Italcementi si difende sull'incremento di CSS
E il Movimento 5 Stelle contrattacca
domenica 1 novembre 2015
Rimane alta l'attenzione sulla questione "Italcementi". Dopo l'allarme lanciato alcuni giorni fa dal consigliere Paolo Manicone circa la decisione di incrementare di 60.000 tonnellate all'anno l'utilizzo del CSS (Combustibile solido secondario), l'ufficio stampa dell'azienda ha emanato un comunicato per illustrare i vantaggi di tale decisione.
"L'utilizzo dei combustibili solidi secondari in cementeria - si legge nella nota - consente di valorizzare la parte non riciclabile dei rifiuti trasformandola in energia, anziché inviarla in discarica. Una soluzione raccomandata dalla UE e adottata in tutta Europa. La richiesta di Italcementi di aumentare l'utilizzo dei combustibili alternativi in sostituzione di combustibili fossili tradizionali presso la cementeria di Matera va in questa direzione". Questo scrive Agostino Rizzo, direttore tecnico Italia della Società, che ritiene utile chiarire alcuni punti.
"Il CSS (Combustibile Solido Secondario) è ottenuto attraverso un controllato e sicuro processo di produzione. Per essere classificato come CSS, il materiale deve possedere determinate caratteristiche e parametri qualitativi, che sono prescritti nelle norme tecniche europee che regolamentano il suo processo produttivo. La soluzione "zero rifiuti", pienamente condivisibile a livello di principio, è un traguardo di medio-lungo termine che deve ancora essere raggiunto e che presuppone complesse sinergie e strategie organizzative. Nell'immediato, resta attuale per le comunità locali la necessità di smaltire quella parte di rifiuti che residua dalla raccolta differenziata".
La nota stampa, infine, assicura che "la cementeria di Matera, profondamente ristrutturata nel 2011 e resa ancora più efficiente dal punto di vista industriale e ambientale, può vantare migliori prestazioni produttive (riduzione dei consumi di materie prime, di combustibili e di acqua) e bassissimi livelli di emissioni grazie all'adozione delle migliori tecnologie disponibili e ad un sistema di monitoraggio continuo". Il comunicato, dunque, si conclude assicurando la massima disponibilità al dialogo col territorio.
A queste dichiarazioni, e all'interrogazione del consigliere Manicone, giunge immediata la reazione del Movimento 5 Stelle, da sempre fermo sostenitore della strategia "Rifiuti Zero". "Apprendiamo che la Società reputa i combustibili solidi secondari (C.S.S.) una "soluzione vantaggiosa per tutti". Con tale asserzione Italcementi, in barba alle segnalazioni di numerosi cittadini materani, in merito al lezzo causato dai fumi prodotti, chiede di aumentare l'utilizzo dei cosiddetti combustibili alternativi - ossia di poter incenerire più rifiuti presso la cementeria di Matera".
"Anzitutto - dichiara Antonio Materdomini - il M5S attende ancora di conoscere i dati sui fumi prodotti dallo stabilimento. I cittadini hanno il diritto di sapere cosa viene bruciato esattamente all'interno dei forni della cementeria e qual è la composizione dei fumi rilasciati a seguito del ciclo produttivo. Invece a quasi due mesi dalla presentazione della nostra interrogazione, siamo ancora in attesa di una risposta da parte dell'amministrazione comunale; ma ci sembra doveroso sottolineare un'altra questione: a differenza di quanto pubblicato su alcuni organi di stampa, al momento nel consiglio comunale di Matera l'unica forza politica che ha prodotto atti ufficiali in merito è il MoVimento 5 Stelle. Lasciamo ad altri (gli immancabili comitati o ambientalisti dell'ultima ora), l'ingrato compito di fare solo pubblicità fine a se stessa e annunci mediatici".
"In realtà, l'utilizzo di C.S.S. è altamente dannoso per la salute umana. Il prof. Ferdinando Laghi, Vicepresidente nazionale di "Medici per l'Ambiente", nonché relatore al convegno sui rifiuti promosso proprio dal M5S a Matera, nel gennaio 2011 afferma che "Anche gli inceneritori di ultima generazione espellono sostanze che sono tossiche per tutto il corpo umano, di fatto veniamo costretti ad aerosol di sostanze nocive" .
"Italcementi, nel suo comunicato, difende la propria politica in materia di incenerimento parlando di limiti di legge; ma ricordiamo che gli stessi "sono calcolati solo su singole sostanze e non sul complessivo, mentre vengono usati degli standard che tengono conto degli adulti trascurando i bambini. Seppure ci sia un fondamento scientifico la valenza è molto limitata, si tratta solo di una necessaria formula compromissoria" asserisce ancora il Prof. Laghi.
In quanto alla tesi sulla strategia Rifiuti Zero, che sarebbe un traguardo di medio-lungo termine, sostenuta dal cementificio materano, Materdomini risponde "che gli obiettivi di medio-lungo termine si perseguono tramite una serie di azioni consequenziali, programmatiche e soprattutto coerenti in raffronto al proposito dichiarato".
"Se ci avessero ascoltato nel 2011 - conclude Materdomini - oggi avremmo potuto evitare l'aumento della TARI, e insistere su idee e concetti che dovremmo ormai dare per acquisiti, come quello che l'incenerimento dei rifiuti reca danni all'ambiente, alla salute e ai portafogli. Il M5S di Matera si impegnerà affinché vengano adottate tutte le soluzioni possibili per tutelare il diritto alla salute dei cittadini, del quale - ricordiamo al Sindaco - il massimo responsabile è il primo cittadino".
