L'onorevole Meloni a Matera: "Non abbiamo fatto abbastanza per valorizzare questa terra"
Lanciando la candidatura di Casino e del candidato presidente Di Maggio, l'ex Ministro ammette anche le priorità per l'agroalimentare
giovedì 7 novembre 2013
17.28
Arriva a Matera Giorgia Meloni, l'onorevole ed ex Ministro con il centrodestra, lancia davanti ad un buon numero di sostenitori e curiosi la candidatura di Michele Casino per il suo partito, Fratelli d'Italia e dunque per il capolista Tito Di Maggio.
"Serve una classe politica capace di sbattere i pugni, su temi come la difesa ambiente, la difesa della cultura, del patrimonio - spiega Giorgia Meloni prima dell'incontro in piazza Sedile - Questa è una città straordinaria, qui ci vengono a girare i film, lo sappiamo tutti quanto sia importante, ma l'abbiamo valorizzata abbastanza, abbiamo tirato fuori, anche economicamente parlando, il massimo che si poteva tirare fuori? Come anche dai nostri prodotti tipici, forse no. Io penso che ci voglia il coraggio di una classe dirigente che si renda conto del valore delle terre che rappresenta e se necessario darle maggiore rilevanza".
Dunque, un attacco alla vecchia classe politica. "Poi serve rompere un sistema di potere consolidato perchè bisogna investire risorse in infrastrutture e in quello di cui si ha bisogno - riprende l'onorevole - piuttosto che in sistema che pone l'attenzione ad accontentare gli amici degli amici, piuttosto che aiutare la gente". La soluzione potrebbe essere investire nell'agroalimentare. "Noi stiamo in questi giorni mettendo nero su bianco un documento che presenteremo il 17 a Roma con Officina per l'Italia su quali sono le nostre priorità - aggiunge la Meloni - tra cui c'è l'agroalimentare, che è parte integrante del Made in Italy. Su questo bisogna saper investire, chiaramente in termini economici, ma anche con una formazione d'eccellenza, bisogna investire sulle giovani generazioni perchè non si corra il rischio di vedere depauperata la tradizione e delle potenzialità".
Quindi è la volta del candidato al consiglio regionale Michele Casino. "Serve cambiare - sottolinea - perchè i nostri avversari non sono riusciti a portare a completare il loro percorso per questioni legate ai rimborsi, e con gli indagati in campo non credo riusciranno a portarne a termine un'altra. Ma, mi sento di poter fare una promessa: considerando la mia avversità alla carta idrocarburi, vorrei sottolineare l'importanza dell'aumento delle royalties per la nostra Regione, da poter sfruttare realmente per investimenti e infrastrutture".
Tito Di Maggio calca ulteriormente la mano sulla questione investimenti e lavoro. "La nostra Regione se è ancora nell'obbiettivo 1 dell'Unione Europea e un motivo ci sarà. Siamo penultimi per Pil pro capite prodotto, prima solo della Calabria - specifica il candidato alla presidenza della Regione - in un territorio con una grande vocazione al lavoro, ma anche impoverito dalle tante emigrazioni, rischiamo anche di perdere quel ruolo di isola felice rispetto alla malavita organizzata. Inoltre, manca un registro tumori, che ancora attendiamo, ci stiamo riempiendo di pale eoliche che sono spesso di amici o familiari degli amministratori e, nel frattempo, cadiamo ancora più in basso. E' arrivato - conclude Di Maggio - il momento di cambiare".
"Serve una classe politica capace di sbattere i pugni, su temi come la difesa ambiente, la difesa della cultura, del patrimonio - spiega Giorgia Meloni prima dell'incontro in piazza Sedile - Questa è una città straordinaria, qui ci vengono a girare i film, lo sappiamo tutti quanto sia importante, ma l'abbiamo valorizzata abbastanza, abbiamo tirato fuori, anche economicamente parlando, il massimo che si poteva tirare fuori? Come anche dai nostri prodotti tipici, forse no. Io penso che ci voglia il coraggio di una classe dirigente che si renda conto del valore delle terre che rappresenta e se necessario darle maggiore rilevanza".
Dunque, un attacco alla vecchia classe politica. "Poi serve rompere un sistema di potere consolidato perchè bisogna investire risorse in infrastrutture e in quello di cui si ha bisogno - riprende l'onorevole - piuttosto che in sistema che pone l'attenzione ad accontentare gli amici degli amici, piuttosto che aiutare la gente". La soluzione potrebbe essere investire nell'agroalimentare. "Noi stiamo in questi giorni mettendo nero su bianco un documento che presenteremo il 17 a Roma con Officina per l'Italia su quali sono le nostre priorità - aggiunge la Meloni - tra cui c'è l'agroalimentare, che è parte integrante del Made in Italy. Su questo bisogna saper investire, chiaramente in termini economici, ma anche con una formazione d'eccellenza, bisogna investire sulle giovani generazioni perchè non si corra il rischio di vedere depauperata la tradizione e delle potenzialità".
Quindi è la volta del candidato al consiglio regionale Michele Casino. "Serve cambiare - sottolinea - perchè i nostri avversari non sono riusciti a portare a completare il loro percorso per questioni legate ai rimborsi, e con gli indagati in campo non credo riusciranno a portarne a termine un'altra. Ma, mi sento di poter fare una promessa: considerando la mia avversità alla carta idrocarburi, vorrei sottolineare l'importanza dell'aumento delle royalties per la nostra Regione, da poter sfruttare realmente per investimenti e infrastrutture".
Tito Di Maggio calca ulteriormente la mano sulla questione investimenti e lavoro. "La nostra Regione se è ancora nell'obbiettivo 1 dell'Unione Europea e un motivo ci sarà. Siamo penultimi per Pil pro capite prodotto, prima solo della Calabria - specifica il candidato alla presidenza della Regione - in un territorio con una grande vocazione al lavoro, ma anche impoverito dalle tante emigrazioni, rischiamo anche di perdere quel ruolo di isola felice rispetto alla malavita organizzata. Inoltre, manca un registro tumori, che ancora attendiamo, ci stiamo riempiendo di pale eoliche che sono spesso di amici o familiari degli amministratori e, nel frattempo, cadiamo ancora più in basso. E' arrivato - conclude Di Maggio - il momento di cambiare".