Legge di Stabilità 2015, l'Anci Basilicata ha esaminato il testo legislativo
I sindaci lucani chiedono un incontro urgente con Pittella
martedì 6 gennaio 2015
13.03
La legge di stabilità, in discussione in Consiglio regionale, è stata oggetto di dibattito anche all'interno del consiglio direttivo dell'Anci Basilicata, svoltosi nella mattinata di ieri, 5 gennaio 2015. Alla fine dell'incontro i sindaci lucani hanno richiesto un incontro urgente con il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, per discutere di alcuni punti importanti della finanziaria.
I comuni sono stati sottoposti a dei tagli pesanti da parte del governo centrale, provocando delle situazioni sconfortanti di pre-dissesto. Il principale punto su cui l'Anci Basilicata si batte è la cancellazione del fondo di coesione che, anche se in misura molto ridotta, negli anni ha assicurato un sostegno ai piccoli comuni sotto i 3 mila abitanti.
Ma, oltre quest'ultimo, sono tanti i punti critici che presenta la legge di stabilità 2015. Il taglio dei trasferimenti alla Regione per il 2015 di 50 milioni di euro si sommerà al prevedibile minor introito delle roialties del petrolio, mettendo in gravissima difficoltà l'intera manovra finanziaria regionale.
Per l'Anci lucana è molto generico il riordino delle provvidenze per i talassemici e i nefropatici, così come lo sono i riferimenti per il contenimento del costo dell'acqua. Sull'articolo 52 del testo legislativo è importante approfondire e soffermarsi anche sui risarcimenti dei danni da eventi alluvionali.
E' necessario prevedere misure specifiche per l'edilizia economica e popolare, in particolare per garantire una iniziativa concordata tra Ater e Comuni per il recupero di alloggi attraverso procedure di ristrutturazione di immobili dismessi.
Inoltre, in merito alle politiche sanitarie l'associazione dei comuni ricorda gli impegni che sono stati assunti per il polo riabilitativo di Tinchi per il quale la finanziaria nulla prevede. Sulla questione rifiuti, invece, si ritiene indispensabile un confronto sul piano regionale. Riguardo le discariche l'Anci demanda alla Regione la necessità di mantenere nella legge di stabilità un comportamento uniforme nei confronti dei comuni sede di discariche.
I comuni sono stati sottoposti a dei tagli pesanti da parte del governo centrale, provocando delle situazioni sconfortanti di pre-dissesto. Il principale punto su cui l'Anci Basilicata si batte è la cancellazione del fondo di coesione che, anche se in misura molto ridotta, negli anni ha assicurato un sostegno ai piccoli comuni sotto i 3 mila abitanti.
Ma, oltre quest'ultimo, sono tanti i punti critici che presenta la legge di stabilità 2015. Il taglio dei trasferimenti alla Regione per il 2015 di 50 milioni di euro si sommerà al prevedibile minor introito delle roialties del petrolio, mettendo in gravissima difficoltà l'intera manovra finanziaria regionale.
Per l'Anci lucana è molto generico il riordino delle provvidenze per i talassemici e i nefropatici, così come lo sono i riferimenti per il contenimento del costo dell'acqua. Sull'articolo 52 del testo legislativo è importante approfondire e soffermarsi anche sui risarcimenti dei danni da eventi alluvionali.
E' necessario prevedere misure specifiche per l'edilizia economica e popolare, in particolare per garantire una iniziativa concordata tra Ater e Comuni per il recupero di alloggi attraverso procedure di ristrutturazione di immobili dismessi.
Inoltre, in merito alle politiche sanitarie l'associazione dei comuni ricorda gli impegni che sono stati assunti per il polo riabilitativo di Tinchi per il quale la finanziaria nulla prevede. Sulla questione rifiuti, invece, si ritiene indispensabile un confronto sul piano regionale. Riguardo le discariche l'Anci demanda alla Regione la necessità di mantenere nella legge di stabilità un comportamento uniforme nei confronti dei comuni sede di discariche.