagine: i principi fondamentali, il programma culturale, l'organizzazione e il finanziamento della manifestazione, le infrastrutture della città, La strategia di comunicazione, la valutazione e il monitoraggio dell'evento, ulteriori informazioni e un'appendice.
Ogni capitolo è composto da paragrafi che rispondono dettagliatamente ai diversi quesiti posti dalla commissione ai fini della scelta della città più meritevole.
La programmazione culturale e artistica costituisce il cuore del documento. In particolare due sono i progetti centrali: l'Istituto demoetnoantropologico (I-Dea), luogo in cui arte e scienza si incontreranno a partire dagli archivi condivisi reperiti in regione, in Italia e in Europa, e l'Open Design school che a partire dal 2015 permetterà di creare una nuova generazione di designer con capacità e competenze necessarie a sviluppare localmente gran parte delle strutture e delle tecnologie indispensabili per realizzare il cartellone di Matera 2019. Intorno a questi due grandi iniziative ruotano i cento progetti previsti dal programma culturale di cui 50 sono già presenti nel dossier.
Diversi gli obiettivi individuati nel dossier: la cultura come propellente per pensare a un futuro aperto; rafforzare una cittadinanza culturale ampia, aperta e diversificata che sia parte attiva del programma culturale; incrementare il capitale relazionale e connettivo internazionale della città; importare un programma di capacity building a livello sistemico che riguardi gli operatori socio-culturali e la pubblica amministrazione della Basilicata; realizzare infrastrutture culturali utili, rilevanti e sostenibili; rafforzare la visibilità e il posizionamento turistico internazionale della città; Open Future: rafforzare la leadership di Matera nella scena "Open" del Mezzogiorno e dell'Europa.
L'investimento complessivo è di circa 50 milioni di euro. Per la Fondazione Matera-Basilicata 2019 la Giunta Regionale ha deliberato un finanziamento di 25 milioni di euro a cui si aggiungono 5 milioni deliberati dal Comune di Matera, risorse che sosterranno le attività fino al 2022.
"Fra le 6 città candidate Matera è l'unica ad aver già istituito una Fondazione con una dotazione finanziaria già approvata dalla Regione Basilicata e dal Comune di Matera. Perché vogliamo assicurare in questo modo la certezza che i progetti descritti nel dossier saranno realizzati con una struttura operativa già istituita".
Il prossimo appuntamento è fissato per il 7 Ottobre, data prescelta dalla Commissione Europea per la visita alla città dei Sassi.