Lettera aperta all'Abi regionale
Il presidente di Confapi Matera, scrive a Longo
lunedì 26 ottobre 2015
14.46
Dal presidente di Confapi Matera, Enzo Acito, riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata al presidente dell'ABI di Basilicata, Antonio Luongo.
Caro Presidente,
le scrivo per esternarle il sentimento di disagio e di malessere che le piccole e medie imprese della provincia di Matera provano nei confronti del sistema bancario regionale, che persiste in un atteggiamento poco incline all'erogazione del credito ad un tessuto imprenditoriale che sta cercando in tutti i modi di superare la crisi degli ultimi anni.
In particolare, mentre al Nord del Paese il mercato del credito bancario sembra che sia in ripresa e in grado di soddisfare la domanda grazie a condizioni di accesso rese più favorevoli dalle operazioni di liquidità della BCE, nel nostro territorio prosegue la stretta creditizia, soprattutto verso il settore edile il cui rating è notevolmente peggiorato.
Nonostante la presenza di strumenti eccezionali come la moratoria dei debiti bancari delle pmi, e strumenti ordinari come i Fondi regionali di garanzia, il mercato del credito bancario si è fortemente deteriorato, sia per la scarsa qualità del credito, che per la riduzione dei finanziamenti alle imprese e l'aumento delle condizioni di offerta (costo del denaro e delle commissioni bancarie).
La difficoltà della pubblica amministrazione nell'effettuare i pagamenti alle aziende creditrici a causa dei vincoli del Patto di Stabilità Interno, unitamente alla ritrosia delle banche nel sostenere le imprese pur in possesso delle certificazioni del credito, hanno provocato una grave crisi di liquidità nelle imprese medesime, in un sistema economico sempre più bancocentrico.
In Basilicata la raccolta è superiore agli impieghi, tuttavia, come detto, la differenza tra domanda e offerta di credito non è dovuta solo alla crisi, ma anche e soprattutto alle condizioni di accesso imposte dalle banche, ad una remunerazione che rimane sempre troppo alta, soprattutto rispetto ad altre regioni d'Italia e dello stesso Mezzogiorno. In altre parole, è vero che le imprese chiedono meno credito, ma a quelle che lo chiedono spesso viene opposto un netto rifiuto da parte delle banche.
Un altro elemento di criticità è lo scarso utilizzo dei Fondi regionali di Garanzia da parte delle imprese lucane, che costituisce un ostacolo al credito bancario da parte degli operatori. Ad oggi sono disponibili 24 milioni di euro che, con un moltiplicatore 5, garantirebbero un movimento di 120 milioni per gli investimenti e per il capitale circolante delle aziende.
Analogamente, nonostante le adesioni formali, gli istituti di credito sono restii a concedere la moratoria dei debiti bancari delle pmi, vanificando l'efficacia di una misura eccezionale meritoriamente concessa dall'ABI con il nuovo Accordo per il Credito 2015.
In questo quadro poco edificante, caro Presidente, emerge la necessità e l'urgenza di organizzare un incontro, unitamente agli Istituti di Credito, alla Regione e a Sviluppo Basilicata, al fine di mettere in campo ogni utile strumento di finanziamento – regionale, nazionale o comunitario – che faciliti l'accesso al credito alle imprese lucane.
Le chiedo, pertanto, la cortese disponibilità a favorire questo incontro con tutti i soggetti direttamente coinvolti, con lo scopo di far ripartire l'erogazione del credito al sistema imprenditoriale locale.
Caro Presidente,
le scrivo per esternarle il sentimento di disagio e di malessere che le piccole e medie imprese della provincia di Matera provano nei confronti del sistema bancario regionale, che persiste in un atteggiamento poco incline all'erogazione del credito ad un tessuto imprenditoriale che sta cercando in tutti i modi di superare la crisi degli ultimi anni.
In particolare, mentre al Nord del Paese il mercato del credito bancario sembra che sia in ripresa e in grado di soddisfare la domanda grazie a condizioni di accesso rese più favorevoli dalle operazioni di liquidità della BCE, nel nostro territorio prosegue la stretta creditizia, soprattutto verso il settore edile il cui rating è notevolmente peggiorato.
Nonostante la presenza di strumenti eccezionali come la moratoria dei debiti bancari delle pmi, e strumenti ordinari come i Fondi regionali di garanzia, il mercato del credito bancario si è fortemente deteriorato, sia per la scarsa qualità del credito, che per la riduzione dei finanziamenti alle imprese e l'aumento delle condizioni di offerta (costo del denaro e delle commissioni bancarie).
La difficoltà della pubblica amministrazione nell'effettuare i pagamenti alle aziende creditrici a causa dei vincoli del Patto di Stabilità Interno, unitamente alla ritrosia delle banche nel sostenere le imprese pur in possesso delle certificazioni del credito, hanno provocato una grave crisi di liquidità nelle imprese medesime, in un sistema economico sempre più bancocentrico.
In Basilicata la raccolta è superiore agli impieghi, tuttavia, come detto, la differenza tra domanda e offerta di credito non è dovuta solo alla crisi, ma anche e soprattutto alle condizioni di accesso imposte dalle banche, ad una remunerazione che rimane sempre troppo alta, soprattutto rispetto ad altre regioni d'Italia e dello stesso Mezzogiorno. In altre parole, è vero che le imprese chiedono meno credito, ma a quelle che lo chiedono spesso viene opposto un netto rifiuto da parte delle banche.
Un altro elemento di criticità è lo scarso utilizzo dei Fondi regionali di Garanzia da parte delle imprese lucane, che costituisce un ostacolo al credito bancario da parte degli operatori. Ad oggi sono disponibili 24 milioni di euro che, con un moltiplicatore 5, garantirebbero un movimento di 120 milioni per gli investimenti e per il capitale circolante delle aziende.
Analogamente, nonostante le adesioni formali, gli istituti di credito sono restii a concedere la moratoria dei debiti bancari delle pmi, vanificando l'efficacia di una misura eccezionale meritoriamente concessa dall'ABI con il nuovo Accordo per il Credito 2015.
In questo quadro poco edificante, caro Presidente, emerge la necessità e l'urgenza di organizzare un incontro, unitamente agli Istituti di Credito, alla Regione e a Sviluppo Basilicata, al fine di mettere in campo ogni utile strumento di finanziamento – regionale, nazionale o comunitario – che faciliti l'accesso al credito alle imprese lucane.
Le chiedo, pertanto, la cortese disponibilità a favorire questo incontro con tutti i soggetti direttamente coinvolti, con lo scopo di far ripartire l'erogazione del credito al sistema imprenditoriale locale.