Lutto nel giornalismo, si è spento Renato Carpentieri
Prima un amico, poi un collega e punto di riferimento per tutti gli amanti del Matera Calcio
giovedì 6 febbraio 2014
16.00
Il giornalista sportivo de Il Quotidiano della Basilicata, Renato Carpentieri, si è spento questa mattina, colpito da un infarto fulminante che non gli ha lasciato via di scampo.
Aveva 55 anni ed era, prima che un giornalista, un grande appassionato del "suo" Matera Calcio. Viveva in simbiosi con l'ambiente calcistico, il suo terreno di battaglia, la sua vocazione, il suo mondo. Ed è proprio lì che ha lasciato la vita terrena, al XXI Settembre "Franco Salerno", la sua seconda casa. A nulla è servito l'intervento tempestivo dei sanitari del 118.
Un grande conoscitore del suo lavoro: anteprime, contatti diretti, scoop e, soprattutto, tanto, tanto campo. Quell'erbetta verde che non frequentava solamente la domenica pomeriggio per le partite, ma anche e soprattutto nel corso della settimana, per studiare minuziosamente e con grande attenzione la tattica che accompagnava lo sport che l'ha sempre affascinato e, sin dalla gioventù conquistato. La passione per il Matera Calcio è stata immediata per lui, verace salernitano dal cuore prima biancazzurro, poi granata.
Amico di tutti e disponibile al confronto, non si è mai tirato indietro nel dibattito fuori dallo stadio, piuttosto che davanti ad un bar. Chiunque poteva avvicinarlo e ricevere un sorriso, scambiando una battuta sul Matera. Oggi, assieme a lui, scompare una memoria storica del calcio cittadino degli ultimi decenni, nitida, ogni giorno come se fosse il primo in cui iniziò, per passione e per mestiere, a seguire le gesta dei calciatori che si sono avvicendati sul terreno del XXI Settembre.
La sua perdita resta un dolore per quanti hanno avuto, per tutta l'Italia, la possibilità di conoscerlo. La camera ardente si terrà dal pomeriggio nella chiesa San Vincenzo dè Paoli a Borgo La Martella.
Aveva 55 anni ed era, prima che un giornalista, un grande appassionato del "suo" Matera Calcio. Viveva in simbiosi con l'ambiente calcistico, il suo terreno di battaglia, la sua vocazione, il suo mondo. Ed è proprio lì che ha lasciato la vita terrena, al XXI Settembre "Franco Salerno", la sua seconda casa. A nulla è servito l'intervento tempestivo dei sanitari del 118.
Un grande conoscitore del suo lavoro: anteprime, contatti diretti, scoop e, soprattutto, tanto, tanto campo. Quell'erbetta verde che non frequentava solamente la domenica pomeriggio per le partite, ma anche e soprattutto nel corso della settimana, per studiare minuziosamente e con grande attenzione la tattica che accompagnava lo sport che l'ha sempre affascinato e, sin dalla gioventù conquistato. La passione per il Matera Calcio è stata immediata per lui, verace salernitano dal cuore prima biancazzurro, poi granata.
Amico di tutti e disponibile al confronto, non si è mai tirato indietro nel dibattito fuori dallo stadio, piuttosto che davanti ad un bar. Chiunque poteva avvicinarlo e ricevere un sorriso, scambiando una battuta sul Matera. Oggi, assieme a lui, scompare una memoria storica del calcio cittadino degli ultimi decenni, nitida, ogni giorno come se fosse il primo in cui iniziò, per passione e per mestiere, a seguire le gesta dei calciatori che si sono avvicendati sul terreno del XXI Settembre.
La sua perdita resta un dolore per quanti hanno avuto, per tutta l'Italia, la possibilità di conoscerlo. La camera ardente si terrà dal pomeriggio nella chiesa San Vincenzo dè Paoli a Borgo La Martella.