Legge di Stabilità 2015, l'Anci Basilicata vuole il reinserimento del fondo di coesione
Il presidente Adduce si appella alla Regione
domenica 4 gennaio 2015
8.34
Il fondo di coesione per i comuni non è contenuto nel disegno di legge di stabilità 2015, in discussione in consiglio regionale. Una questione importante che non può lasciare indifferente l'associazione dei comuni lucana.
Infatti l'Anci Basilicata si appella all'ente regionale affinchè venga reinserito il fondo di coesione all'interno della legge di stabilità. Se non fosse così, l'attività dei comuni diminuirà: "Siamo certi che non sfugge al nostro Presidente e all'intero consiglio regionale – spiega il presidente Anci Basilicata, Salvatore Adduce - che una tale azione andrà ulteriormente ad indebolire l'operato dei comuni, già mortificati dai notevoli tagli dei trasferimenti statali ed impegnati quotidianamente a centellinare le poche risorse per non far gravare questa riduzione sui servizi essenziali che vengono erogati ai cittadini".
Adduce risalta il valore dei comuni che hanno delle responsabilità ben determinate: "I comuni rappresentano il presidio più importante di un territorio e di una comunità. L'obiettivo deve essere quello di mettere ogni comune, anche i più piccoli, nelle condizioni migliori per assolvere le proprie responsabilità". Ed aggiunge laconicamente: "Non reinserire il fondo di coesione nella legge di stabilità 2015 regionale, vorrebbe dire assumersi una grande responsabilità rispetto ai tagli o la soppressione di molti servizi che i comuni erogano".
Il direttivo dell'Anci e la consulta dei piccoli comuni si incontrerà nei primi giorni di gennaio per portare ulteriori suggerimenti al testo integrale del disegno di legge di stabilità 2015.
Infatti l'Anci Basilicata si appella all'ente regionale affinchè venga reinserito il fondo di coesione all'interno della legge di stabilità. Se non fosse così, l'attività dei comuni diminuirà: "Siamo certi che non sfugge al nostro Presidente e all'intero consiglio regionale – spiega il presidente Anci Basilicata, Salvatore Adduce - che una tale azione andrà ulteriormente ad indebolire l'operato dei comuni, già mortificati dai notevoli tagli dei trasferimenti statali ed impegnati quotidianamente a centellinare le poche risorse per non far gravare questa riduzione sui servizi essenziali che vengono erogati ai cittadini".
Adduce risalta il valore dei comuni che hanno delle responsabilità ben determinate: "I comuni rappresentano il presidio più importante di un territorio e di una comunità. L'obiettivo deve essere quello di mettere ogni comune, anche i più piccoli, nelle condizioni migliori per assolvere le proprie responsabilità". Ed aggiunge laconicamente: "Non reinserire il fondo di coesione nella legge di stabilità 2015 regionale, vorrebbe dire assumersi una grande responsabilità rispetto ai tagli o la soppressione di molti servizi che i comuni erogano".
Il direttivo dell'Anci e la consulta dei piccoli comuni si incontrerà nei primi giorni di gennaio per portare ulteriori suggerimenti al testo integrale del disegno di legge di stabilità 2015.