La Balena Giuliana avrà presto una sua quotazione economica

Lo ha stabilito il TAR Basilicata nella sua sentenza

lunedì 12 giugno 2017
Sentenza shock del TAR Basilicata che ha accolto il ricorso di Vincenzo Petrocelli e di sua moglie, Marta Lucia Incampo. Infatti ha stabilito che l'ormai famigerata "balena Giuliana" è un tesoro e al suo scopritore deve spettare un premio. Un reperto straordinario tantè che la la soprintendenza non le ha ancora trovato un posto migliore delle casse in cui viene conservata, nel deposito del museo Ridola. Un gigante risalente all'età preistorica ritrovato nel lontano 2006 su un argine franato della diga di San Giuliano, nelle campagne della città dei Sassi, dopo un periodo di siccità che aveva fatto scendere in maniera consistente il livello delle acque.

Ma la vera notizia è che il giudice ha dato 30 giorni al Ministero dei Beni Culturali per fare una stima economica dello scheletro. Per i Ventricelli le buone notizie non finiscono qua. Essendo anche i proprietari dei terreni in cui si trovava il reperto, incasseranno per legge un premio doppio.

Ma come si fa una stima? Di solito si prende come riferimento il mercato delle aste inglesi o americane dove si può vendere o acquistare liberamente beni di questo tipo. Però diventa tutto più difficile se si tratta di esemplari unici come la balena Giuliana, che non ha precedenti in Italia.

Nella speranza che l'aspetto economico passi in secondo piano e che la balena Giuliana trovi finalmente degna allocazione così da poter essere ammirata dai turisti e visitatori, attendiamo che come sempre la giustizia faccia il suo lento ed inesorabile corso.