"L'utilizzo dei combustibili solidi secondari in cementeria - si legge nella nota - consente di valorizzare la parte non riciclabile dei rifiuti trasformandola in energia, anziché inviarla in discarica. Una soluzione raccomandata dalla UE e adottata in tutta Europa. La richiesta di Italcementi di aumentare l'utilizzo dei combustibili alternativi in sostituzione di combustibili fossili tradizionali presso la cementeria di Matera va in questa direzione". Questo scrive Agostino Rizzo, direttore tecnico Italia della Società, che ritiene utile chiarire alcuni punti.
"Il CSS (Combustibile Solido Secondario) è ottenuto attraverso un controllato e sicuro processo di produzione. Per essere classificato come CSS, il materiale deve possedere determinate caratteristiche e parametri qualitativi, che sono prescritti nelle norme tecniche europee che regolamentano il suo processo produttivo. La soluzione "zero rifiuti", pienamente condivisibile a livello di principio, è un traguardo di medio-lungo termine che deve ancora essere raggiunto e che presuppone complesse sinergie e strategie organizzative. Nell'immediato, resta attuale per le comunità locali la necessità di smaltire quella parte di rifiuti che residua dalla raccolta differenziata".
La nota stampa, infine, assicura che "la cementeria di Matera, profondamente ristrutturata nel 2011 e resa ancora più efficiente dal punto di vista industriale e ambientale, può vantare migliori prestazioni produttive (riduzione dei consumi di materie prime, di combustibili e di acqua) e bassissimi livelli di emissioni grazie all'adozione delle migliori tecnologie disponibili e ad un sistema di monitoraggio continuo". Il comunicato, dunque, si conclude assicurando la massima disponibilità al dialogo col territorio.
A queste dichiarazioni, e all'interrogazione del consigliere Manicone, giunge immediata la reazione del Movimento 5 Stelle, da sempre fermo sostenitore della strategia "Rifiuti Zero". "Apprendiamo che la Società reputa i combustibili solidi secondari (C.S.S.) una "soluzione vantaggiosa per tutti". Con tale asserzione Italcementi, in barba alle segnalazioni di numerosi cittadini materani, in merito al lezzo causato dai fumi prodotti, chiede di aumentare l'utilizzo dei cosiddetti combustibili alternativi - ossia di poter incenerire più rifiuti presso la cementeria di Matera".
"Anzitutto - dichiara Antonio Materdomini - il M5S attende ancora di conoscere i dati sui fumi prodotti dallo stabilimento. I cittadini hanno il diritto di sapere cosa viene bruciato esattamente all'interno dei forni della cementeria e qual è la composizione dei fumi rilasciati a seguito del ciclo produttivo. Invece a quasi due mesi dalla presentazione della nostra interrogazione, siamo ancora in attesa di una risposta da parte dell'amministrazione comunale; ma ci sembra doveroso sottolineare un'altra questione: a differenza di quanto pubblicato su alcuni organi di stampa, al momento nel consiglio comunale di Matera l'unica forza politica che ha prodotto atti ufficiali in merito è il MoVimento 5 Stelle. Lasciamo ad altri (gli immancabili comitati o ambientalisti dell'ultima ora), l'ingrato compito di fare solo pubblicità fine a se stessa e annunci mediatici".
"In realtà, l'utilizzo di C.S.S. è altamente dannoso per la salute umana. Il prof. Ferdinando Laghi, Vicepresidente nazionale di "Medici per l'Ambiente", nonché relatore al convegno sui rifiuti promosso proprio dal M5S a Matera, nel gennaio 2011 afferma che "Anche gli inceneritori di ultima generazione espellono sostanze che sono tossiche per tutto il corpo umano, di fatto veniamo costretti ad aerosol di sostanze nocive" .
"Italcementi, nel suo comunicato, difende la propria politica in materia di incenerimento parlando di limiti di legge; ma ricordiamo che gli stessi "sono calcolati solo su singole sostanze e non sul complessivo, mentre vengono usati degli standard che tengono conto degli adulti trascurando i bambini. Seppure ci sia un fondamento scientifico la valenza è molto limitata, si tratta solo di una necessaria formula compromissoria" asserisce ancora il Prof. Laghi.
In quanto alla tesi sulla strategia Rifiuti Zero, che sarebbe un traguardo di medio-lungo termine, sostenuta dal cementificio materano, Materdomini risponde "che gli obiettivi di medio-lungo termine si perseguono tramite una serie di azioni consequenziali, programmatiche e soprattutto coerenti in raffronto al proposito dichiarato".
"Se ci avessero ascoltato nel 2011 - conclude Materdomini - oggi avremmo potuto evitare l'aumento della TARI, e insistere su idee e concetti che dovremmo ormai dare per acquisiti, come quello che l'incenerimento dei rifiuti reca danni all'ambiente, alla salute e ai portafogli. Il M5S di Matera si impegnerà affinché vengano adottate tutte le soluzioni possibili per tutelare il diritto alla salute dei cittadini, del quale - ricordiamo al Sindaco - il massimo responsabile è il primo cittadino".