La Commissione regionale Lucani nel Mondo riunita a Buenos Aires
Approvato il programma annuale 2016 e quello triennale 2016-2018
lunedì 29 febbraio 2016
12.22
"Essere qui a undicimila chilometri dall'Italia e incontrare tanti lucani che sono giunti da diverse parti del mondo mi ha emozionato particolarmente facendo emergere più forte il senso di identità e di appartenenza alla comunità". Così il presidente della Commissione regionale Lucani nel Mondo, Nicola Benedetto, ha aperto i lavori dell'Assemblea annuale tenutasi a Buenos Aires. L'organismo raggruppa circa 160 federazioni e associazioni di lucani presenti in quasi tutte le regioni italiane ed in molti paesi del mondo come America latina, nord America, Europa, Australia e Sud Africa.
I lavori hanno riguardato l'approvazione del piano annuale 2016 e di quello triennale 2016-2018, giunta nella serata di ieri. "E' la mia terza assemblea come presidente della Crlm – ha proseguito Benedetto rivolgendosi alla numerosa platea di emigrati lucani -. Dopo Matera e Viggiano siamo qui a Buenos Aires ed è proprio dalla capitale dell'Argentina che vogliamo invitarvi a tracciare nuovi percorsi, a trovare nuove idee per coinvolgere più fattivamente anche quei giovani di nuova emigrazione che sono una risorsa da mettere in rete". Benedetto ha poi fatto riferimento alle richieste di chi, avendo superato i dieci anni alla guida delle associazioni, chiede una modifica alla legge regionale per continuare a svolgere il ruolo di presidente. "Ritengo essenziale - ha detto - che avvenga un cambio generazionale alla guida dei vostri organismi per dare un volto nuovo alla Commissione e nuove traiettorie per i prossimi anni".
"I giovani sono gli ambasciatori di una Basilicata proiettata verso il futuro, con la consapevolezza della nostra storia e delle nostre radici": lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza nel suo intervento sottolineando che "occorre coniugare memoria e futuro, identità e prospettiva e che Matera 2019 sarà il luogo per raccontare una Basilicata, un Mezzogiorno, un'Italia diversa". Riguardo al sistema associativo della Crlm, Lacorazza ha evidenziato che "rispetto al passato sono stati fatti importanti passi in avanti". "Negli anni scorsi - ha affermato – avevamo rilevato un certo sfilacciamento nella rete dei lucani nel mondo. Abbiamo, pertanto, lavorato per rafforzare questa rete e offerto nuovi impulsi, non sempre raccolti positivamente. Ora – ha concluso - è il momento di un cambiamento di rotta altrimenti questa esperienza nei prossimi anni rischia di svuotarsi di contenuti".
Il vicepresidente Mollica ha fatto riferimento alla nuova emigrazione, quella verificatasi in seguito all'ultima crisi economica. Crisi che ha spinto molti giovani a cercare nuove opportunità all'estero. "Una emigrazione – ha detto - che forse non siamo stati capaci di intercettare. In un mondo che sta cambiando è necessario adeguarsi alle nuove richieste e pensare a nuovi progetti e quelle poche risorse finanziarie a disposizione - ha sottolineato – devono essere finalizzate a questi obiettivi se si vuole avviare un vero processo di rinnovamento". Dello stesso avviso anche il vicepresidente della Crlm, Vito Giuzio secondo il quale è utile un cambio di passo. "Proviamo a dare tutti insieme – ha concluso rivolgendosi ai lucani presenti – una nuova identità alle associazioni".
I lavori hanno riguardato l'approvazione del piano annuale 2016 e di quello triennale 2016-2018, giunta nella serata di ieri. "E' la mia terza assemblea come presidente della Crlm – ha proseguito Benedetto rivolgendosi alla numerosa platea di emigrati lucani -. Dopo Matera e Viggiano siamo qui a Buenos Aires ed è proprio dalla capitale dell'Argentina che vogliamo invitarvi a tracciare nuovi percorsi, a trovare nuove idee per coinvolgere più fattivamente anche quei giovani di nuova emigrazione che sono una risorsa da mettere in rete". Benedetto ha poi fatto riferimento alle richieste di chi, avendo superato i dieci anni alla guida delle associazioni, chiede una modifica alla legge regionale per continuare a svolgere il ruolo di presidente. "Ritengo essenziale - ha detto - che avvenga un cambio generazionale alla guida dei vostri organismi per dare un volto nuovo alla Commissione e nuove traiettorie per i prossimi anni".
"I giovani sono gli ambasciatori di una Basilicata proiettata verso il futuro, con la consapevolezza della nostra storia e delle nostre radici": lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza nel suo intervento sottolineando che "occorre coniugare memoria e futuro, identità e prospettiva e che Matera 2019 sarà il luogo per raccontare una Basilicata, un Mezzogiorno, un'Italia diversa". Riguardo al sistema associativo della Crlm, Lacorazza ha evidenziato che "rispetto al passato sono stati fatti importanti passi in avanti". "Negli anni scorsi - ha affermato – avevamo rilevato un certo sfilacciamento nella rete dei lucani nel mondo. Abbiamo, pertanto, lavorato per rafforzare questa rete e offerto nuovi impulsi, non sempre raccolti positivamente. Ora – ha concluso - è il momento di un cambiamento di rotta altrimenti questa esperienza nei prossimi anni rischia di svuotarsi di contenuti".
Il vicepresidente Mollica ha fatto riferimento alla nuova emigrazione, quella verificatasi in seguito all'ultima crisi economica. Crisi che ha spinto molti giovani a cercare nuove opportunità all'estero. "Una emigrazione – ha detto - che forse non siamo stati capaci di intercettare. In un mondo che sta cambiando è necessario adeguarsi alle nuove richieste e pensare a nuovi progetti e quelle poche risorse finanziarie a disposizione - ha sottolineato – devono essere finalizzate a questi obiettivi se si vuole avviare un vero processo di rinnovamento". Dello stesso avviso anche il vicepresidente della Crlm, Vito Giuzio secondo il quale è utile un cambio di passo. "Proviamo a dare tutti insieme – ha concluso rivolgendosi ai lucani presenti – una nuova identità alle associazioni".