L'abbandono del rione Agna e del casino Padula
La denuncia del consigliere Pedicini
sabato 1 novembre 2014
12.24
Una delle aree di Matera lasciata all'incuria e con una quasi totale assenza di servizi è la periferia di Agna. Nel rione, il casino Padula è l'emblema del lassismo della pubblica amministrazione.
Il consigliere comunale di FI, Adriano Pedicini, non perde l'occasione di scagliarsi contro l'amministrazione comunale denunciando l'abbandono di questa zona: "Qui non si investe, non si pulisce, non si programma; le ultime cose fatte risalgono all'amministrazione precedente che ha costruito un piccolo parco in via Montescaglioso ed avviato i lavori del casino Padula".
A proposito del casino Padula, ormai da tempo la struttura è lasciata in uno stato di abbandono ed incuria che non ha precedenti. Pedicini ne ripercorre la sua storia: "I lavori del casino Padula,ultimati da questa amministrazione, sono costati 1.700.000 € di fondi europei. Questa pregevole struttura, finita di restaurare, giace nell'incuria e nell'abbandono da anni, sin da quando il 14 settembre 2012 venne dichiarata ultimata, rendicontata e fruibile alla comunità; dopo oltre un anno, dicembre 2013, venne anche inaugurata dal sindaco Adduce con solenne taglio del nastro e della torta. Doveva essere una struttura polivalente con piccoli appartamenti, un centro di accoglienza una piccola biblioteca, un centro sportivo. Queste le intenzioni, di tutto ciò nulla è stato fatto, il tutto è lasciato come per altre strutture completamente nell'abbandono e preda dei vandali che hanno già incominciato a scardinare porte e finestre e portato via ciò che può avere un interesse economico".
E rincara la dose: "E' un ulteriore esempio di come si spenda il denaro pubblico senza ottenerne un minimo vantaggio per la città, ma soprattutto di come opere nuove e abbandonate debbano necessariamente trovare ulteriori finanziamenti per ripristinare e riparare i danni causati dal tempo e dai vandali".
Prima del restauro della struttura c'era un capetto da calcio dove tutti i ragazzi della zona andavano a giocare, ma poi "nel 2009 su questo campetto ci passò la ruspa e tutto fu recintato". Le solite promesse evanescenti dell'amministrazione comunale ne hanno fatto da padrone, come dice Pedici: "Ci dissero: 'Ridaremo presto alla città una struttura efficiente' è questa la solita presa in giro di chi è a capo di questa città; ma non disperiamo, come sovente accade, non è improbabile un'altra inaugurazione a qualche giorno dal voto amministrativo".
Infine il consigliere di FI evidenzia il rammarico dei ragazzi, simbolo del degrado rionale: "Ora i ragazzi giocano per strada, non hanno più il loro polveroso campo; quei ragazzi da anni, con un pallone in mano guardano dietro una doppia recinzione, quei preziosi campi, e non comprendono per quale ragione il loro ex campetto diventato un perfetto campo di calcetto non possa essere utilizzato. Qualcuno glielo spieghi".
Il consigliere comunale di FI, Adriano Pedicini, non perde l'occasione di scagliarsi contro l'amministrazione comunale denunciando l'abbandono di questa zona: "Qui non si investe, non si pulisce, non si programma; le ultime cose fatte risalgono all'amministrazione precedente che ha costruito un piccolo parco in via Montescaglioso ed avviato i lavori del casino Padula".
A proposito del casino Padula, ormai da tempo la struttura è lasciata in uno stato di abbandono ed incuria che non ha precedenti. Pedicini ne ripercorre la sua storia: "I lavori del casino Padula,ultimati da questa amministrazione, sono costati 1.700.000 € di fondi europei. Questa pregevole struttura, finita di restaurare, giace nell'incuria e nell'abbandono da anni, sin da quando il 14 settembre 2012 venne dichiarata ultimata, rendicontata e fruibile alla comunità; dopo oltre un anno, dicembre 2013, venne anche inaugurata dal sindaco Adduce con solenne taglio del nastro e della torta. Doveva essere una struttura polivalente con piccoli appartamenti, un centro di accoglienza una piccola biblioteca, un centro sportivo. Queste le intenzioni, di tutto ciò nulla è stato fatto, il tutto è lasciato come per altre strutture completamente nell'abbandono e preda dei vandali che hanno già incominciato a scardinare porte e finestre e portato via ciò che può avere un interesse economico".
E rincara la dose: "E' un ulteriore esempio di come si spenda il denaro pubblico senza ottenerne un minimo vantaggio per la città, ma soprattutto di come opere nuove e abbandonate debbano necessariamente trovare ulteriori finanziamenti per ripristinare e riparare i danni causati dal tempo e dai vandali".
Prima del restauro della struttura c'era un capetto da calcio dove tutti i ragazzi della zona andavano a giocare, ma poi "nel 2009 su questo campetto ci passò la ruspa e tutto fu recintato". Le solite promesse evanescenti dell'amministrazione comunale ne hanno fatto da padrone, come dice Pedici: "Ci dissero: 'Ridaremo presto alla città una struttura efficiente' è questa la solita presa in giro di chi è a capo di questa città; ma non disperiamo, come sovente accade, non è improbabile un'altra inaugurazione a qualche giorno dal voto amministrativo".
Infine il consigliere di FI evidenzia il rammarico dei ragazzi, simbolo del degrado rionale: "Ora i ragazzi giocano per strada, non hanno più il loro polveroso campo; quei ragazzi da anni, con un pallone in mano guardano dietro una doppia recinzione, quei preziosi campi, e non comprendono per quale ragione il loro ex campetto diventato un perfetto campo di calcetto non possa essere utilizzato. Qualcuno glielo spieghi".