Lotta agli incendi in Basilicata, i dubbi della Corte dei Conti Europea
Dall’organo giurisdizionale europeo: “Fondi Feasr non gestiti bene”
giovedì 26 febbraio 2015
8.59
Allarme da Bruxelles riguardo la lotta contro gli incendi boschivi in Italia e specialmente in Basilicata.
Sono stati esaminati i dati, contenuti in una relazione della commissione europea, dove si attesta che il sostegno dell'Unione Europea contro gli incendi boschivi e la ricostruzione di foreste danneggiate da calamità naturali e incendi "non è stato gestito in modo sufficientemente buono".
I commissari europei hanno riscontrato che mentre il sostegno rinveniente dal programma Feasr per il ripristino del potenziale boschivo e la realizzazione degli interventi preventivi era stato indirizzato a foreste con un medio alto rischio d'incendio, a livello Ue non erano presenti criteri per identificare queste aree che necessitavano il pronto intervento. Anche la selezione anche degli Stati membri ha considerato criteri poco chiari e, di conseguenza, valutazioni inefficaci delle aree interessate.
Inoltre, gli auditor dell'organo giurisdizionale europeo hanno denotato interventi non appropriati in termini di obiettivi di finanziamento, e a causa dell'assenza di documentazione, non hanno potuto verificare l'ammissibilità di alcune operazioni finanziate.
Dunque, dal quadro Ue emerge scarsa priorità riguardo gli obiettivi ambientali, alcune volte trascurati in fase di attuazione degli interventi. Sono stati anche rilevati casi di strade forestali utilizzate esclusivamente per lo sfruttamento economico, e non per la prevenzione d'incendi.
Sono stati esaminati i dati, contenuti in una relazione della commissione europea, dove si attesta che il sostegno dell'Unione Europea contro gli incendi boschivi e la ricostruzione di foreste danneggiate da calamità naturali e incendi "non è stato gestito in modo sufficientemente buono".
I commissari europei hanno riscontrato che mentre il sostegno rinveniente dal programma Feasr per il ripristino del potenziale boschivo e la realizzazione degli interventi preventivi era stato indirizzato a foreste con un medio alto rischio d'incendio, a livello Ue non erano presenti criteri per identificare queste aree che necessitavano il pronto intervento. Anche la selezione anche degli Stati membri ha considerato criteri poco chiari e, di conseguenza, valutazioni inefficaci delle aree interessate.
Inoltre, gli auditor dell'organo giurisdizionale europeo hanno denotato interventi non appropriati in termini di obiettivi di finanziamento, e a causa dell'assenza di documentazione, non hanno potuto verificare l'ammissibilità di alcune operazioni finanziate.
Dunque, dal quadro Ue emerge scarsa priorità riguardo gli obiettivi ambientali, alcune volte trascurati in fase di attuazione degli interventi. Sono stati anche rilevati casi di strade forestali utilizzate esclusivamente per lo sfruttamento economico, e non per la prevenzione d'incendi.