La Cripta del Peccato Originale candidata al 5 per mille

Necessari 80.000 euro per la programmazione quinquennale

lunedì 19 maggio 2014 14.19
La cappella sistina della pittura parietale rupestre, meglio nota come la Cripta del Peccato Originale, sarà candidata ai finanziamenti del 5 per mille del Ministero per i Beni culturali entro il prossimo 31 maggio. Lo ha annunciato il presidente della Fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri, nel corso del convegno di Inner Wheel "A Matera...sulle orme dei Longobardi" svoltosi in Mediateca provinciale.

Si tratta di una manutenzione che sarà effettuata nel 2015 e avrà un costo di 80.000 euro. Saranno affiancate anche delle indagini biologiche affidate all'Università di Roma 3, su una particolare tipologia di colonie batteriche simili alle alghe rosse presenti nell'ambiente rupestre. E' un nuovo contributo alla crescita culturale del territorio da parte della Fondazione Zetema che segue l'opera di progettazione del distretto culturale dell'habitat rupestre, con l'apporto di centri di ricerca ed esperti.

L'intervento della professoressa Gioia Bertelli, professore ordinario di storia dell'arte presso l'Università di Bari, ha permesso in un senso squisitamente storico-culturale, di acquisire elementi sconosciuti sulle pitture longobarde della grotta del Peccato Originale. Ad esempio si è potuto constatare come sul ciclo di affreschi, realizzato nel IX secolo d. C. operarono diverse maestranze di scuola beneventana di età longobarda. A dimostrarlo l'intonaco sovrapposto di un affresco per il piede dell'immagine del Creatore e di un cespuglio di fiori posto in prossimità della testa. E proprio le decorazioni floreali trovano nella Cripta del Peccato originale l'ultimo esempio realizzativo degli insediamenti longobardi, dopo la cripta della cattedrale di Benevento, la chiesa di Seppannibale di Fasano (Brindisi) e il monastero di San Vincenzo al Volturno. Un modo di decorare che troviamo in un mosaico con il motivo dei fiori rossi, tra l'817 e l'824, durante il pontificato romano di papa Pasquale I.

Interessanti anche gli studi sulla evoluzione della Cripta, che nacque con funzioni funerarie prima di essere affrescata, occupando lo spazio di un santuario delle acque di epoca ellenistica. Il rinvenimento di elementi fossili all'interno di una fossa scavata nella roccia e nel soprassuolo di una tomba del VII secolo con un paio di orecchini. Nella zona dovevano esserci dei villaggi. La professoressa Gioia Bertelli ha auspicato che si possa continuare l'esplorazione della gravina per capire quali siano state le funzioni delle varie grotte.