L'Europa dice sì all'utilizzo di rifiuti solidi nelle cementerie
Qualificati come Migliore tecnologia disponibile (Best Available Technique)
martedì 1 aprile 2014
08.46
Mentre Matera si batte per evitare l'aumento della combustione di rifiuti solidi secondari, in Europa spopola l'utilizzo dei Css (Combustibili solidi secondari) nei cementifici.
Una pratica sempre più diffusa in tutto il mondo, raggiungendo ad oggi, sul territorio europeo, la qualifica di "Migliore tecnologia disponibile", cioè "Best Available Technique". "Con il riutilizzo dei rifiuti, infatti, si riducono notevolmente le emissioni di gas serra. Inoltre, le cementerie stesse diventano più performanti dal punto di vista ambientale, perché gli impianti che utilizzano CSS (combustibili solidi secondari) sono sottoposti ai limiti di emissioni più stringenti. Nei Paesi Europei più avanzati, il tasso di sostituzione termica dei combustibili fossili con i CSS nelle cementerie ha raggiunto il 98% in Olanda, il 61% in Germania, il 45% in Austria e Polonia, il 30% in Francia". fanno sapere dalla Italcementi, sita a pochi chilometri dal centro abitato di Matera.
Una soluzione ottimale sia a livello ambientale che di attenzione alla salute pubblica, per i maggiori controlli collegati all'utilizzo di combustibili solidi secondari. "L'utilizzo dei CSS in cementeria tra l'altro presuppone una scrupolosa raccolta differenziata. Al termine del processo di recupero dei materiali, con il CSS possono essere valorizzati anche i materiali non riciclabili e questo rappresenta una soluzione utile alla comunità, perché evita il ricorso alle discariche che l'Unione Europea chiede di eliminare. Questo consente di applicare in cementeria ciò che l'Europa considera Migliore Tecnica Disponibile e di avvicinarsi a quanto i paesi europei applicano da decenni".
Ma dalla Italcementi tengono a precisare che: "In ogni caso la cementeria di Matera non è e non diventerà mai un inceneritore. L'attività industriale dell'impianto resta e resterà sempre la produzione del cemento. E proprio per continuare a produrre un cemento di qualità, qual è quello di Matera, la cementeria non impiegherà mai nei propri forni "rifiuti qualsiasi", tali da alterare le caratteristiche dal clinker, continuando invece a operare nel rispetto della salute e dell'ambiente, oltre che naturalmente nel rispetto scrupoloso dei limiti emissivi e delle normative".
Una disponibilità anche per la città. "Quanto alla richiesta di utilizzo dei CSS, essa risponde a una necessità del territorio: negli scorsi mesi l'azienda ha manifestato la disponibilità a contribuire alla soluzione del problema dello smaltimento di quel 25% dei rifiuti urbani non pericolosi, che non può essere recuperato attraverso la raccolta differenziata e che può essere invece valorizzato come risorsa energetica. Il quantitativo richiesto corrisponde solo a una percentuale dell'energia necessaria per produrre il clinker e non alla sostituzione completa dei combustibili tradizionali che vengono invece integrati con materiali attentamente controllati. La cementeria vuole produrre cemento in modo sostenibile".
Dalla Italcementi sottolineano come, quanto rilevato a livello europeo, è realmente una Best Available Technique. "L'uso di combustibili alternativi non ha alcuna conseguenza negativa sulle emissioni dell'impianto. Al contrario: alcuni valori, come gli ossidi di azoto NOx, registrano un calo significativo. Il revamping dello stabilimento ha consentito l'applicazione di tecniche di eccellenza non solo per il processo produttivo, ma anche migliorando le prestazioni ambientali, che sono oggi tra le migliori nel mondo. Le emissioni sono sempre continuamente monitorate, come previsto dalle autorizzazioni ambientali dello stabilimento, e verificate dagli enti".
Inoltre. "L'uso di combustibili alternativi non produce nessun tipo di "cenere" da smaltire successivamente. A differenza degli inceneritori, infatti, alla fine del ciclo produttivo non si genera alcun tipo di scoria, proprio per la maggior efficienza del processo produttivo delle cementerie e senza alterare la qualità del prodotto".
Infine, l'apertura al confronto da parte dell'azienda stessa. "L'azienda è disponibile a confrontarsi con tutti, per aprire un dialogo con la comunità locale sui vantaggi della soluzione proposta. Italcementi fa parte della città di Matera e del suo territorio. Ha a cuore la salute dei lavoratori e di tutti i cittadini ed è molto impegnata nella difesa dell'ambiente. Il rinnovamento che ha fatto di Matera una delle cementerie più pulite d'Europa ha avuto, tra i molti vantaggi, la riduzione di oltre il 75% delle emissioni dell'impianto".
