Libri: a Matera i finalisti del premio Campiello
Ospiti di un incontro organizzato da Confindustria Basilicata
venerdì 15 luglio 2022
16.20
Nella cornice di Palazzo Malvinni Malvezzi è stata presentata ieri la cinquina finalista della 60edizione del Premio Campiello, il concorso di narrativa contemporanea promosso da Confindustria Veneto, la cui finale che si terrà a Venezia il prossimo 3 settembre.
Intervistati dallo scrittore e giornalista, Oreste Lo Pomo, e attraverso la lettura di alcuni versi, gli autori in gara - Fabio Bacà "Nova" (Adelphi), Antonio Pascale "La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini" (Einaudi), Daniela Ranieri "Stradario aggiornato di tutti i miei baci" (Ponte alle Grazie), Elena Stancanelli "Il tuffatore" (La nave di Teseo), Bernardo Zannoni "I miei stupidi intenti" (Sellerio) - hanno proposto i propri lavori in una Sala degli Specchi gremita.
L'incontro di un neurochirurgo con colui che diventerà il suo maestro di filosofia della violenza; la rappresentazione delle vite di uomini e donne in un parallelo con le piante dando vita a una botanica dei sentimenti; il bagaglio di emozioni e sentimenti che il personaggio protagonista porta con sé in una sorta di mappa dei propri amori; il personaggio controverso ma pieno di immaginazione dell'imprenditore Raul Gardini; l'autobiografia di una faina che impara a scrivere, scopre Dio, scopre il tempo e la morte: questi i soggetti dei cinque libri in concorso.
La città ha risposto molto bene all'appuntamento voluto da Confindustria Basilicata e reso possibile anche dalla collaborazione della Provincia di Matera e da diverse aziende associate, con una massiccia presenza di rappresentanti istituzionali, appassionati e lettori.
I lavori sono stati aperti dai saluti del sindaco di Matera, Domenico Bennardi e dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che nei propri interventi hanno riservato un caloroso benvenuto agli scrittori e agli organizzatori del Premio.
Dall'attualità all'economia, dalla necessità di un equilibrio fra uomo e natura, passando dai sentimenti e dai vissuti personali che hanno ispirato agli autori, per arrivare al messaggio principale rispetto al profondo legame tra cultura, letteratura ed industria.
E proprio sull'importanza del binomio tra cultura e impresa si è soffermato il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma: "Dopo anni di sofferenza del mondo della cultura a causa della pandemia, Matera e la Basilicata ripartono di slancio anche grazie ad appuntamenti di grande spessore come questo. Il connubio tra cultura e impresa che celebriamo oggi ha fatto di Matera un modello di successo a livello internazionale, dai tempi di Adriano Olivetti fino al culmine di Capitale europea della Cultura. Non possiamo che ripartire da qui. Colgo questa occasione – ha concluso Somma – per rivolgere l'invito al presidente Bardi e al sindaco Bennardi ad agire con spirito unitario pubblico per favorire il pieno rilancio della Fondazione Matera 2019, dotandola della visione e delle risorse necessarie a rafforzare il suo ruolo a beneficio della città e dell'intera Basilicata".
"Da 60 anni il Premio Campiello si rinnova ma conserva autorevolezza e prestigio anche grazie alla formula della doppia giuria che garantisce la massima trasparenza in entrambe le fasi del concorso; i finalisti sono infatti stati selezionati come di consueto dalla Giuria dei Letterati, quest'anno presieduta da Walter Veltroni, e ora si rimetteranno al giudizio della Giuria dei Lettori, composta da 300 lettori anonimi", ha spiegato Eugenio Calearo Ciman, del Comitato di Gestione del Premio nell'illustrare i meccanismi e il valore di uno tra i più prestigiosi concorsi di narrativa italiana.
Intervistati dallo scrittore e giornalista, Oreste Lo Pomo, e attraverso la lettura di alcuni versi, gli autori in gara - Fabio Bacà "Nova" (Adelphi), Antonio Pascale "La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini" (Einaudi), Daniela Ranieri "Stradario aggiornato di tutti i miei baci" (Ponte alle Grazie), Elena Stancanelli "Il tuffatore" (La nave di Teseo), Bernardo Zannoni "I miei stupidi intenti" (Sellerio) - hanno proposto i propri lavori in una Sala degli Specchi gremita.
L'incontro di un neurochirurgo con colui che diventerà il suo maestro di filosofia della violenza; la rappresentazione delle vite di uomini e donne in un parallelo con le piante dando vita a una botanica dei sentimenti; il bagaglio di emozioni e sentimenti che il personaggio protagonista porta con sé in una sorta di mappa dei propri amori; il personaggio controverso ma pieno di immaginazione dell'imprenditore Raul Gardini; l'autobiografia di una faina che impara a scrivere, scopre Dio, scopre il tempo e la morte: questi i soggetti dei cinque libri in concorso.
La città ha risposto molto bene all'appuntamento voluto da Confindustria Basilicata e reso possibile anche dalla collaborazione della Provincia di Matera e da diverse aziende associate, con una massiccia presenza di rappresentanti istituzionali, appassionati e lettori.
I lavori sono stati aperti dai saluti del sindaco di Matera, Domenico Bennardi e dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che nei propri interventi hanno riservato un caloroso benvenuto agli scrittori e agli organizzatori del Premio.
Dall'attualità all'economia, dalla necessità di un equilibrio fra uomo e natura, passando dai sentimenti e dai vissuti personali che hanno ispirato agli autori, per arrivare al messaggio principale rispetto al profondo legame tra cultura, letteratura ed industria.
E proprio sull'importanza del binomio tra cultura e impresa si è soffermato il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma: "Dopo anni di sofferenza del mondo della cultura a causa della pandemia, Matera e la Basilicata ripartono di slancio anche grazie ad appuntamenti di grande spessore come questo. Il connubio tra cultura e impresa che celebriamo oggi ha fatto di Matera un modello di successo a livello internazionale, dai tempi di Adriano Olivetti fino al culmine di Capitale europea della Cultura. Non possiamo che ripartire da qui. Colgo questa occasione – ha concluso Somma – per rivolgere l'invito al presidente Bardi e al sindaco Bennardi ad agire con spirito unitario pubblico per favorire il pieno rilancio della Fondazione Matera 2019, dotandola della visione e delle risorse necessarie a rafforzare il suo ruolo a beneficio della città e dell'intera Basilicata".
"Da 60 anni il Premio Campiello si rinnova ma conserva autorevolezza e prestigio anche grazie alla formula della doppia giuria che garantisce la massima trasparenza in entrambe le fasi del concorso; i finalisti sono infatti stati selezionati come di consueto dalla Giuria dei Letterati, quest'anno presieduta da Walter Veltroni, e ora si rimetteranno al giudizio della Giuria dei Lettori, composta da 300 lettori anonimi", ha spiegato Eugenio Calearo Ciman, del Comitato di Gestione del Premio nell'illustrare i meccanismi e il valore di uno tra i più prestigiosi concorsi di narrativa italiana.