La Cattedrale di Matera riapre le porte alla comunità
Terminati i lavori di restauro
venerdì 26 febbraio 2016
22.51
"La comunità materana oggi torna nel grembo di Maria". Con questa metafora il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ha voluto descrivere l'emozione di rientrare nella Basilica Cattedrale di Matera chiusa, per lavori di restauro, da 10 anni.
La decisione di interdire l'accesso alla chiesa, intitolata a Maria SS. della Bruna e Sant'Eustachio, fu presa in seguito a due crolli, il primo nel 2003 e il secondo nel 2006, dovuti al distacco di parti del cornicione di una delle due navate. Oggi il popolo materano ha finalmente potuto riappropriarsi del proprio luogo di culto per eccellenza e ammirarlo nuovamente in tutto il suo splendore. Liberata dall'impalcatura, che per lungo tempo ne ha ricoperto anche la facciata esterna, la basilica appare subito più chiara e luminosa.
Nel corso del convegno tenutosi ieri pomeriggio, docenti universitari, tecnici che hanno curato i lavori, soprintendenza di Basilicata, rappresentati delle istituzioni hanno illustrato la conclusione dei lavori di consolidamento curati dalla Ditta D'Alessandro Restauri srl e finanziati dalla Regione Basilicata con i fondi Fesr 2007/2013 con una somma totale di circa sei milioni di euro. Presenti alla cerimonia il direttore dell'ufficio tecnico diocesano Don Michele Leone, l'amministratore diocesano Mons. Pierdomenico Di Candia, il docente unversitario Alessandro Viscogliosi, il docente universitario e architetto Amerigo Restucci, il docente universitario Paolo Rocchi, il progettista strutturale Andrea Giannantoni, le docenti universitarie Perla Colombini e Antonella Guida, il soprintendente belle arti e paesaggio della Basilicata Francesco Canestrini, il presidente Regione Basilicata Marcello Pittella, il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il direttore Fondazione Matera-Basilicata Paolo Verri, la dirigente della Regione Basilicata Patrizia Minardi e l'Arcivescovo Metropolita di Potenza, già Arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina Mons. Salvatore Ligorio.
Due gli interventi che hanno interessato la cattedrale ubicata nella civita, sull'altura a cavallo dei due Sassi, dove anticamente sorgeva la chiesa di Sant'Eustachio. Il primo ha interessato il rifacimento dei tetti, il consolidamento delle volte, il restauro di intonaci e stucchi interni, il rifacimento degli impianti; il secondo, invece, il restauro dei paramenti esterni del tiburio e dei transetti, il consolidamento imposta archi navate, il restauro dell'organo degli anni '50, l'impianto di illuminazione delle cappelle affrescate, l'arredo area presbiteriale, cappella del sacramento, aula e sacrestia feriale.
Gli interventi sono stati realizzati con materiali naturali quindi totalmente ecosostenibili. L'intervento avrà un particolare rispetto per l'ambiente praticando un risparmio energetico dovuto alla coibentazione dei tetti, alla realizzazione di un impianto di riscaldamento, l'utilizzo di lampade a risparmio energetico. Il soggetto attuatore è stato l'Arcidiocesi Matera-Irsina.
Spiccano, inoltre, sull'altare i fuochi liturgici, ambone, altare e cattedra in marmo bianco di Carrara, arricchiti di un manufatto in cartapesta del maestro Andrea Sansone che li armonizza al contesto barocco della chiesa.
Se la basilica cattedrale rappresenta il fiore all'occhiello della città dei Sassi rispecchiandone in pieno la bellezza, il lavoro di squadra che ha caratterizzato il processo di restauro deve diventare modello di riferimento per le istituzioni, la politica, le associazioni e la comunità materana.
"Matera ha bisogno di irrobustire la coesione - ha dichiarato il presidente della Basilicata, Marcello Pittella - Matera deve saper prendere per mano le diversità di una intera regione per accompagnarle verso un cammino unitario nella consapevolezza che si aprono grandi opportunità per tutta la comunità lucana. E lo dico perchè questo straordinario risultato è il concentrato di un insieme di sforzi, di una squadra che si è messa insieme, di mille colori che hanno determinato un'armonia. Mai pensare che un solo colore potesse determinarlo. Non ci sono solisti che fanno grande un popolo, ma c'è soltanto una grande squadra che fa grande questa città, questa regione, questo paese".
Concorde su questo il sindaco De Ruggieri che ha confermato: "È finito il tempo degli attori isolati. E' il tempo del collante e della interdisciplinarietà. E' il momento della armonia costruttiva".
A seguire,il presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri, ha espresso emozione nel vedere per la prima volta la cattedrale nella sua interezza e ha auspicato per il prossimo futuro il mantenimento della zona pedonale in piazza Duomo, affinchè sia libera da automobili, e il completamento di lavori di restauro e valorizzazione di altri siti storici fondamentali alla creazione di un percorso organico di scoperta della storia di Matera per i cittadini temporanei che arriveranno in vista del 2019.
"La memoria costruisce il presente e ci dona speranza per il futuro – ha concluso l'arcivescovo Monsignor Salvatore Ligorio – I nostri antenati ci hanno fatto il dono di questa splendida cattedrale, unica e insostituibile, e noi dobbiamo custodirlo.