Una pratica sempre più diffusa in tutto il mondo, raggiungendo ad oggi, sul territorio europeo, la qualifica di "Migliore tecnologia disponibile", cioè "Best Available Technique". "Con il riutilizzo dei rifiuti, infatti, si riducono notevolmente le emissioni di gas serra. Inoltre, le cementerie stesse diventano più performanti dal punto di vista ambientale, perché gli impianti che utilizzano CSS (combustibili solidi secondari) sono sottoposti ai limiti di emissioni più stringenti. Nei Paesi Europei più avanzati, il tasso di sostituzione termica dei combustibili fossili con i CSS nelle cementerie ha raggiunto il 98% in Olanda, il 61% in Germania, il 45% in Austria e Polonia, il 30% in Francia". fanno sapere dalla Italcementi, sita a pochi chilometri dal centro abitato di Matera.
Una soluzione ottimale sia a livello ambientale che di attenzione alla salute pubblica, per i maggiori controlli collegati all'utilizzo di combustibili solidi secondari. "L'utilizzo dei CSS in cementeria tra l'altro presuppone una scrupolosa raccolta differenziata. Al termine del processo di recupero dei materiali, con il CSS possono essere valorizzati anche i materiali non riciclabili e questo rappresenta una soluzione utile alla comunità, perché evita il ricorso alle discariche che l'Unione Europea chiede di eliminare. Questo consente di applicare in cementeria ciò che l'Europa considera Migliore Tecnica Disponibile e di avvicinarsi a quanto i paesi europei applicano da decenni".
Ma dalla Italcementi tengono a precisare che: "In ogni caso la cementeria di Matera non è e non diventerà mai un inceneritore. L'attività industriale dell'impianto resta e resterà sempre la produzione del cemento. E proprio per continuare a produrre un cemento di qualità, qual è quello di Matera, la cementeria non impiegherà mai nei propri forni "rifiuti qualsiasi", tali da alterare le caratteristiche dal clinker, continuando invece a operare nel rispetto della salute e dell'ambiente, oltre che naturalmente nel rispetto scrupoloso dei limiti emissivi e delle normative".
Una disponibilità anche per la città. "Quanto alla richiesta di utilizzo dei CSS, essa risponde a una necessità del territorio: negli scorsi mesi l'azienda ha manifestato la disponibilità a contribuire alla soluzione del problema dello smaltimento di quel 25% dei rifiuti urbani non pericolosi, che non può essere recuperato attraverso la raccolta differenziata e che può essere invece valorizzato come risorsa energetica. Il quantitativo richiesto corrisponde solo a una percentuale dell'energia necessaria per produrre il clinker e non alla sostituzione completa dei combustibili tradizionali che vengono invece integrati con materiali attentamente controllati. La cementeria vuole produrre cemento in modo sostenibile".
Dalla Italcementi sottolineano come, quanto rilevato a livello europeo, è realmente una Best Available Technique. "L'uso di combustibili alternativi non ha alcuna conseguenza negativa sulle emissioni dell'impianto. Al contrario: alcuni valori, come gli ossidi di azoto NOx, registrano un calo significativo. Il revamping dello stabilimento ha consentito l'applicazione di tecniche di eccellenza non solo per il processo produttivo, ma anche migliorando le prestazioni ambientali, che sono oggi tra le migliori nel mondo. Le emissioni sono sempre continuamente monitorate, come previsto dalle autorizzazioni ambientali dello stabilimento, e verificate dagli enti".
Inoltre. "L'uso di combustibili alternativi non produce nessun tipo di "cenere" da smaltire successivamente. A differenza degli inceneritori, infatti, alla fine del ciclo produttivo non si genera alcun tipo di scoria, proprio per la maggior efficienza del processo produttivo delle cementerie e senza alterare la qualità del prodotto".
Infine, l'apertura al confronto da parte dell'azienda stessa. "L'azienda è disponibile a confrontarsi con tutti, per aprire un dialogo con la comunità locale sui vantaggi della soluzione proposta. Italcementi fa parte della città di Matera e del suo territorio. Ha a cuore la salute dei lavoratori e di tutti i cittadini ed è molto impegnata nella difesa dell'ambiente. Il rinnovamento che ha fatto di Matera una delle cementerie più pulite d'Europa ha avuto, tra i molti vantaggi, la riduzione di oltre il 75% delle emissioni dell'impianto".