Lite furibonda in via Nazionale
Arrestato pluripregiudicato a Matera
sabato 28 febbraio 2015
12.54
Lite furibonda in via Nazionale. Arrestato il materano Luciano Rondinone. Lo spiacevole episodio si è verificato la scorsa notte all'incrocio tra via Nazionale e via San Pardo.
Nella serata di ieri, la tranquillità di Matera è stata squarciata dal suono delle sirene delle Volanti della Polizia che correvano fulminee su un intervento. In piena via Nazionale, una signora aveva notato un uomo in macchina con un fucile poggiato sul sediolino, fra le gambe. Ha subito di istinto chiamato la Polizia sul numero di emergenza 113, segnalando la cosa. Immediato l'intervento degli uomini della Questura materana che in un batter d'occhio correvano sul posto, non potendo immaginare che la segnalazione, non solo fosse veritiera, ma la situazione pronta a precipitare da un momento all'altro.
Luciano Rondinone, pluripregiudiacato quarantenne di Matera, da poco uscito dal carcere, era fuori dalla sua macchina, con il fucile in braccio mentre stava aggredendo due uomini. In pratica, l'uomo, che da tempo si era lasciato con la sua compagna, aveva continuato a mantenere contatti con lei, anche se burrascosi. Spesso era intervenuto anche il padre di lei a fare da paciere. Ma quando il rapporto era degenerato, il padre gli aveva chiesto di interrompere ogni rapporto. Da qui la reazione rabbiosa del Rondinone che minacciava per telefono il padre e la donna. A queste minacce telefoniche era presente anche il fratello di lei, che esasperato dalla situazione, interveniva nel concitato colloquio telefonico e chiedeva all'uomo di incontrarsi per chiarire per sempre la faccenda.
Solo che all'incontro in via Nazionale, con il padre e il fratello della sua ex compagna, il Rondinone si è presentato imbracciando un fucile a canne mozze con i colpi in canna.Solo l'immediata segnalazione al 113 e il tempestivo intervento delle volanti hanno potuto scongiurare una tragedia in pieno centro. I colpi che sarebbero potuti esplodere dal fucile a canne mozze avrebbero avuto una deflagrazione mortale.L'uomo è stato arrestato con l'accusa di aggressione, minacce , e possesso abusivo di fucile con matricola abrasa e canne mozzate artigianalmente. Dalla perquisizione a casa, è emerso un altro fucile illegalmente detenuto. Rondinone è stato portato in carcere e messo a disposizione dall'A.G. Il malvivente era stato scarcerato nel mese di Marzo scorso col divieto di detenzione di alcun tipo di arma. L'uomo, però, aveva trovato l'escamotage di nascondere il fucile, acquistato a Bari, nella pineta di Serra Venerdì.
Per l'ennesima volta, la grande attenzione dei cittadini materani e la fiducia riposta nelle forze dell'ordine è stata ripagata da un intervento immediato e risolutivo da parte della Polizia di Stato, grata per il grande senso civico dei cittadini della città dei Sassi.
Nella serata di ieri, la tranquillità di Matera è stata squarciata dal suono delle sirene delle Volanti della Polizia che correvano fulminee su un intervento. In piena via Nazionale, una signora aveva notato un uomo in macchina con un fucile poggiato sul sediolino, fra le gambe. Ha subito di istinto chiamato la Polizia sul numero di emergenza 113, segnalando la cosa. Immediato l'intervento degli uomini della Questura materana che in un batter d'occhio correvano sul posto, non potendo immaginare che la segnalazione, non solo fosse veritiera, ma la situazione pronta a precipitare da un momento all'altro.
Luciano Rondinone, pluripregiudiacato quarantenne di Matera, da poco uscito dal carcere, era fuori dalla sua macchina, con il fucile in braccio mentre stava aggredendo due uomini. In pratica, l'uomo, che da tempo si era lasciato con la sua compagna, aveva continuato a mantenere contatti con lei, anche se burrascosi. Spesso era intervenuto anche il padre di lei a fare da paciere. Ma quando il rapporto era degenerato, il padre gli aveva chiesto di interrompere ogni rapporto. Da qui la reazione rabbiosa del Rondinone che minacciava per telefono il padre e la donna. A queste minacce telefoniche era presente anche il fratello di lei, che esasperato dalla situazione, interveniva nel concitato colloquio telefonico e chiedeva all'uomo di incontrarsi per chiarire per sempre la faccenda.
Solo che all'incontro in via Nazionale, con il padre e il fratello della sua ex compagna, il Rondinone si è presentato imbracciando un fucile a canne mozze con i colpi in canna.Solo l'immediata segnalazione al 113 e il tempestivo intervento delle volanti hanno potuto scongiurare una tragedia in pieno centro. I colpi che sarebbero potuti esplodere dal fucile a canne mozze avrebbero avuto una deflagrazione mortale.L'uomo è stato arrestato con l'accusa di aggressione, minacce , e possesso abusivo di fucile con matricola abrasa e canne mozzate artigianalmente. Dalla perquisizione a casa, è emerso un altro fucile illegalmente detenuto. Rondinone è stato portato in carcere e messo a disposizione dall'A.G. Il malvivente era stato scarcerato nel mese di Marzo scorso col divieto di detenzione di alcun tipo di arma. L'uomo, però, aveva trovato l'escamotage di nascondere il fucile, acquistato a Bari, nella pineta di Serra Venerdì.
Per l'ennesima volta, la grande attenzione dei cittadini materani e la fiducia riposta nelle forze dell'ordine è stata ripagata da un intervento immediato e risolutivo da parte della Polizia di Stato, grata per il grande senso civico dei cittadini della città dei Sassi.