L’agricoltura lucana in ginocchio. Dati allarmanti e raccolti a rischio
Siccità e temperature record porteranno a chiedere lo stato di calamità naturale
martedì 8 agosto 2017
7.46
Continua lo stato di grave siccità in quasi tutte le regioni italiane e che stanno mettendo in ginocchio l'intero comparto dell'agroalimentare, soprattutto per le regioni del Sud Italia, martoriate da temperature record e da una prolungata siccità. Quasi i 2/3 dell'Italia e dei campi coltivati lungo la Penisola sono a secco a causa della siccità delle ultime settimane e secondo un'analisi della Coldiretti ammontano a oltre 2 miliardi i danni provocati a coltivazioni e allevamenti. In questa situazione, almeno 10 Regioni, secondo quanto apprende l'Ansa, stanno per presentare la richiesta di stato di calamità naturale al ministero delle Politiche agricole. La misura prevede per le aziende la sospensione delle rate dei mutui, il blocco dei contributi e l'accesso al Fondo per il ristoro danni.
Anche la Basilicata è alle prese con questa tragedia ambientale. L'azione di monitoraggio e coordinamento, messa in campo dalla Regione, dal Consorzio di Bonifica, l'Autorità di Bacino e Eipli, ha prodotto effetti positivi che, se pur evidenti nei numeri legati ad una diminuzione della risorsa utilizzata dal comparto negli ultimi mesi, rischiano di non essere sufficienti se proseguirà ancora a lungo questo periodo di bassa piovosità. Dalla Regione l'appello ed il richiamo ad un uso ancora più razionale della preziosa risorsa idrica in agricoltura sia per quest'anno ma anche per la prossima stagione. Massima dovrà essere in futuro la collaborazione con tutti gli enti preposti per l'erogazione dell'acqua necessaria al mantenimento delle coltivazioni e dei cicli agronomici in corso, di cui si continuano a garantire le richieste programmate. Continuo è il monitoraggio dei dati pluviometrici e della quantità di acqua presente negli invasi al fine di programmare le erogazioni di acqua al comparto per i mesi futuri, in caso di permanenza dello stato di siccità, nello specifico delle colture autunnali e vernine.
Gli uffici Dipartimentali al fine di raccogliere le segnalazioni di danni reali e conclamati alle colture superiori al 30% della Produzione Lorda Vendibile aziendale causati dalla siccità, in maniera omogenea e puntuale, rendono disponibile un modello di segnalazione per le aziende agricole che consentirà di valutare la sussistenza delle condizioni e dei presupposti per inoltrare eventuale formale richiesta al ministero ai sensi del d.lgs. 102/2004.
Anche la Basilicata è alle prese con questa tragedia ambientale. L'azione di monitoraggio e coordinamento, messa in campo dalla Regione, dal Consorzio di Bonifica, l'Autorità di Bacino e Eipli, ha prodotto effetti positivi che, se pur evidenti nei numeri legati ad una diminuzione della risorsa utilizzata dal comparto negli ultimi mesi, rischiano di non essere sufficienti se proseguirà ancora a lungo questo periodo di bassa piovosità. Dalla Regione l'appello ed il richiamo ad un uso ancora più razionale della preziosa risorsa idrica in agricoltura sia per quest'anno ma anche per la prossima stagione. Massima dovrà essere in futuro la collaborazione con tutti gli enti preposti per l'erogazione dell'acqua necessaria al mantenimento delle coltivazioni e dei cicli agronomici in corso, di cui si continuano a garantire le richieste programmate. Continuo è il monitoraggio dei dati pluviometrici e della quantità di acqua presente negli invasi al fine di programmare le erogazioni di acqua al comparto per i mesi futuri, in caso di permanenza dello stato di siccità, nello specifico delle colture autunnali e vernine.
Gli uffici Dipartimentali al fine di raccogliere le segnalazioni di danni reali e conclamati alle colture superiori al 30% della Produzione Lorda Vendibile aziendale causati dalla siccità, in maniera omogenea e puntuale, rendono disponibile un modello di segnalazione per le aziende agricole che consentirà di valutare la sussistenza delle condizioni e dei presupposti per inoltrare eventuale formale richiesta al ministero ai sensi del d.lgs. 102/2004.