L’Istituto per il restauro apre i laboratori ai visitatori

E' possibile assistere ai lavori di recupero di alcune opere d’arte custodite in luoghi simbolo della città

lunedì 22 luglio 2019 10.10
Due i periodi scelti, per creare itinerari che portino all'interno del mondo del recupero delle opere d'arte a Matera. Duplice la valenza dell'iniziativa: per omaggiare la capitale europea della cultura 2019 e per festeggiare gli 80 anni di vita dell'istituto. Ecco allora spiegata l'iniziativa proposta a Matera dalla Scuola di Alta Formazione dell'Iscr, l'istituito superiore per la conservazione ed il restauro.

Oltre alla mostra "La Materia del Restauro", allestita presso la sede dell'istituto, si è voluto creare degli itinerari a tema, connettendo luoghi simbolo per i materani, attraverso una rete costituita dai cantieri di restauro aperti nel cuore della città e visitabili su prenotazione, dove si potranno ammirare all'opera i maestri restauratori e gli allievi della Saf- Iscr.

Saranno, infatti, più di un centinaio gli allievi provenienti, sia della sede di Matera sia da quella di Roma dell'istituto, ad essere impegnati nei cantieri didattici del 2019. Con i visitatori che potranno godere di una esperienza unica, assistendo "dal vivo" agli interventi di restauro con un tutor che illustrerà le varie fasi del lavoro in corso d'opera.

Due i momenti cruciali dell'attività proposte dall'Isrc. Il primo itinerario, che sta per concludersi (iniziato il 24 giugno, si chiuderà il 26 luglio), comprende il restauro delle Acquasantiere medievali di maestranze pugliesi custodita nella chiesa di San Francesco D'Assisi; i Dipinti murali medievali dagli scavi nella Cappella del Presepe che si trovano all'interno della Cattedrale della Madonna della Bruna e di S. Eustachio; un'opera in gesso ospitata dal Musma, il Museo della Scultura Contemporanea e intitolata "Tages" dell'artista Duilio Cambellotti; e in ultimo, presso il laboratori della stessa scuola, il ripristino del mosaico di Luigi Guerricchio "Poco a Molti, non molto a pochi", risalente agli anni sessanta.

Il secondo itinerario che partirà dal 2 settembre e si concluderà il 4 ottobre prossimo, invece, prenderà in considerazione il restauro della "Grande meridiana 1" di Guido Strazza e dell' "Endeavour Shoal" di Wilfrid Zogbaum, opere che si trovano nel Musma; un altare ligneo del 1671 e una scultura lignea risalente al 1500 attribuita a Stefano da Putignano raffigurante Sant'Antonio da Padova, conservati nella chiesa di San Francesco d'Assisi. Inoltre, si potrà assistere alle operazioni di recupero sul "cratere a mascheroni" del IV secolo a. C. che si trova nel Museo Archeologico Nazionale "Domenico Ridola"; e poi, presso i laboratori dell'istituto, al restauro della tela "Madonna con Bambino, S. Girolamo e S. Nicola da Tolentino", datata 1574-1576, del pittore Gaspare Gasparini.