ITALCEMENTI su utilizzo CSS: troppe "fake news" ma in realta' sono una soluzione sicura e in linea con l'Europa
Troppe falsità sull'utilizzo dei combustibili alternativi a Matera
sabato 13 gennaio 2018
Agostino Rizzo, Direttore Tecnico di Italcementi, interviene sul tema dopo che su alcuni servizi di messaggistica si sono registrate notizie completamente false sull'utilizzo di rifiuti "tossici" e su possibili conseguenze sulla salute.
«Sul tema dei combustibili alternativi a Matera qualcuno sta cercando di fare speculazioni e propaganda, diffondendo notizie completamente false e cercando di rappresentare un quadro molto lontano dalla realtà. Si leggono troppe "fake news", notizie false confezionate solo per diffondere allarmismo tra la popolazione», afferma Rizzo.
«L'utilizzo dei combustibili derivati dai rifiuti in cementeria è una pratica assolutamente controllata e considerata del tutto normale in Europa, dove è considerata virtuosa la valorizzazione energetica di quel che resta al termine della raccolta differenziata per la concreta realizzazione dell'Economia Circolare promossa dall'Unione Europea. Usare i combustibili alternativi in cementeria ha il vantaggio di contribuire a risolvere il problema della chiusura del ciclo dei rifiuti attraverso il recupero, privilegiando quelli del territorio e utilizzando solo materiali sicuri e certificati. Questo, eviterà allo stesso tempo di importare combustibili tradizionali come il pet-coke da paesi lontani».
«È una soluzione di buon senso - sottolinea Rizzo -, come infatti è stato perfettamente capito nei Paesi del Nord Europa che utilizzano anche le cementerie per risolvere il problema dei rifiuti, in tutta sicurezza e senza problemi per la salute e per l'ambiente».
Insistere sulla nocività dell'utilizzo dei CSS, spiega Rizzo, significa ignorare ricerche scientifiche di sicura attendibilità, come quella del Politecnico di Milano che ha certificato che l'uso dei combustibili alternativi non modifica le emissioni (se non migliorando alcuni parametri), né la qualità del prodotto.
«Assistiamo, invece, al moltiplicarsi di "teorie" sui CSS, con un ampio ricorso al "sentito dire" che ha ben poche basi scientifiche. C'è chi cerca di fare speculazioni, cercando di spaventare le persone con messaggi allarmistici, che in realtà non trovano nessun fondamento nell'esperienza quotidiana di Paesi come la Germania, la Francia, l'Austria o le regioni scandinave. Nazioni dove il percorso verso l'utilizzo dei rifiuti in cementeria è iniziato decenni fa e dove l'esperienza quotidiana ha permesso di verificare che l'uso dei combustibili alternativi non crea problemi alle popolazioni».
Italcementi, ribadisce Rizzo, assicura che l'utilizzo dei CSS avverrà nel pieno rispetto di tutti i numerosi e rigorosi limiti posti dalla Regione: «La nuova Autorizzazione Integrata Ambientale che stabilisce le regole per l'utilizzo dei CSS dall'impianto di Matera, ha introdotto limiti emissivi ancora più restrittivi per alcuni parametri, con una riduzione fino al 50% rispetto alla precedente autorizzazione. La cementeria, che già opera con ottime prestazioni ambientali ed emissioni sempre ben al di sotto dei limiti di legge, migliorerà ulteriormente la propria qualità ambientale». Inoltre, l'autorizzazione regionale ha aggiunto ulteriori controlli ai numerosi già attualmente attivi in cementeria: «Saranno intensificati oltre che i controlli diretti sull'attività della cementeria, anche i monitoraggi a garanzia della qualità ambientale esterna (biomonitoraggio, centraline fisse, campagne con laboratorio mobile in area di stabilimento), il tutto naturalmente in accordo con l'ente di controllo ARPAB. La conferma che il nostro impianto è in linea con i migliori standard europei di sicurezza e sostenibilità ambientale».
«Sul tema dei combustibili alternativi a Matera qualcuno sta cercando di fare speculazioni e propaganda, diffondendo notizie completamente false e cercando di rappresentare un quadro molto lontano dalla realtà. Si leggono troppe "fake news", notizie false confezionate solo per diffondere allarmismo tra la popolazione», afferma Rizzo.
«L'utilizzo dei combustibili derivati dai rifiuti in cementeria è una pratica assolutamente controllata e considerata del tutto normale in Europa, dove è considerata virtuosa la valorizzazione energetica di quel che resta al termine della raccolta differenziata per la concreta realizzazione dell'Economia Circolare promossa dall'Unione Europea. Usare i combustibili alternativi in cementeria ha il vantaggio di contribuire a risolvere il problema della chiusura del ciclo dei rifiuti attraverso il recupero, privilegiando quelli del territorio e utilizzando solo materiali sicuri e certificati. Questo, eviterà allo stesso tempo di importare combustibili tradizionali come il pet-coke da paesi lontani».
«È una soluzione di buon senso - sottolinea Rizzo -, come infatti è stato perfettamente capito nei Paesi del Nord Europa che utilizzano anche le cementerie per risolvere il problema dei rifiuti, in tutta sicurezza e senza problemi per la salute e per l'ambiente».
Insistere sulla nocività dell'utilizzo dei CSS, spiega Rizzo, significa ignorare ricerche scientifiche di sicura attendibilità, come quella del Politecnico di Milano che ha certificato che l'uso dei combustibili alternativi non modifica le emissioni (se non migliorando alcuni parametri), né la qualità del prodotto.
«Assistiamo, invece, al moltiplicarsi di "teorie" sui CSS, con un ampio ricorso al "sentito dire" che ha ben poche basi scientifiche. C'è chi cerca di fare speculazioni, cercando di spaventare le persone con messaggi allarmistici, che in realtà non trovano nessun fondamento nell'esperienza quotidiana di Paesi come la Germania, la Francia, l'Austria o le regioni scandinave. Nazioni dove il percorso verso l'utilizzo dei rifiuti in cementeria è iniziato decenni fa e dove l'esperienza quotidiana ha permesso di verificare che l'uso dei combustibili alternativi non crea problemi alle popolazioni».
Italcementi, ribadisce Rizzo, assicura che l'utilizzo dei CSS avverrà nel pieno rispetto di tutti i numerosi e rigorosi limiti posti dalla Regione: «La nuova Autorizzazione Integrata Ambientale che stabilisce le regole per l'utilizzo dei CSS dall'impianto di Matera, ha introdotto limiti emissivi ancora più restrittivi per alcuni parametri, con una riduzione fino al 50% rispetto alla precedente autorizzazione. La cementeria, che già opera con ottime prestazioni ambientali ed emissioni sempre ben al di sotto dei limiti di legge, migliorerà ulteriormente la propria qualità ambientale». Inoltre, l'autorizzazione regionale ha aggiunto ulteriori controlli ai numerosi già attualmente attivi in cementeria: «Saranno intensificati oltre che i controlli diretti sull'attività della cementeria, anche i monitoraggi a garanzia della qualità ambientale esterna (biomonitoraggio, centraline fisse, campagne con laboratorio mobile in area di stabilimento), il tutto naturalmente in accordo con l'ente di controllo ARPAB. La conferma che il nostro impianto è in linea con i migliori standard europei di sicurezza e sostenibilità ambientale».