Lavoro, problemi seri nonostante le ambizioni di Matera2019
Le preoccupazioni della Cgil. Presentato il dossier "Per il futuro"
sabato 2 febbraio 2019
10.19
Ieri pomeriggio a Matera, presso il Palazzo Lanfranchi, la Cgil di Matera e quella di Basilicata presentano un dossier sul lavoro che è stato intitolato ''Per il futuro di Matera Capitale Europea della Cultura 2019''.
Il documento contiene analisi e proposte affinché Matera possa superare ''i persistenti e atavici problemi socioeconomici e occupazionali'', come scrive il segretario generale della Cgil di Matera, Eustachio Nicoletti. ''Purtroppo non possiamo esimerci dall'ignorare la persistenza dei problemi gravi - afferma - che rendono di stringente attualità la questione meridionale: la disoccupazione, specie giovanile, e l'emigrazione compresa quella intellettuale continuano a essere le spie più preoccupanti di un disagio sociale diffuso e di un territorio minacciato dall'abbandono''.
La Cgil si concentra sui ''persistenti ritardi strutturali e infrastrutturali, materiali e immateriali, che rischiano di vanificare il tanto auspicato sviluppo economico e occupazionale della nostra regione''.
L'organizzazione sindacale si sofferma sull'eredità del 2019 perché, a partire dall'1 gennaio 2020, quando i riflettori internazionali si spegneranno, ''si riproporranno in tutta la loro interezza e acutezza le questioni che hanno determinato l'inequivocabile ritardo nella programmazione degli interventi per la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi, la cui inadeguatezza e talvolta anche mancanza è in palese contrasto con le ambizioni di Capitale europea della Cultura''.
Il documento contiene analisi e proposte affinché Matera possa superare ''i persistenti e atavici problemi socioeconomici e occupazionali'', come scrive il segretario generale della Cgil di Matera, Eustachio Nicoletti. ''Purtroppo non possiamo esimerci dall'ignorare la persistenza dei problemi gravi - afferma - che rendono di stringente attualità la questione meridionale: la disoccupazione, specie giovanile, e l'emigrazione compresa quella intellettuale continuano a essere le spie più preoccupanti di un disagio sociale diffuso e di un territorio minacciato dall'abbandono''.
La Cgil si concentra sui ''persistenti ritardi strutturali e infrastrutturali, materiali e immateriali, che rischiano di vanificare il tanto auspicato sviluppo economico e occupazionale della nostra regione''.
L'organizzazione sindacale si sofferma sull'eredità del 2019 perché, a partire dall'1 gennaio 2020, quando i riflettori internazionali si spegneranno, ''si riproporranno in tutta la loro interezza e acutezza le questioni che hanno determinato l'inequivocabile ritardo nella programmazione degli interventi per la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi, la cui inadeguatezza e talvolta anche mancanza è in palese contrasto con le ambizioni di Capitale europea della Cultura''.