L'orgoglio del circolo La scaletta per il premio Spina
Conferito al progetto “Vicinato a Pozzo”
venerdì 29 maggio 2020
20.00
"Con il progetto Vicinato a Pozzo Matera è tornata a vincere, grazie al potente connubio tra l'identità della Città e l'innovazione tecnologica, che ci indica la via per guardare al futuro e sperimentare nuove modalità di fruizione in ambito culturale". Con queste parole il presidente del circolo culturale la Scaletta, Paolo Emilio Stasi, ha voluto esprimere la propria soddisfazione per la conquista del Premio "Gianluca Spina per l'Innovazione Digitale nei Beni e nelle Attività culturali", assegnato dall'Osservatorio Innovazione Digitale del Politecnico di Milano al progetto materano.
Un progetto che è arricchito da documenti filmati, fotografie e suoni che riportano indietro nel tempo, a quegli anni cinquanta in cui l'esistenza negli antichi rioni dei Sassi si svolgeva tutta attorno al vicinato: vero spazio in cui si dipanava la vita economica, sociale e culturale della città. Un tessuto urbano ed un luogo pregno di tradizioni, immortalato e ripreso da numerosi uomini di cultura come Carlo Levi oppure Henri Cartier-Bresson e che è servito anche da modello ad Adriano Olivetti per la realizzazione del Borgo La Martella.
Con l'idea del Vicinato a Pozzo -sottolinea il presidente de La Scaletta- si ripropone "un futuro dal cuore antico in cui la valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio passa attraverso l'ausilio di contributi multimediali, in grado di trasformare un percorso espositivo in un viaggio esperienziale". Insomma, un progetto meritorio che ha saputo conquistare i favori della giuria ed un riconoscimento che dovrebbe riempire di orgoglio tutti quelli che amano la città dei Sassi.
"Una vittoria che ancora una volta ci rende orgogliosi della nostra storia e delle nostre radici, radici solide da cui è importante ripartire per costruire e innovare il futuro delle nuove generazioni" – chiosa Stasi.
Un progetto che è arricchito da documenti filmati, fotografie e suoni che riportano indietro nel tempo, a quegli anni cinquanta in cui l'esistenza negli antichi rioni dei Sassi si svolgeva tutta attorno al vicinato: vero spazio in cui si dipanava la vita economica, sociale e culturale della città. Un tessuto urbano ed un luogo pregno di tradizioni, immortalato e ripreso da numerosi uomini di cultura come Carlo Levi oppure Henri Cartier-Bresson e che è servito anche da modello ad Adriano Olivetti per la realizzazione del Borgo La Martella.
Con l'idea del Vicinato a Pozzo -sottolinea il presidente de La Scaletta- si ripropone "un futuro dal cuore antico in cui la valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio passa attraverso l'ausilio di contributi multimediali, in grado di trasformare un percorso espositivo in un viaggio esperienziale". Insomma, un progetto meritorio che ha saputo conquistare i favori della giuria ed un riconoscimento che dovrebbe riempire di orgoglio tutti quelli che amano la città dei Sassi.
"Una vittoria che ancora una volta ci rende orgogliosi della nostra storia e delle nostre radici, radici solide da cui è importante ripartire per costruire e innovare il futuro delle nuove generazioni" – chiosa Stasi.