La crisi ha il volto della gente comune. L'intervista

Intervento di Simonetta Guarini, assessore alle politiche sociali

domenica 15 dicembre 2013 10.00
La storia del mini market costretto a dotarsi della video sorveglianza per evitare i furti, sempre più consistenti dei clienti, è sintomatica di una situazione generale di degrado e degenerazione di una società.

Le immagini di un distinto cliente che prende un prodotto, lo nasconde sotto la giacca e prova ad andare via indisturbato sono indelebili negli occhi del dettagliante intervistato, e glielo si legge negli occhi mentre racconta la sua storia, una storia come tante, di lavoro, sacrifici e dedizione. Una storia che si intreccia con le vite dei tanti abitanti del quartiere che si recano o si recavano da lui. Ma, quanto questa denuncia è sintomatica delle situazione economica difficile in città? Ne abbiamo parlato con l'assessore alle Politiche Sociali, Simonetta Guarini.

"Sono anche questi episodi la spia di quanto accade oggi. La forbice degli utenti che si affacciano ai servizi sociali è sempre più ampia - spiega l'assessore - Sicuramente è l'effetto di una crisi che ha iniziato a colpire da qualche tempo anche i ceti medi". Delle persone abituate a vivere dignitosamente, senza esagerazioni, ma almeno senza l'assillo di dover trovare denaro per poter mangiare giorno dopo giorno, ma con alcune certezze ormai scomparse. "Infatti la forbice di richieste ai servizi sociali si allarga soprattutto per quanti oggi cercano lavoro. E' un atteggiamento sintomatico di come sia la classe media, che ha sempre lavorato, ad iniziare a soffrire. Sicuramente la situazione in città non è drammatica, rispetto ad altre realtà, ma non bisogna abbassare la guardia".

Cosa fa l'amministrazione in questo periodo per contrastare il fenomeno. "Non sapevo di questo caso specifico rilevato in un mini market - riprende la Guarini - Ma posso dire che tutti i nostri investimenti sono centrati al reinserimento socio-lavorativo. Sappiamo e siamo consapevoli di avere a disposizione risorse minime, ma impegniamo a fondo ogni nostra energia per fare il massimo e per più persone possibili. Abbiamo partecipato ed ottenuto un finanziamento di 30mila euro dal progetto Unrra del Ministero dell'Interno per finanziare Cooperative sociali di tipo B, ed impiegheremo prestissimo diversi soggetti in difficoltà in attività di pubblica utilità, come la cura del verde pubblico, riconoscendo loro un compenso. Intanto, abbiamo deciso di utilizzare i fondi Fsc e Pisus per far ripartire il comparto edilizio, quasi completamente fermo, e dare lavoro a chi in questo momento è fermo".

Una piaga che in questo periodo sta colpendo parecchio è quella del lavoro nero. "Ricade a poco più di un anno e mezzo fa un consiglio comunale aperto nel quale il tema principale era il lavoro nero - sottolinea l'assessore alla Politiche Sociali - e siamo consapevoli di quanto questo aspetto sia un problema per tanti. Fortunatamente Matera dal punto di vista del tessuto sociale tiene abbastanza bene, non c'è degrado. Ci sono reti sociali e familiari forti, ma non bisogna stare tranquilli. Infatti, abbiamo deciso di non tagliare i fondi per le politiche sociali nonostante i tantissimi tagli dal Governo centrale, ma studiamo ogni giorno per fare meglio anche dal punto di vista organizzativo, e provare a creare un sistema che reintegri nel mondo socio-lavorativo le persone, e non che sia solamente un palliativo momentaneo per chi ne fa richiesta".