Ricordiamo che è possibile visitare la Cattedrale nelle giornate di oggi e domani dalle 9 alle 19.
La decisione di interdire l'accesso alla chiesa, intitolata a Maria SS. della Bruna e Sant'Eustachio, fu presa in seguito a due crolli, il primo nel 2003 e il secondo nel 2006, dovuti al distacco di parti del cornicione di una delle due navate. Oggi il popolo materano ha finalmente potuto riappropriarsi del proprio luogo di culto per eccellenza e ammirarlo nuovamente in tutto il suo splendore. Liberata dall'impalcatura, che per lungo tempo ne ha ricoperto anche la facciata esterna, la basilica appare subito più chiara e luminosa.
Nel corso del convegno tenutosi ieri pomeriggio, docenti universitari, tecnici che hanno curato i lavori, soprintendenza di Basilicata, rappresentati delle istituzioni hanno illustrato la conclusione dei lavori di consolidamento curati dalla Ditta D'Alessandro Restauri srl e finanziati dalla Regione Basilicata con i fondi Fesr 2007/2013 con una somma totale di circa sei milioni di euro. Presenti alla cerimonia il direttore dell'ufficio tecnico diocesano Don Michele Leone, l'amministratore diocesano Mons. Pierdomenico Di Candia, il docente unversitario Alessandro Viscogliosi, il docente universitario e architetto Amerigo Restucci, il docente universitario Paolo Rocchi, il progettista strutturale Andrea Giannantoni, le docenti universitarie Perla Colombini e Antonella Guida, il soprintendente belle arti e paesaggio della Basilicata Francesco Canestrini, il presidente Regione Basilicata Marcello Pittella, il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il direttore Fondazione Matera-Basilicata Paolo Verri, la dirigente della Regione Basilicata Patrizia Minardi e l'Arcivescovo Metropolita di Potenza, già Arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina Mons. Salvatore Ligorio.
Due gli interventi che hanno interessato la cattedrale ubicata nella civita, sull'altura a cavallo dei due Sassi, dove anticamente sorgeva la chiesa di Sant'Eustachio. Il primo ha interessato il rifacimento dei tetti, il consolidamento delle volte, il restauro di intonaci e stucchi interni, il rifacimento degli impianti; il secondo, invece, il restauro dei paramenti esterni del tiburio e dei transetti, il consolidamento imposta archi navate, il restauro dell'organo degli anni '50, l'impianto di illuminazione delle cappelle affrescate, l'arredo area presbiteriale, cappella del sacramento, aula e sacrestia feriale.
Gli interventi sono stati realizzati con materiali naturali quindi totalmente ecosostenibili. L'intervento avrà un particolare rispetto per l'ambiente praticando un risparmio energetico dovuto alla coibentazione dei tetti, alla realizzazione di un impianto di riscaldamento, l'utilizzo di lampade a risparmio energetico. Il soggetto attuatore è stato l'Arcidiocesi Matera-Irsina.
Spiccano, inoltre, sull'altare i fuochi liturgici, ambone, altare e cattedra in marmo bianco di Carrara, arricchiti di un manufatto in cartapesta del maestro Andrea Sansone che li armonizza al contesto barocco della chiesa.
Se la basilica cattedrale rappresenta il fiore all'occhiello della città dei Sassi rispecchiandone in pieno la bellezza, il lavoro di squadra che ha caratterizzato il processo di restauro deve diventare modello di riferimento per le istituzioni, la politica, le associazioni e la comunità materana.
"Matera ha bisogno di irrobustire la coesione - ha dichiarato il presidente della Basilicata, Marcello Pittella - Matera deve saper prendere per mano le diversità di una intera regione per accompagnarle verso un cammino unitario nella consapevolezza che si aprono grandi opportunità per tutta la comunità lucana. E lo dico perchè questo straordinario risultato è il concentrato di un insieme di sforzi, di una squadra che si è messa insieme, di mille colori che hanno determinato un'armonia. Mai pensare che un solo colore potesse determinarlo. Non ci sono solisti che fanno grande un popolo, ma c'è soltanto una grande squadra che fa grande questa città, questa regione, questo paese".
Concorde su questo il sindaco De Ruggieri che ha confermato: "È finito il tempo degli attori isolati. E' il tempo del collante e della interdisciplinarietà. E' il momento della armonia costruttiva".
A seguire,il presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri, ha espresso emozione nel vedere per la prima volta la cattedrale nella sua interezza e ha auspicato per il prossimo futuro il mantenimento della zona pedonale in piazza Duomo, affinchè sia libera da automobili, e il completamento di lavori di restauro e valorizzazione di altri siti storici fondamentali alla creazione di un percorso organico di scoperta della storia di Matera per i cittadini temporanei che arriveranno in vista del 2019.
"La memoria costruisce il presente e ci dona speranza per il futuro – ha concluso l'arcivescovo Monsignor Salvatore Ligorio – I nostri antenati ci hanno fatto il dono di questa splendida cattedrale, unica e insostituibile, e noi dobbiamo custodirlo.
Ricordiamo che è possibile visitare la Cattedrale nelle giornate di oggi e domani dalle 9 alle 19.