"Lucania Future Lab", premiati gli studenti di nove scuole lucane
Per il programma “Università Cattolica incontra Matera 2019”. Ecco le foto delle classi
martedì 8 ottobre 2019
Si è concluso il progetto "Lucania FutureLab" organizzato dall'Università Cattolica e dedicato a Matera e alla Basilicata. Oltre duecento studenti di nove classi quarte delle scuole superiori lucane hanno ricevuto dall'Ateneo di largo Gemelli un riconoscimento ai progetti di "Città visibili" realizzati con il percorso di alternanza scuola-lavoro di "Università Cattolica incontra Matera 2019". Tra i premi la possibilità di stage e summer school di formazione.
La cerimonia si è tenuta nei giorni scorsi nell'Auditorium della Casa per ferie S. Anna ed è stata aperta dal saluto del vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo, quindi l'introduzione di Emanuela Confalonieri, docente di Psicologia dell'adolescenza all'Università Cattolica.
Sono complessivamente nove, tra licei e istituti tecnici, le scuole della Basilicata coinvolte nel progetto Lucania FutureLab: l'ITCG Loperfido-Olivetti e il Liceo artistico Duni Levi, di Matera; il Liceo linguistico Federico II di Svevia e l'Istituto tecnico industriale Remo Righetti, di Melfi; il Liceo scientifico Giustino Fortunato di Rionero In Vulture (PZ); l'Istituto tecnico G. Solimene di Lavello (PZ) e il Liceo scientifico Pier Paolo Pasolini di Potenza.
Agli studenti, affiancati dai docenti e dai tutor dell'Università Cattolica, è stato proposto un percorso che permettesse di immaginare scenari futuri desiderabili, partendo dall'individuazione delle storture del presente. Il futuro prefigurato dai ragazzi nei loro progetti si è mosso lungo tre nuclei principali: ambiente (sostenibilità, natura, green…), cultura (musica, arte, scambio tra culture…) e relazioni sociali (collaborazione, condivisione, apertura…).
«Più che gli interessi, sono prevalsi i valori e le emozioni», osserva la professoressa Ivana Pais, docente di Sociologia economica e tra i coordinatori di Lucania FutureLab. «Dopo anni di accelerazione, i ragazzi lucani auspicano un rallentamento: colpisce infatti la ricorrenza di termini come equilibrio, ordine e autosufficienza. Come pure colpisce il rapporto ambivalente con le tecnologie: sono considerate la causa dell'allentamento delle relazioni sociali e, al tempo stesso, la principale soluzione a questo problema».
La cerimonia si è tenuta nei giorni scorsi nell'Auditorium della Casa per ferie S. Anna ed è stata aperta dal saluto del vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo, quindi l'introduzione di Emanuela Confalonieri, docente di Psicologia dell'adolescenza all'Università Cattolica.
Sono complessivamente nove, tra licei e istituti tecnici, le scuole della Basilicata coinvolte nel progetto Lucania FutureLab: l'ITCG Loperfido-Olivetti e il Liceo artistico Duni Levi, di Matera; il Liceo linguistico Federico II di Svevia e l'Istituto tecnico industriale Remo Righetti, di Melfi; il Liceo scientifico Giustino Fortunato di Rionero In Vulture (PZ); l'Istituto tecnico G. Solimene di Lavello (PZ) e il Liceo scientifico Pier Paolo Pasolini di Potenza.
Agli studenti, affiancati dai docenti e dai tutor dell'Università Cattolica, è stato proposto un percorso che permettesse di immaginare scenari futuri desiderabili, partendo dall'individuazione delle storture del presente. Il futuro prefigurato dai ragazzi nei loro progetti si è mosso lungo tre nuclei principali: ambiente (sostenibilità, natura, green…), cultura (musica, arte, scambio tra culture…) e relazioni sociali (collaborazione, condivisione, apertura…).
«Più che gli interessi, sono prevalsi i valori e le emozioni», osserva la professoressa Ivana Pais, docente di Sociologia economica e tra i coordinatori di Lucania FutureLab. «Dopo anni di accelerazione, i ragazzi lucani auspicano un rallentamento: colpisce infatti la ricorrenza di termini come equilibrio, ordine e autosufficienza. Come pure colpisce il rapporto ambivalente con le tecnologie: sono considerate la causa dell'allentamento delle relazioni sociali e, al tempo stesso, la principale soluzione a questo problema».