Ludopatia: bene protocollo Sviluppo Basilicata
Il dilagare di una piaga da tenere a freno
giovedì 13 aprile 2017
"Apprendiamo con soddisfazione del protocollo d'intesa siglato lo scorso 7 aprile tra la società regionale Sviluppo Basilicata e il Mo.i.ca Basilicata (Movimento italiano casalinghe) relativo al contrasto del fenomeno della ludopatia".
E' quanto afferma il consigliere regionale del Gruppo misto Giannino Romaniello aggiungendo che "tale protocollo si inserisce nel quadro normativo determinato dalla legge regionale 30/2014 'misure per il contrasto e la diffusione del gioco d'azzardo patologico', di cui sono stato promotore, legge che ha introdotto azioni positive per il contrasto al gioco d'azzardo patologico".
"Il protocollo – continua - ha l'obiettivo di attuare, in sintonia con quanto previsto dalla succitata legge regionale, una azione di moral suasion degli imprenditori finalizzata a non favorire l'installazione di dispositivi per il gioco d'azzardo presso le sedi delle imprese che attingono alle agevolazioni pubbliche gestite dalla società. Sviluppo Basilicata e il Mo.i.ca si propongono di intervenire in maniera concordata con un'azione di tutela della salute dei cittadini del territorio tesa a sensibilizzare la comunità locale sul tema della ludopatia ed a disincentivare un consumo di gioco sempre maggiore e indifferenziato".
"Particolarmente interessante, inoltre – dice Romaniello - la determinazione di Sviluppo Basilicata di proporre espressamente alle aziende finanziate attraverso misure di sostegno alla creazione e allo sviluppo di impresa, di non installare macchinette elettroniche e/o qualunque altro dispositivo finalizzato al gioco d'azzardo, circostanza già attuata in data odierna (11 aprile) con la stipula di 12 contratti 'microcredito'. Tale protocollo va nella giusta direzione, come nella giusta direzione vanno le azioni messe in campo nei giorni scorsi da alcuni comuni, come quelli di Montalbano Jonico o San Severino Lucano".
"Rileviamo, tuttavia – conclude - che sono ancora poche, complessivamente, le azioni concrete attuate dai sindaci di tanti comuni della nostra regione, nonostante la legge regionale sia stata approvata più di 2 anni fa e nonostante un mio esplicito invito, lo scorso novembre, a far rispettare la legge regionale e la realizzazione degli strumenti di contrasto della ludopatia".
E' quanto afferma il consigliere regionale del Gruppo misto Giannino Romaniello aggiungendo che "tale protocollo si inserisce nel quadro normativo determinato dalla legge regionale 30/2014 'misure per il contrasto e la diffusione del gioco d'azzardo patologico', di cui sono stato promotore, legge che ha introdotto azioni positive per il contrasto al gioco d'azzardo patologico".
"Il protocollo – continua - ha l'obiettivo di attuare, in sintonia con quanto previsto dalla succitata legge regionale, una azione di moral suasion degli imprenditori finalizzata a non favorire l'installazione di dispositivi per il gioco d'azzardo presso le sedi delle imprese che attingono alle agevolazioni pubbliche gestite dalla società. Sviluppo Basilicata e il Mo.i.ca si propongono di intervenire in maniera concordata con un'azione di tutela della salute dei cittadini del territorio tesa a sensibilizzare la comunità locale sul tema della ludopatia ed a disincentivare un consumo di gioco sempre maggiore e indifferenziato".
"Particolarmente interessante, inoltre – dice Romaniello - la determinazione di Sviluppo Basilicata di proporre espressamente alle aziende finanziate attraverso misure di sostegno alla creazione e allo sviluppo di impresa, di non installare macchinette elettroniche e/o qualunque altro dispositivo finalizzato al gioco d'azzardo, circostanza già attuata in data odierna (11 aprile) con la stipula di 12 contratti 'microcredito'. Tale protocollo va nella giusta direzione, come nella giusta direzione vanno le azioni messe in campo nei giorni scorsi da alcuni comuni, come quelli di Montalbano Jonico o San Severino Lucano".
"Rileviamo, tuttavia – conclude - che sono ancora poche, complessivamente, le azioni concrete attuate dai sindaci di tanti comuni della nostra regione, nonostante la legge regionale sia stata approvata più di 2 anni fa e nonostante un mio esplicito invito, lo scorso novembre, a far rispettare la legge regionale e la realizzazione degli strumenti di contrasto della ludopatia".